Jim White

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Jim White
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 193 cm
Peso 116 kg
Football americano
Ruolo Defensive end
Termine carriera 1976
Carriera
Giovanili
1966-1967 Northeastern Junior College
1968-1970Colorado State Rams
Squadre di club
1971BC Lions
1972-1973New England Patriots
1973Miami Dolphins
1974-1975Houston Oilers
1976Seattle Seahawks
1976Denver Broncos
Statistiche
Partite 48
Partite da titolare 7
Sack 4,5
Intercetti 0
 

James Charles White (Chicago, 5 settembre 1948Denver, settembre 1981) è stato un giocatore di football americano statunitense che ha militato nel ruolo di defensive end nella National Football League (NFL) e nella Canadian Football League (CFL).

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

BC Lions[modifica | modifica wikitesto]

White firmò con i BC Lions della Canadian Football League nel 1971. Fu inizialmente utilizzato come tight end, facendo registrare 2 ricezioni per 28 yard ma come giocò come defensive end per la maggior parte della sua carriera con i Lions finché non fu svincolato il 15 settembre 1971, venendo sostituito dall'ex defensive lineman di Michigan Pete Newell.[1] Il mese successivo rifirmò con la squadra dopo che una serie di infortuni colpirono i Lions, incluso quello del defensive end Jim Duke.[2]

Il 30 ottobre 1971, nel corso del quarto periodo dell'ultima gara della stagione (una vittoria per 31–7 sui Calgary Stampeders), White fu espulso per una rissa con l'offensive lineman Lanny Boleski.[3]

Per il termine della stagione 1971, White era considerato uno dei migliori defensive linemen della CFL.[4]

New England Patriots[modifica | modifica wikitesto]

White fu scelto nel corso del terzo giro del Draft NFL 1972 dai New England Patriots, come 73º assoluto. Fu il secondo giocatore di Colorado State chiamato quell'anno, dopo Lawrence McCutcheon, selezionato dai Los Angeles Rams tre scelte prima di White.[5] I Patriots ritenevano che White avesse il potenziale per essere il miglior rookie difensivo della NFL e anche uno dei migliori nel suo ruolo nel football professionistico.[4] Firmò con la franchigia il 6 maggio 1972.

White scese in campo nelle prime sei gare della stagione ma non fu nominato titolare fino alla settima, la gara del 29 ottobre contro i New York Jets. Nella sconfitta per 34–10, partì come defensive end sinistro,[6] dopo la decisione dell'allenatore John Mazur di spostare Julius Adams da end sinistro a tackle.[7] White rimase il titolare sinistro per sei partite consecutive, tutte perse dai Patriots.

Nel corso della stagione 1972, White disputò 13 partite, saltando solo l'ultima gara della stagione, una sconfitta contro i Denver Broncos, giunta dopo il licenziamento dell'allenatore Mazur.[8] In stagione mise a segno un solo sack.

I Patriots svincolarono White il 6 settembre 1973.[9]

Miami Dolphins[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 settembre 1973 White firmò con i Miami Dolphins un contratto da riserva.[9][10] Tuttavia non scese mai in campo con la squadra.

Houston Oilers[modifica | modifica wikitesto]

White firmò con gli Houston Oilers nel 1974. Fu parte della squadra per due stagioni, disputando 12 gare nel 1974 e tutte e 14 nel 1975. Fece registrare 3,5 sack e un fumble recuperato con gli Oilers.

Gli Oilers svincolarono White il 9 settembre 1976.[9]

Seattle Seahawks[modifica | modifica wikitesto]

Più tardi quello stesso 9 settembre, White firmò con i Seattle Seahawks per la loro stagione inaugurale. Disputò le prime due partite con il club, entrambe sconfitte contro i St. Louis Cardinals e i Washington Redskins, prima di venire svincolato il 27 settembre 1976.[9][11]

Denver Broncos[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 ottobre 1976 White passò ai Denver Broncos, che avevano appena spostato il cornerback Chris Pane in lista infortunati per fare spazio a White nel roster.[12] Come Bronco disputò 7 partite, di cui una come titolare, facendo registrare un fumble recuperato, 10 tackle e un field goal bloccato.[13]

White fu assente dai quattro giorni di allenamento dei Broncos nel maggio 1977, portando alla conclusione che fosse stato svincolato.[14]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

White morì nel settembre 1981 a Denver, Colorado.[15] Scomparve a causa di un tumore al fegato, attribuito al suo possibile uso di steroidi, che lo renderebbe il primo giocatore della NFL morto a causa dell'uso di sostanze dopanti.[16][17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lions Cut White, Add New End, in Victoria Daily Colonist, 16 settembre 1971, pp. 19.
  2. ^ (EN) Lions Limp Home from East After Costly Double Loss, in Victoria Daily Colonist, 13 ottobre, pp. 13.
  3. ^ (EN) Stamps back into first as Roughies lose to Esks, in Medicine Hat News, 1º novembre, pp. 10.
  4. ^ a b (EN) 1972 New England Patriots Media Guide (PDF), su s3.amazonaws.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  5. ^ (EN) 1972 Colorado State Rams Draft, su 247Sports. URL consultato il 4 marzo 2023.
  6. ^ (EN) New England Patriots at New York Jets - October 29th, 1972, su Pro-Football-Reference.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  7. ^ (EN) Patriots revamp defense, in Lowell Sun, 21 ottobre 1972, p. 6.
  8. ^ (EN) For Mazur, the scars remain - The Boston Globe, su archive.boston.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  9. ^ a b c d (EN) Football Transactions Search Results, su prosportstransactions.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  10. ^ (EN) Dolphins Cut, in Fort Pierce News Tribune, 11 settembre, p. 5.
  11. ^ (EN) Jim White Career Game Log, su Pro-Football-Reference.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Broncos Sign White, in Colorado Springs Gazette, 22 ottobre 1976, pp. 62.
  13. ^ (EN) Denver Broncos 1977 Media Guide (PDF), su media.denverbroncos.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  14. ^ (EN) Bronco veterans missing from camp, in Greeley Daily Tribune, 23 maggio 1977, pp. 30.
  15. ^ (EN) Persons born on 5 September 1948, I R. CENA to JERRY T. LIVERS, su genealogy.bio. URL consultato il 4 marzo 2023.
  16. ^ (EN) Tim SteelersFan, The Steelers, Steroids, and Profound Misconceptions, su Bleacher Report. URL consultato il 4 marzo 2023.
  17. ^ (EN) Ward Harkavy, Fight, Team, Fight!, su Westword. URL consultato il 4 marzo 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]