Joseph Alfred Micheler

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Joseph Alfred Micheler
Da sinistra a destra il generale Micheler insieme al generale Jean-Baptiste Marchand
NascitaPhalsbourg, 23 settembre 1861
MorteLione, 17 marzo 1931
Luogo di sepolturaCimitero di Saint-Roch a Grenoble
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Forza armataArmée de terre
ArmaFanteria
Anni di servizio1880 - 1919
GradoGenerale di divisione, con rango ed appellativo di Generale di Corpo d'armata
GuerreGuerra franco-prussiana
Prima guerra mondiale
Battagliebattaglia delle Frontiere
Battaglia delle Ardenne
Battaglia della Somme
Seconda battaglia dell'Aisne
Terza battaglia dell'Aisne
Comandante diXe Armée
Ie Armée
Ve Armée
Decorazionivedi qui
Studi militariÉcole spéciale militaire de Saint-Cyr
Pubblicazionivedi qui
dati tratti da The European powers in the First World War. An Encyclopedia[1]
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Joseph Alfred Micheler (Phalsbourg, 23 settembre 1861Lione, 17 marzo 1931) è stato un generale francese della prima guerra mondiale. Discendente da una famiglia di militari, era figlio del generale di brigata Charles Micheler, che combatté a Spicheren[2] nel 1870, fratello minore del futuro generale di divisione Frédéric Henry Micheler, e nipote del colonnello dell'esercito imperiale Jacob Metzinger.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il generale Micheler decorato con la Croce di Commendatore della Legion d'onore dal Presidente della Repubblica Raymond Poincaré.

Nacque a Phalsbourg[1] il 23 settembre 1861,[3] figlio di Charles, militare di carriera, e di Marie Thiéry. Intraprese la carriera militare nel 1880, quando fu ammesso all'École spéciale militaire de Saint-Cyr, uscendone (Promozione des Kroumirs)[4] con il grado di sottotenente di complemento nel corso del 1882, assegnato all'Arma di fanteria. La sua carriera militare prosegui senza intoppi, tenente nel 1886, capitano nel 1891, maggiore nel 1901, tenente colonnello nel 1909 e colonnello il 23 dicembre 1912. Il 23 settembre 1913 assunse l'incarico di Capo di Stato maggiore del VI Corpo d'armata, sotto il comando del generale Albert d'Amade.

La prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Allo scoppio della prima guerra mondiale il VI Corpo d'armata del generale Sarrail operava in seno alla IIIe Armée del generale Pierre Ruffey. Partecipò alla battaglia delle Frontiere, a quella delle Ardenne. Il 27 ottobre 1914 fu promosso al rango di Generale di brigata, passando come Capo di Stato maggiore al Quartier generale della 1ª Armata il 6 gennaio 1915. Il 3 agosto assunse il comando della 53ª Divisione di fanteria della riserva, ricoprendo tale incarico fino al 25 marzo 1916. Quello stesso giorno fu promosso al grado di Generale di divisione a titolo temporaneo, assumendo il comando del XXXVIII Corpo d'armata. Il 4 aprile fu nominato comandante della Xe Armée,[1] diventando generale di divisione effettivo il 22 giugno. Dal 1º luglio al 22 novembre guidò l'armata durante la battaglia della Somme,[1] lasciando il comando il 27 dicembre.

