Italo Rossi (partigiano)

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Italo Rossi con il fratello minore Luigi

Italo Rossi (Casale Monferrato, 14 luglio 1914Cuorgnè, 29 giugno 1944) è stato un partigiano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Italo Rossi, figlio di Oreste, sposato con Maria Daniele e padre di Oreste (nato nel 1938), partecipò alla guerra di Liberazione come partigiano nella Resistenza piemontese.

Fu comandante di un battaglione delle Brigate "Matteotti" e successivamente della Divisione che dopo la sua morte prese il suo nome.

Cadde vittima di una imboscata di truppe nazi-fasciste a Cuorgnè il 29 giugno 1944.

Medaglia d'oro al valor militare

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ricevette la Medaglia d'oro - alla memoria - al valor militare con Decreto n° d'ordine 614 in data 1º agosto 1947, pubblicata sul Bollettino Ufficiale 15-8-1949 disp. 15 pag. 2310.
Registrato alla Corte dei Conti addì 8-9-1947 Registro Presidenza 9 foglio 383

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Assertore e propagandista dell’idea della libertà, animato da viva fede e da puri ideali, organizzava squadre di volontari in fondendo in essi senso del dovere e spirito di sacrificio. Combattente di tempra adamantina condusse i suoi uomini in numerosissime azioni di guerriglia contro gli oppressori nazi-fascisti infliggendo ai nemico gravi perdite in uomini e materiali. Comandante di Brigata partigiana, alla testa di una forte pattuglia attaccava una munita posizione nemica e dopo quattro ore di aspri combattimenti otteneva di poter trattare la resa. Mentre assieme a due ufficiali fascisti incaricati delle trattative si recava al proprio comando di Divisione, veniva attaccato da una forte formazione avversaria. Sopraffatto dal nemico e dalla potenza di fuoco si difendeva strenuamente fino all’ultima cartuccia ed eroicamente cadeva con tutti gli uomini della sua scorta. Prima di esalare l’estremo anelito lanciava contro il nemico il grido appassionato della sua indefettibile fede. - Cuorgnè, 29 giugno 1944[1]

Altri riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Alla sua memoria sono intitolati:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quirinale - scheda - visto 19 ottobre 2010

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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