Ivan Štraus

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Museo dell'aeronautica (Belgrado), 1989

Ivan Štraus (Kremna, 24 luglio 1928Sarajevo, 24 agosto 2018) è stato un architetto bosniaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Štraus nasce nel 1928 a Kremna, contea di Zlatibor, in Serbia (Regno di Jugoslavia) da padre sloveno e madre dell'Erzegovina. Si identifiò come "bosniaco di ascendenza slovena ed erzegovese".[1]

Cresce a Banja Luka, e si iscrive nel 1947 alla facoltà di architettura dell'Università di Zagabria. Nel 1958 si laurea alla facoltà tecnica dell'Università di Sarajevo. A partire dal 1952 Štraus inizia a partecipare a concorsi di architettura. Da allora vinse oltre 30 premi principali di architettura, oltre a molteplici concorsi e appalti nazionali e internazionali.[2][3][4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le sue opere principali includono:[2][3][4]

Concorsi internazionali di architettura:[2][3][4]

  • 1964 - Sede centrale delle Poste e Ministero delle Telecomunicazioni, Addis Abeba, Ethiopia (con Z. Kovačević) - 1º posto
  • 1973 - Teatro Nazionale dell'Opera a Sofia, Bulgaria (con H. Muhasilović) - 1º posto
  • 1987 - La Grande Moschea a Orano, Algeria (con H. Muhasilović) - 1º posto

Dal 1984 Štraus è membro corrispondente, e dal 1995 membro a pieno titolo dell'Accademia delle Scienze e delle Arti della Bosnia ed Erzegovina. Nel 2012 è divenuto membro straniero dell'Accademia serba delle scienze e delle arti.[2][3][4]

Ha inoltre pubblicato una serie di libri e articoli scientifici sull'architettura, tra cui:[2][3][4]

  • New Architecture of Bosnia and Herzegovina, 1977
  • "The Architecture of the twentieth century" in the edition of Art in Yugoslavia, 1987
  • 15 Years of Bosnian and Herzegovinian Architecture, 1987.
  • The Architecture of Yugoslavia 1945-1990, 1991.
  • The Architect and the Barbarians (memoirs, published in Bosnian and French), 1995.
  • Architecture of Bosnia and Herzegovina 1945-1995, 1998
  • Ivan Štraus, architect/‘52-’02, ANUBiH, 2002
  • 99 Architects of Sarajevo Circle 1930-1990, 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su radiosarajevo.ba. URL consultato il 25 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2015).
  2. ^ a b c d e architectuul.com
  3. ^ a b c d e Sarajevo Green Design
  4. ^ a b c d e ANUBiH (PDF), su anubih.ba. URL consultato il 25 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2018).

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