La seconda e terza battaglia dell'Aisne[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º gennaio 1917 assunse il comando del Gruppo d'Armate della Riserva (Groupe d'Armées de Réserve, GAR),[5] che doveva sfruttare il previsto successo dell'offensiva pianificata del generale Nivelle,[5] nuovo comandante supremo dell'esercito francese, per i mesi di aprile e maggio. Tale prevista offensiva[3] venne fortemente osteggiata sia dal Ministro della guerra Lyautey, che dai Capi di stato maggiore Philippe Pétain e Douglas Haig. Il Ministro della guerra Louis Hubert Gonzalve Lyautey[3] giunse a dimettersi poche settimane prima dell'inizio dell'attacco, provocando la caduta del governo Briand.[3] Nuovamente nominato capo del governo, Briand rimpiazzò Lyautey con il generale Roques,[3] e, seppure a malincuore, diede il via libera all'attacco. Considerato anch'egli tra gli oppositori di Nivelle,[3] pur non esprimendo mai apertamente il suo dissenso, uscì apertamente allo scoperto[3] dopo il clamoroso fallimento dell'offensiva, fermatasi sullo Chemin des Dames con la morte di quasi 350.000 uomini,[6] che portò l'esercito francese sull'orlo dell'ammutinamento. Dal 6 maggio al 1º giugno ricoprì l'incarico di comandante della Ie Armée. Dopo lo scioglimento del Gruppo d'Armate della Riserva, il 22 maggio assunse il comando della Ve Armée,[3] mantenendolo fino al 10 giugno 1918 quando fu sostituito dal generale Edmond Buat. La sostituzione[3] avvenne in seguito all'esito della Terza battaglia dell'Aisne,[7] quando il fronte tenuto dalla VIe Armée fu rotto, ed i tedeschi arrivarono a 56 km da Parigi prima di poter essere definitivamente fermati. Il suo rifiuto di applicare la direttiva Pétain[7] che richiedeva una difesa in profondita,[7] schierando invece le truppe in prima linea, contribuì alla sconfitta, ed il Capo del governo Georges Clemenceau[8] fece in modo che fossero destituiti sia lui che il comandante della VIe Armée, generale Denis Auguste Duchêne.[9]

Messo a disposizione dello Stato maggiore, vi rimase fino al maggio 1919 quando andò definitivamente in pensione. Si spense a Nizza il 17 marzo 1931, ed il suo corpo fu inumato nella tomba[N 1] di famiglia sita nel Cimitero di Saint-Roch a Grenoble.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le général Alfred Micheler (1914-1918) d'après ses notes, sa correspondance et les souvenirs personnels de l'auteur, con Émile Emmanuel Herbillon, Librairie Plon, Paris, 1934

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Francesi[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de Guerre 1914-1918 con tre palme - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille commémorative de la guerre 1914-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille Interalliée 1914-1918 - nastrino per uniforme ordinaria

Straniere[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine di Nichan Iftikar (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Così come suo fratello Henry, e suo nipote Olgierd Comte de Bytyn Kurnatowski. Quest'ultimo era nato il 19 dicembre del 1920, e morì il 12 luglio 1944 all'età di 24 anni.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) John M. Bourne, Who's Who in World War I The Franco-Prussian War, London, Routledge, 2002, ISBN 1-134-76752-8.
  • (FR) Charles Lanrezac, Le plan de campagne français et le premier mois de la guerre (2 aout-3 septembre 1914), Paris, Payot et Cie., 1920.
  • (FR) Joseph Joffre, Memoires du Maréchal Joffre (1910-1917). Vol.1, Paris, Libraire Plon, 1932.
  • (FR) Henri Nicolas Prosper Le Gros, La Genèse de la Battaille de la Marne, Paris, Payot et Cie., 1919.
  • (FR) Les Armées françaises dans la Grande Guerre. La bataille de la Marne. Vol.3, Paris, Service historique de l'état-major des armées, 1931.
  • (EN) John Keegan, The First World War, Toronto, Random House of Canada Limited, 1998, ISBN 0-676-97224-1.
  • (EN) Basil Liddell Hart, History of the First World War, London, Pan Books Ltd, 1973, ISBN 0-330-23354-8.
  • (EN) Ian Sumner, The First Battle of the Marne 1914: The French “miracle”, Botley, Osprey Publishing, 2012, ISBN 1-78200-228-6.
  • (FR) Guerra de 1914-1918. Tableau d'Honeur. Morts pour la France, Paris, Publications La Fare, 1921.
  • (EN) Spencer Tucker, World War I: The Definitive Encyclopedia and Document, Santa Barbara, ABC-CLIO Inc., 2014, ISBN 1-85109-965-4.
  • (EN) Spencer Tucker e Laura Matysek Wood, Justin D. Murphy., The European powers in the First World War. An Encyclopedia, Routledge, 1996, ISBN 0-8153-0399-8.
  • (EN) Spencer Tucker e Priscilla Mary Roberts, World War I: A Student Encyclopedia, Santa Barbara, ABC-CLIO Inc., 2005, ISBN 1-85109-879-8.
  • (EN) Geoffrey Wawro, The Franco-Prussian War. The German Conquest of France in 1870–1871, Cambridge, Cambridge University Press, 2003, ISBN 978-0-511-33728-4.

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