Jeremy O. Harris

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Jeremy O. Harris nel 2020

Jeremy O. Harris (4 giugno 1989) è un drammaturgo, attore e sceneggiatore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia di militare, Jeremy O. Harris è cresciuto a Chicago, Los Angeles e New York. Ha studiato recitazione alla DePaul University e drammaturgia a Yale, tra il 2016 e il 2019.[1] Nel 2016 fece il suo debutto sulle scene come attore per la Steppenwolf Theatre Company di Chicago, con cui recitò nel dramma Jon. Mentre studiava a Yale, Harris scrisse Slave Play, che debuttò nell'Off Broadway nel 2018 e a Broadway nel 2019, destando scalpore per la rappresentazioni dei temi della razza e della sessualità, ma ottenendo recensioni positive dalle maggiori testate giornalistiche statunitense. La pièce gli valse anche una candidatura all'Outer Critics Circle Award e al Tony Award alla migliore opera teatrale. Dopo il controverso successo di Slave Play, Harris ha revisionato il suo dramma del 2016 Daddy, e scritto due nuove opere teatrali nel 2019: Water Sports; or, Insignificant White Boys e Black Exhibition.

Harris è dichiaratamente gay.[2]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Opere teatrali[modifica | modifica wikitesto]

  • Xander Xyst, Dragon 1 (2017)
  • Slave Play (2018)
  • "Daddy": A Melodrama (2019)
  • Water Sports; or, Insignificant White Boys (2019)
  • Black Exhibition (2019)
  • A Boy’s Company Presents: 'Tell Me If I'm Hurting You' (2021)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alex Hawgood, Jeremy O. Harris, a Young Actor and Playwright, Asks Big Questions, in The New York Times, 17 agosto 2016. URL consultato il 22 dicembre 2019.
  2. ^ (EN) Meet Jeremy O. Harris: The Queer Black Savior the Theater World Needs, su out.com, 8 novembre 2018. URL consultato il 22 dicembre 2019.

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Controllo di autoritàVIAF (EN25156856450249602164 · LCCN (ENn2019053963 · GND (DE1223123251 · J9U (ENHE987008700986905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2019053963