Joachim Hamann

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Joachim Hamann
NascitaKiel, 18 maggio 1913
Morte13 luglio 1945
Cause della mortesuicidio
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania
Forza armata Schutzstaffel
Anni di servizio1931 - 1945
GradoSS-Obersturmführer
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Polonia
Campagna di Francia
Comandante diRollkommando Hamann
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Joachim Hamann (Kiel, 18 maggio 191313 luglio 1945) è stato un militare tedesco ufficiale dell'Einsatzkommando 3, un'unità di sterminio dell'Einsatzgruppe A, responsabile di decine di migliaia di morti ebraiche in Lituania[1][2].

Hamann organizzò e comandò il Rollkommando Hamann, una piccola unità mobile di uccisione composta da 8-10 tedeschi e diverse dozzine di collaboratori lituani locali.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hamann era di origine baltica tedesca.[3] Formatosi come chimico, ebbe difficoltà a trovare un lavoro a causa della Grande Depressione. Si unì alle SA nell'agosto 1931, al partito nazista nel dicembre 1932 e alle SS nel luglio 1938.[4] Prestò servizio nella Luftwaffe durante la campagna di Polonia e la campagna di Francia come paracadutista (Fallschirmjäger).[5] Tornò a Berlino dove si unì alle SS e completò alcuni corsi di addestramento. Nel marzo 1941 fu promosso SS-Obersturmführer.[4] Dopo l'invasione nazista dell'Unione Sovietica, Hamann organizzò e comandò il Rollkommando Hamann che uccise almeno 39.000 ebrei in varie località della Lituania[2] e 9.102 persone, quasi tutti ebrei, dal ghetto di Daugavpils.[6] Il superiore di Hamann, Karl Jäger, ha documentato queste uccisioni nel suo Rapporto Jäger. Martin C. Dean stima il bilancio delle vittime di Rollkommando Hamann in circa 60.000 ebrei nella sola Lituania.[7]

Hamann lasciò la Lituania nell'ottobre 1941 e continuò la sua carriera nelle SS.[8] Nel 1942, Hamann partecipò all'operazione Zeppelin, un piano per reclutare dei prigionieri di guerra sovietici per lo spionaggio dietro le linee russe.[9] Dal 1943 lavorò presso l'Amt IV della RSHA. Fu coinvolto nell'arresto e nell'esecuzione dei membri sospettati del complotto del 20 luglio per assassinare Hitler.[8] Fu nominato assistente di Ernst Kaltenbrunner, direttore dell'Ufficio principale per la sicurezza del Reich.[5] Dopo la guerra, Hamann si suicidò.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^
  2. ^ a b c Arūnas Bubnys, The Holocaust in Lithuania: An Outline the Major Stages and their Results, in Nikžentaitis Alvydas, Schreiner Stefan e Staliūnas Darius (a cura di), The Vanished World of Lithuanian Jews, Rodopi, 2004, p. 210, ISBN 9789042008502.
  3. ^ Robert van Voren, Undigested Past: The Holocaust in Lithuania, Rodopi, 2011, p. 76, ISBN 9789401200707.
  4. ^ a b Knut Stang, Kollaboration und Massenmord: die litauische Hilfspolizei, das Rollkommando Hamann und die Ermordung der litauischen Juden, Lang, 1996, pp. 153–154, ISBN 9783631308950.
  5. ^ a b c Götz Aly e Bert Hoppe (a cura di), Sowjetunion mit annektierten Gebieten I: Besetzte sowjetische Gebiete unter deutscher Militärverwaltung, Baltikum und Transnistrien, Oldenbourg Verlag, 2011, p. 531, ISBN 9783486589115.
  6. ^ Andrew Ezergailis, The Holocaust in Latvia 1941-1944: The Missing Center, Riga, Historical Institute of Latvia, 1996, pp. 276–279, ISBN 9984-9054-3-8.
  7. ^ Martin C. Dean, Local Collaboration in the Holocaust in Eastern Europe, in Stone Dan (a cura di), The Historiography of the Holocaust, Palgrave Macmillan, 2004, p. 127, ISBN 978-1-4039-9927-6.
    «The case of the Rollkommando Hamann, which murdered some 60,000 Jews mostly in the small towns of Lithuania between July and September 1941,...»
    .
  8. ^ a b Joseph A. Melamed, The Mechanized Commando Unit of Haman, su lithuanianjews.org.il, Association of Lithuanian Jews in Israel. URL consultato il 12 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2015).
  9. ^ Antonio J. Muñoz, The Druzhina SS Brigade: A History, 1941-1943, Axis Europa Books, 2000, p. 16, ISBN 9781891227370.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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