Ivan Choma

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ivan Choma
vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina
 
Incarichi ricoperti
 
Nato27 novembre 1923 a Chyriv
Ordinato presbitero29 giugno 1949 dall'eparca Ivan Bučko (poi arcieparca)
Consacrato vescovo2 aprile 1977 dal cardinale Josyp Ivanovyč Slipyj
Deceduto3 febbraio 2006 (82 anni) a Roma
 

Ivan Choma (in ucraino Іван Хома?; Chyriv, 27 novembre 1923Roma, 3 febbraio 2006) è stato un vescovo cattolico ucraino della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ivan Choma nacque a Chyriv il 27 novembre 1923 ed era figlio di Josip, operaio ferroviario, e Kateryna Choma.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato nei licei di Sambir e Przemyśl entrò nel seminario teologico di Przemyśl. Dovette interrompere gli studi a causa della seconda guerra mondiale e successivamente entrò nel seminario teologico di Prešov. Nel 1946 emigrò in Italia e si laureò al Pontificio Ateneo de Propaganda Fide.[1]

Il 29 giugno 1949 fu ordinato presbitero per l'eparchia di Przemyśl, Sambir e Sanok dal visitatore apostolico Ivan Bučko. Nel 1951 conseguì il dottorato. Lavorò poi come secondo assistente personale dell'arcieparca Ivan Bučko e dal 1963 come segretario del cardinale Josyp Slipyj. In seguito scrisse diverse opere su questo presule. Dal 1960 al 1997 diresse la principale rivista teologica ucraina, "Bohosloviye".[1] Partecipò alla prima, alla seconda e all'ultima sessione del Concilio Vaticano II. Dal 1965 al 1999 insegnò storia della Chiesa all'Università Cattolica Ucraina a Roma, di cui fu rettore dal 1985 al 2001.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 aprile 1977 nella cappella del monastero dei Monaci studiti ucraini di Marino ricevette l'ordinazione episcopale dal cardinale Josyp Slipyj, co-consacranti l'esarca apostolico d'Australia Ivan Prasko e l'eparca di Toronto Isidore Borecky. Ufficialmente aveva il titolo di eparca di Przemyśl, Sambir e Sanok, ma non poté mai prendere possesso della sede. L'ordinazione avvenne però senza il permesso del papa e questo causò molte irritazioni della Curia romana.[2] Papa Giovanni Paolo II lo riconobbe ufficialmente come vescovo solo il 22 febbraio 1996 e lo stesso giorno lo nominò vescovo titolare di Patara. Nello stesso anno divenne procuratore del Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina per la Santa Sede, incarico che mantenne fino al 2003. Fu anche rettore della basilica di Santa Sofia a Roma.

Morì al Policlinico Agostino Gemelli di Roma il 3 febbraio 2006. La divina liturgia di esequie si tenne il 7 febbraio nella basilica di Santa Sofia a Roma. La salma venne poi tumulata nella cripta dello stesso edificio.[1][3]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (UK) Владика Іван Хома, su Official Eparchy of Sambir-Drohobych Site. URL consultato il 20 settembre 2017.
  2. ^ (DE) Ukraïne – Die Apostolische Nachfolge, su apostolische-nachfolge.de. URL consultato il 7 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Rev Ivan Choma, su findagrave.com. URL consultato il 16 marzo 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Eparca di Przemyśl, Sambir e Sanok Successore
Jozafat Józef Kocyłowski, O.S.B.M. 2 aprile 1977 - 16 giugno 1991 Ivan Martyniak
Predecessore Rettore dell'Università Cattolica Ucraina a Roma Successore
Josyp Ivanovyč Slipyj 1985 - 2001 -
Predecessore Vescovo titolare di Patara Successore
Vincenzo Maria Jacono 22 febbraio 1996 - 3 febbraio 2006 Jaime Spengler, O.F.M.
Predecessore Procuratore del Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina per la Santa Sede Successore
- 1996 - 2003 Hlib Lonchyna
Controllo di autoritàVIAF (EN89117246 · ISNI (EN0000 0000 6204 5213 · SBN CFIV018958 · BAV 495/62939 · LCCN (ENn85229456 · GND (DE174153066 · WorldCat Identities (ENlccn-n85229456