José Buruca

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José Buruca
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1912[1]
Carriera
Squadre di club1
1900Central Athletic? (-?)
1901-1904Barracas Athletic? (-?)
1905-1908Alumni? (-?)
1908Argentino (Q)? (-?)
1909-1911Independiente? (-?)
19??Racing Club? (-?)
Nazionale
1902-1907Bandiera dell'Argentina Argentina4 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

José María Buruca, noto come José Buruca Laforia[1] (Atalaya, 16 maggio 1884San Martín, 6 giugno 1957[1][2]), è stato un calciatore argentino, di ruolo portiere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era conosciuto come José Buruca Laforia, ma Laforia non era un cognome: era invece un riferimento alla provenienza della sua famiglia, originaria di Avellaneda[non chiaro].[1]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Portiere di statura contenuta, era dotato di un affinato senso della posizione che sopperiva alle mancanze fisiche;[3] inoltre, usciva spesso dai propri pali per contrastare le azioni avversarie.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Buruca iniziò la propria carriera nel 1900: in quell'anno giocò per il Central Athletic Club.[1] Nel 1901 passò al Barracas Athletic, ove rimase fino al 1904;[1] in quest'ultima stagione fu il portiere della selezione argentina non ufficiale che disputò un incontro a Buenos Aires contro gli inglesi del Southampton.[3] Nel 1905 si trasferì all'Alumni, insieme all'attaccante Carlos Lett.[4] Con il club fondato da Alexander Watson Hutton rimase fino al 1908, vincendo tre campionati e due Copa Competencia. Nel 1909 passò all'Independiente,[5] nella cui Rojo rimase fino al 1911. Giocò anche per Racing e Argentino[6] di Quilmes;[3] nel 1912, in seguito alla morte del padre, decise di ritirarsi dal calcio giocato.[1]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fu il primo portiere in assoluto a vestire la maglia della Nazionale argentina in una partita ufficiale: debuttò infatti nel primo incontro dell'Argentina, il 20 luglio 1902 a Montevideo contro l'Uruguay.[7] Nell'unica gara del 1903 l'estremo difensore della Nazionale fu Jorge Howard;[8] Buruca tornò tra i pali della selección il 15 agosto 1905.[9] Giocò poi il 15 agosto 1906, sempre a Montevideo,[10] e registrò la sua ultima presenza il 15 agosto 1907 a Buenos Aires, in occasione della Copa Lipton tra Argentina e Uruguay.[11] Durante quell'incontro dovette lasciare il campo al 60º per infortunio, venendo rimpiazzato da Alfredo Brown; questa sostituzione gli permise di rimanere imbattuto in tutte e 4 le gare disputate con la Nazionale.[11]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
20/07/1902 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 0 – 6 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -0
15/08/1905 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Copa Lipton -0
15/08/1906 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Copa Lipton -0
15/08/1907 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Copa Lipton -0 Esce al 60º
Totale Presenze 4 Reti -0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Alumni: 1905, 1906, 1907
Alumni: 1907, 1908
Independiente: 1909

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Information on world records and short biographies of the record holders, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2007).
  2. ^ (ES) Efemérides de Junio [collegamento interrotto], su caisangreroja.com.ar. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  3. ^ a b c d (ES) Pedro Uzquiz, Manos mágicas, in Clarín, 13 gennaio 2001. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  4. ^ Escobar Bavio, p. 108.
  5. ^ (ES) 10 (SWF) [collegamento interrotto], su independiente.com. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  6. ^ Durhand; Parenti, p. 150.
  7. ^ (DEENESFR) Uruguay - Argentina 0:6, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  8. ^ (DEENESFR) Argentina - Uruguay 2:3, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  9. ^ (DEENESFR) Argentina - Uruguay 0:0, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  10. ^ (DEENESFR) Uruguay - Argentina 0-2, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012.
  11. ^ a b (DEENESFR) Argentina - Uruguay 2-1, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 18 gennaio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Carlos Durhand; Javier Parenti, Historia en rojo y negro, La Capital, 2010.
  • (ES) Ernesto Escobar Bavio, Alumni, cuna de campeones y escuela de hidalguía, Buenos Aires, Editorial Difusión, 1953.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]