Jess Lapid

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Jess Lapid, all'anagrafe Jesus Songko Lapid (Guagua, 5 ottobre 1933Quezon City, 13 luglio 1968), è stato un attore e produttore cinematografico filippino.

Iniziò la sua carriera come stuntman e comparsa alla fine degli anni cinquanta dopo essere stato scoperto da Fernando Poe Jr., che lo fece partecipare in ruoli secondari a varie sue pellicole. Proprio grazie a Poe ottenne più tardi il primo ruolo da protagonista in Sierra Madre (1963), che lo catapultò tra i principali interpreti del genere d'azione e western del paese asiatico.[1][2] Seguirono per lui altre importanti pellicole quali Zigomar (1964), Kardong Kidlat (1964) e Leon Guerrero: Laban sa 7 kilabot (1968), che lo consacrarono all'ambiente cinematografico filippino nel ruolo dell'eroe burbero e senza paura, irascibile ma generoso, e quindi la fondazione di una sua casa cinematografica, la Jela Productions.

Durante la breve ma prolifica attività cinematografica interpretò diversi personaggi rimasti impressi nella storia del cinema locale, tra cui si ricordano i giustizieri Zigomar e Leon Guerrero (entrambi rispolverati e ulteriormente resi celebri dal nipote Lito)[3] e il pistolero Kardong Kidlat. Morì all'età di 34 anni, all'apice del successo, in seguito a delle ferite subite durante un duello, in circostanze mai del tutto chiarite.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nella municipalità di Guagua, nella provincia di Pampanga, all'interno di una famiglia di etnia kapampangan e sinofilippina. Cresciuto in un contesto di povertà, durante la gioventù praticò con successo il pugilato come mezzo di sostentamento per aiutare i genitori.

Proprio durante un'esibizione di pugilato nel quartiere di Tondo, a Manila, fu scoperto da Fernando Poe Jr.,[4] figlio di Fernando Sr. e allora giovane stella della Premiere Productions. Grazie anche all'aiuto del padre, che lavorava come tecnico per la Premiere, fu portato da Poe all'interno della nota casa di produzione cinematografica come stuntman e comparsa assieme al fratello maggiore Jose (morto nel 1957).[3]

Esordì nel cinema nel 1957 in un film diretto da Ramon A. Estella, Kim, dove venne presentato col vero nome di Jesus Lapid. A partire dal 1958 iniziò a far parte sempre con più frequenza delle pellicole di Fernando Poe Jr., che, sfruttando la prestanza fisica e l'aspetto virile di Lapid, lo fece quasi sempre apparire in scene d'azione, dove sapeva utilizzare a proprio vantaggio le movenze imparate nel pugilato. Tra i due iniziò subito un profondo rapporto di amicizia e lavoro, che li porterà a girare più di cinquanta pellicole assieme. Oltre a fare da controfigura allo stesso Poe per eseguire le scene più impegnative dei suoi film, Lapid si distinse anche come uno degli stuntmen più richiesti dalla Premiere.

Presentato definitivamente come Jess Lapid a partire dal 1961, nel 1963 ottenne il primo importante ruolo da protagonista (a fianco di Poe) in Sierra Madre, film di guerra diretto da Armando A. Herrera ambientato nel secondo conflitto bellico. La consacrazione definitiva avvenne però nel 1964 in Kardong Kidlat dove introdusse il personaggio dell'omonimo pistolero: lo straordinario successo ottenuto dalla pellicola, nonché la sua naturale capacità nel maneggiare la pistola, lo catapultò tra i più richiesti e apprezzati attori d'azione e western del paese asiatico.[5] Sempre nel 1964 affrontò un altro ruolo fondamentale per la sua carriera, quello del giustiziere mascherato Zigomar –– ispirato al personaggio di Zorro, creato da Johnston McCulley nel 1919 –– nell'omonimo film. Oltre che con il grande amico Poe, ebbe importanti sodalizi artistici anche con altri divi dell'epoca, quali ad esempio Joseph Estrada, Efren Reyes e Vic Vargas.

Ebbe un proficuo rapporto anche con alcuni dei più importanti registi d'azione degli anni sessanta, tra cui Cirio H. Santiago (presidente della Premiere), Alex M. Sunga e Armando Garces.

