Isacco Arcangeli

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Isacco Arcangeli
NascitaSarnico, 9 settembre 1838
MorteGrumello del Monte, 13 dicembre 1917
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno di Sardegna
Forza armataRegia Armata Sarda
CorpoI Mille
Unità7ª Compagnia
Anni di servizio1860-1861
GradoTenente
GuerreSeconda guerra d'indipendenza
CampagneSpedizione dei Mille
BattaglieBattaglia del Volturno
Altre caricheFarmacista
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Isacco Arcangeli (Sarnico, 9 settembre 1838Grumello del Monte, 13 dicembre 1917) è stato un patriota italiano, componente de I Mille.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Isacco Arcangeli come componente della Spedizione dei Mille, ne partecipò all'intera campagna fino alla battaglia del Volturno; farmacista di professione, era animato da idee mazziniane.

Nel 1852 era studente di 2° grammatica al Ginnasio-Liceo. Partito da Pavia, dove frequentava l'Università, nel 1860 come ventiduenne, con i fratelli Cairoli e altri sei compagni bergamaschi, pure studenti a Pavia (Isaia Luigi Agazzi, Giuseppe Bresciani, Ferdinando Cadei, Giuseppe Ghislotti, Agostino Pasquinelli e Carlo Scotti), giunse a Quarto il 5 maggio 1860 e a Talamone fu assegnato alla 7ª compagnia dei Mille, comandata da Benedetto Cairoli. Seppe distinguersi in battaglia, tanto che subito dopo la resa di Palermo, fu nominato tenente.[1]

Nello stesso 1860, in dicembre, si addottorò in chimica-farmaceutica a Napoli. Tornò quindi a Palermo dove, il 28 aprile del 1862, sposò Margherita Monti dei marchesi Porzio La Manna di Palermo. Abitava non lontano dal Monastero dell'Assunta, in via Maqueda. Nel 1864 ritornò a Sarnico, trasferendosi poi a Grumello del Monte nel 1881, dove aprì una farmacia propria. Ebbe dodici figli - sette maschi e cinque femmine - dalla prima moglie; il 31 marzo 1892 passò a seconde nozze con Carola Balzelli, dalla quale ne ebbe altri quattro: un maschio e tre femmine.

Ricevette le medaglie commemorative, la pensione dei Mille[2] (legge 22 gennaio 1865) e altre onorificenze. La sua spada si trova nel Museo di Lovere, mentre tutte le medaglie e i documenti delle cittadinanze onorarie si trovano al Museo storico di Bergamo; a Grumello è intitolata al suo nome un'aula delle scuole elementari.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arcangeli Isacco, su www.combattentibergamaschi.it. URL consultato il 9 febbraio 2024.
  2. ^ Italy, Gazzetta ufficiale del regno d'Italia, 1878. URL consultato il 9 febbraio 2024.
  3. ^ Piero Bonicelli, I BERGAMASCHI CHE HANNO FATTO L’ITALIA, su Araberara, 28 gennaio 2012. URL consultato il 9 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almerico Ribera, I combattenti, Roma, EBBI, 1943, p. 31
  • Le 180 biografie dei Bergamaschi dei Mille, Istituto Civitas Garibaldina, Comune di Bergamo, a cura di Alberto Agazzi, Società editrice sant'Alessandro, Bergamo, 1960, Elenco Uff., N.26. –
  • Illustr. Ital.” P. 418 con fotografia – Archivio Liceo Classico “Sarpi”, anno 1852 – 27 maggio 1860, Appendice, p. 6
  • G. Sylvia, L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A., Bergamo 1959, p 113 – Notizie dalle Anagr. Com. di Sarnico e Grumello del Monte e dalla figlia di lui, maestra a Grumello del Monte.
  • Archivio di Stato di Torino.”

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]