Joaquín Carmelo Borobia Isasa

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Joaquín Carmelo Borobia Isasa
vescovo della Chiesa cattolica
A ti me arrimo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato16 agosto 1935 a Cortes
Ordinato presbitero19 luglio 1959
Nominato vescovo19 aprile 1990 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo9 giugno 1990 dall'arcivescovo Elías Yanes Álvarez
Deceduto23 aprile 2022 (86 anni) a Saragozza
 

Joaquín Carmelo Borobia Isasa (Cortes, 16 agosto 1935Saragozza, 23 aprile 2022) è stato un vescovo cattolico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Joaquín Carmelo Borobia Isasa nacque a Cortes il 16 agosto 1935.[1]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Compì gli di lettere e filosofia nei seminari di Alcorisa e Saragozza dal 1946 al 1953. Frequentò la Facoltà di filosofia e lettere dell'Università Complutense di Madrid, studiò teologia nel seminario di Pamplona e nel 1959 conseguì la licenza in filosofia presso la Pontificia Università di Salamanca.[1]

Il 19 luglio 1959 fu ordinato presbitero per la diocesi di Tudela a Pamplona. In seguito fu vicario coadiutore a Cadreita dal 1960 al 1961 e rettore della chiesa dello Spirito Santo a Madrid dal 1961 al 1964. Nel 1964 venne inviato a Roma come borsista presso il Centro spagnolo di studi ecclesiastici della chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli. Nel 1968 conseguì il diploma in liturgia presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo e nel 1970 il dottorato in teologia presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino" con una tesi intitolata La liturgia en la teología de Santo Tomás. Dal 1964 al 1970 esercitò il ministero di cappellano della chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli. Prestò quindi servizio come officiale nella sezione di lingua spagnola della Segreteria di Stato della Santa Sede dal 1970 al 1978 e segretario generale della curia arcivescovile di Saragozza dal 1978 al 1990.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 aprile 1990 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Saragozza e titolare di Elo. Ricevette l'ordinazione episcopale il 9 giugno successivo nella basilica di Nostra Signora del Pilar a Saragozza dall'arcivescovo metropolita di Saragozza Elías Yanes Álvarez, co-consacranti gli arcivescovi Mario Tagliaferri, nunzio apostolico in Spagna, e Maximino Romero de Lema, già segretario della Congregazione per il clero.[1][2]

Il 24 maggio 1996 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Tarazona.[1][3] Prese possesso della diocesi il 7 luglio successivo con una cerimonia nel monastero reale di Santa Maria de Veruela.[1] Tra i suoi obiettivi come vescovo vi furono il restauro di diverse chiese della diocesi (come quelle di Calatayud), oltre che della cattedrale di Tarazona, e il ritorno dei monaci al monastero reale di Santa Maria de Veruela. Non riuscì a realizzare quest'ultimo punto.[4]

Il 21 ottobre 2004 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Toledo e titolare di Rubicon.[1][5][6]

Nel gennaio del 2005 compì la visita ad limina.

Il 3 dicembre 2010 papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia all'incarico per raggiunti limiti di età.[1][7] In seguito fece ritorno a Saragozza e prese residenza in un'abitazione nei pressi della basilica di Nostra Signora del Pilar.[4]

In seno alla Conferenza episcopale spagnola fu membro delle commissioni per i mezzi di comunicazione sociale dal 1990 al 1999, per la liturgia dal 1993 al 2017 e per il patrimonio culturale dal 1999 al 2014.[1][8]

Dal 1998 al 2006 fu priore per l'Aragona dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.[9]

Morì nella sua residenza a Saragozza il 23 aprile 2022, festa di San Giorgio, patrono dell'Aragona, all'età di 86 anni.[2][10][11][12][13] Le esequie si tennero il 25 aprile alle ore 11 nella basilica di Nostra Signora del Pilar a Saragozza e furono presiedute da monsignor Carlos Manuel Escribano Subías, arcivescovo metropolita di Saragozza. Al termine del rito la salma venne tumulata nella cripta dello stesso edificio.[4][14][15]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (ES) Fallece Mons. Carmelo Borobia, Obispo de Tarazona de 1996 a 2004, su iglesiaenaragon.com, 23 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  2. ^ a b (ES) Fallece monseñor Carmelo Borobia Isasa, obispo auxiliar emérito de Toledo, su abc.es, 25 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  3. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXVIII, 1996, p. 606. URL consultato il 29 aprile 2022.
  4. ^ a b c (ES) Último adiós a Mons. Carmelo Borobia, «un obispo cercano al pueblo», su iglesiaenaragon.com, 25 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  5. ^ Nomina di Ausiliari di Toledo (Spagna), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 21 ottobre 2004. URL consultato il 29 aprile 2022.
  6. ^ (ES) Mons. D. Carmelo Borobia Isasa y el sacerdote Ángel Rubio Castro han sido nombrados Obispos Auxiliares de Toledo, su conferenciaepiscopal.es, 21 ottobre 2004. URL consultato il 29 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2019).
  7. ^ Rinuncia dell'Ausiliare di Toledo (Spagna), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 3 dicembre 2010. URL consultato il 29 aprile 2022.
  8. ^ (ES) D. Joaquín Carmelo Borobia Isasa, Obispo Auxiliar de Toledo [collegamento interrotto], in Ecclesia. URL consultato il 29 aprile 2022.
  9. ^ (ES) Escalafón de caballeros y damas de la sección de Aragón a 30 de septiembre de 2006, su ordendelsantosepulcro.info. URL consultato il 29 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2010).
  10. ^ (ES) Fallece en Zaragoza Mons. Carmelo Borobia, su conferenciaepiscopal.es, 23 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  11. ^ (ES) Ha fallecido Mons. J. Carmelo Borobia, obispo auxiliar emérito de Toledo, su architoledo.org, 23 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  12. ^ (ES) Muere Carmelo Borobia, obispo auxiliar emérito de Toledo, in La Tribuna de Toledo, 23 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  13. ^ (ES) H.A., Muere Carmelo Borobia, el que fuera obispo auxiliar de Zaragoza e impulsor de las obras de la catedral de Tarazona, in El Heraldo de Aragón, 23 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  14. ^ (ES) Último adiós a Carmelo Borobia, "un obispo cercano al pueblo", in El Heraldo de Aragón, 25 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
  15. ^ (ES) Los restos mortales de Mons. Carmelo Borobia descansan en la cripta de la Basílica del Pilar, su architoledo.org, 25 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Elo Successore
Miguel Irizar Campos, C.P. 19 aprile 1990 – 24 maggio 1996 Manuel Gerardo Donoso Donoso, SS.CC.
Predecessore Vescovo di Tarazona Successore
Miguel José Asurmendi Aramendia, S.D.B. 24 maggio 1996 – 21 ottobre 2004 Demetrio Fernández González
Predecessore Vescovo titolare di Rubicon Successore
Stanisław Gądecki 21 ottobre 2004 – 23 aprile 2022 Tomasz Grysa
Controllo di autoritàVIAF (EN100952119 · ISNI (EN0000 0000 7164 9131 · SBN IEIV147905 · BNE (ESXX862568 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-100952119