Nel 1967 fu tra i protagonisti del film Alamat ng 7 kilabot, diretto da Armando Herrera e chiaramente ispirato al western hollywoodiano I magnifici sette, con un cast d'eccellenza che includeva Fernando Poe Jr., Joseph Estrada, Zaldy Zshornack, Bob Soler e i giovani Dan Moreno e Roberto Talabis. L'anno seguente Cesar Gallardo lo diresse in Leon Guerrero: Laban sa 7 kilabot, dove diede vita all'eroico giustiziere Leon Guerrero. La sua ultima apparizione sul grande schermo, prima della sua prematura scomparsa, fu nel film 3 kilabot sa barilan, un altro western dove affiancò Jun Aristorenas e Vic Vargas nuovamente nei panni di Kardong Kidlat.

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Sposò negli anni cinquanta Bella Flake; la coppia ebbe tre figli, tra cui Jess Jr., il quale ha seguito le sue orme.

Sulla scia del suo successo, sia prima che dopo la sua morte anche diversi suoi nipoti sono entrati nel mondo del cinema: Lito (figlio del fratello maggiore Jose),[6] Frank, Rolly, Raul, Rey e Rex (nato Roberto Lapid Cabrera e scoperto dallo stesso Jess)[7] sono tutti attori.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Lapid morì durante le prime ore del 13 luglio 1968, all'età di 34 anni, per le ferite d'arma da fuoco riportate al culmine di un duello con alcuni uomini al night club Lanai di Quezon City. Gravemente ferito, venne dichiarato morto all'arrivo al National Orthopedic Hospital della città.

Le circostanze attorno alla sua morte non sono mai state del tutto chiarite, benché testimoni oculari abbiano ipotizzato che vi fosse il coinvolgimento di membri della Big 4 –– banda criminale accusata di estorsione nei confronti di figure pubbliche (tra cui attori) durante gli anni sessanta e di cui faceva parte il clan politico degli Asistio[8][9] di Caloocan –– con cui l'attore aveva avuto un'accesa lite circa dieci mesi prima dell'incidente. In quell'occasione, infatti, alcuni uomini erano stati accusati di aver tentato di rapire la giovane starlette Nancy Roman, nipote dell'attore, nella sede di Caloocan della Premiere Productions, salvo poi essere respinti da Lapid.

La salma di Lapid venne tumulata nel cimitero pubblico di Guagua. La tomba dell'attore, rimasta sepolta sotto un folto strato di lahar a seguito dell'eruzione del Pinatubo nel 1991, è stata successivamente ricostruita.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dissanayake, p. 4.
  2. ^ White, p. 19.
  3. ^ a b (EN) Jamaine Punzalan, From ‘Pamparami’ to ‘Pinuno’: Hit TV series stokes shrieks in Lapid campaign, su news.abs-cbn.com, 9 marzo 2019. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Bong Godinez, This San Beda Lady Red Spiker is the daughter of a popular Pinoy action star, su gmanetwork.com, 26 febbraio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  5. ^ CCP Encyclopedia, p. 326.
  6. ^ (EN) Mario E. Bautista, Lito puts showbiz ‘on hold’, su philstar.com, 29 febbraio 2004. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  7. ^ (TL) Jojo Gabinete, Former action star Rex Lapid dies at 73, su pep.ph, 16 gennaio 2021. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  8. ^ (EN) Delon Porcalla e Marichu A. Villanueva, Asistio helped convict get pardon, su philstar.com, 17 febbraio 2000. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  9. ^ (EN) Delon Porcalla, Laughter fills courtroom in Erap trial, su philstar.com, 14 ottobre 2004. URL consultato il 3 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Cultural Center of the Philippines, CCP Encyclopedia of Philippine Art: Philippine film, in la University of California, 1994.
  • (EN) Wimal Dissanayake, John Charlot e Paul Clark, East-West Film Journal Volume 1, Numero 2, in la University of California, Institute of Culture and Communication, East-West Center, 1987.
  • (EN) Mike White, Cashiers du Cinemart 17, Lulu.com, ISBN 9781300351405.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]