José Cueto Díez de la Maza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
José Cueto Díez de la Maza, O.P.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo delle Isole Canarie (1891-1908)
 
Nato4 novembre 1839 a Riocorvo
Ordinato presbitero1864
Nominato vescovo1º giugno 1891 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo27 settembre 1891 dal vescovo Ramón Martínez y Vigil, O.P.
Deceduto17 agosto 1908 (68 anni) a Las Palmas de Gran Canaria
 

José Cueto Díez de la Maza (Riocorvo, 4 novembre 1839Las Palmas de Gran Canaria, 17 agosto 1908) è stato un vescovo cattolico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abbracciò la vita religiosa tra i domenicani del convento di Ocaña il 18 settembre 1857 e fu ordinato prete nel 1864. Compiuti gli studi, fu nominato lettore di filosofia a Ocaña e collaborò al rinnovamento degli studi tomistici insieme con il futuro cardinale Zeferino González y Díaz Tuñón.[1]

Fu inviato a proseguire gli studi presso l'università di Manila e si laureò in diritto canonico nel 1874. Occupò la cattedra di diritto canonico e fu nominato vicerettore dell'università dal capitolo provinciale dell'ordine: in assenza del titolare, esercitò l'ufficio di rettore per oltre un anno. Fu un valente omileta e nel 1878 fu nominato predicatore generale; fu tra i fondatori del Boletin eclesiástico, organo dell'arcidiocesi, e fu autore di numerosi articoli.[1]

Rientrato in patria, dal 1882 fu professore di teologia, diritto canonico e oratoria sacra presso lo Studio teologico di Avila. Fu eletto priore di Ocaña nel 1889.[1]

Fu presentato come vescovo delle Canarie con regio decreto del 15 dicembre 1890 e preconizzato da papa Leone XIII il 1º aprile 1891; fu consacrato il 27 settembre dello stesso anno nella chiesa conventuale di Ocaña e giunse a Las Palmas il 22 novembre successivo.[1]

Istituì le tre parrocchie della diocesi, costruì e restaurò numerose chiese, completò la facciata della cattedrale per la quale ottenne pure il titolo di basilica, riconciliò il cimitero interdetto di Las Palmas, eresse il seminario diocesano a università pontificia. Effettuò la visita pastorale nella diocesi per tre volte.[1]

Al suo arrivo operavano in diocesi i claretiani, le Figlie della carità e le cistercensi, ma egli favorì anche l'insediamento dei lazzaristi, dei francescani, dei cistercensi, dei Fratelli delle scuole cristiane, delle Piccole suore degli anziani abbandonati, delle Serve di Maria e delle Serve di Gesù Sacramentato. Accolse in diocesi anche le Figlie di Cristo Re, che aprirono un collegio a Las Palmas e un noviziato a Teror: le suore si resero autonome dalla casa-madre e il 15 giugno 1895 furono rivestite con l'abito domenicano andando a costituire la congregazione delle suore domenicane missionarie della Sacra Famiglia.[1]

Durante la guerra ispano-americana per l'indipendenza di Cuba, accolse gli esuli e trasformò il suo palazzo vescovile in ospedale per i soldati feriti o malati che tornavano dal fronte; nello stesso periodo riorganizzò la Croce Rossa delle Canarie.[1]

Visse nella povertà più assoluta e impiegò i proventi della mensa vescovile in favore dei poveri e degli istituti di beneficenza e istruzione della diocesi.[1]

Il 12 aprile 2002 fu concesso il nihil obstat per l'apertura dell'istruttoria diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione, che si è chiusa il 12 giugno 2007.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Julián Merino, DIP, vol. III (1976), col. 328.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo delle Isole Canarie Successore
José Proceso Pozuelo y Herrero 1º giugno 1891 – 17 agosto 1908 Adolfo Pérez y Muñoz
Controllo di autoritàVIAF (EN10145003277761301903 · BNE (ESXX899449 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-10145003277761301903