Jacopo Gasparini

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Jacopo Gasparini

Governatore dell'Eritrea
Durata mandato1º giugno 1923 - 1º giugno 1928
PredecessoreGiovanni Cerrina Feroni
SuccessoreCorrado Zoli

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
ProfessioneDiplomatico

Jacopo Gasparini (Volpago del Montello, 23 marzo 1879Asmara, 16 maggio 1941) è stato un diplomatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu Governatore d'Eritrea, Ambasciatore nello Yemen e reggente in Somalia, si distinse nella diplomazia durante tutto il Ventennio, quasi interamente passato in terra d'Africa. La carica di Governatore d'Eritrea, che ricoprì fino al 1928, gli fu conferita nel 1923, ed ebbe un'importanza fondamentale nelle trattative fra il sovrano dello Yemen, Imam Yahyà ("El Ymam Jahia"), ed il Governo italiano.

Si impegnò in quello stesso periodo nella ricostruzione di Massaua, colpita dal forte terremoto del 1921; la città divenne un importante centro per la commercializzazione dei prodotti e delle materie prime provenienti dall'Etiopia, e nella bonifica di 15.000 ettari di terreno (Tessenei), a ridosso del fiume Gash, per la produzione di caffè, cotone e china. Rimasero famosi alcuni filmati, conservati dall'Istituto Luce, fatti girare ad Asmara dal governatore, si ricordano: "Aspetti e ricordi di S.A.R. il Duca degli Abruzzi nel suo viaggio in Abissinia", "Trasporto in Eritrea delle Salme degli Italiani caduti in Adua" girato fra il 1926 e il 1928, "Principe Umberto di Piemonte in Eritrea" girato nel 1928.

Jacopo Gasparini, inoltre, passa alla storia per l'aver tentato un colpaccio che avrebbe reso l'avventura in Eritrea ben diversa: acquistare un protettorato sullo Yemen. Gli inglesi, ovviamente riuscirono ad ostruire l'operazione, ma il peggio lo compì Mussolini, che tergiversò e si lasciò sfuggire il controllo di un'interessante area petrolifera.

Jacopo, figlio di Giovanni Gasparini e Melania Gardìn, ebbe come residenza italiana, la grande villa Spineda di Venegazzù di Volpago del Montello, dove ospitò diplomatici, ambasciatori del Regno e delegazioni straniere, tra cui il Negus d'Etiopia, l'Imam Yahya e i generali Attilio Teruzzi e Giuseppe Vaccari.

Morì ad Asmara in Eritrea il 16 maggio 1941 per arresto cardiaco.

Il 14 maggio 2011, in occasione del 70° della morte del Governatore, si è svolta una giornata di studio alla quale hanno partecipato, in qualità di relatori: Marino Parolin, Alessandro Facchin, Massimo Visentin e Massimo Zaccaria docente presso l'Università di Pavia.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle Campagne d'Africa - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa orientale - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Governatore dell'Eritrea Successore
Giovanni Cerrina Feroni 1º giugno 1923 - 1º giugno 1928 Corrado Zoli
Controllo di autoritàVIAF (EN55077803 · ISNI (EN0000 0000 1430 6060 · SBN TSAV335529 · GND (DE124327958 · BNF (FRcb16558697p (data) · J9U (ENHE987007443984505171 · WorldCat Identities (ENviaf-55077803
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