Ileana di Romania

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Ileana di Romania
Principessa di Romania
Principessa di Hohenzollern-Sigmaringen
Stemma
Stemma
NascitaBucarest, 5 gennaio 1909
MorteYoungstown, 21 gennaio 1991
Luogo di sepolturaCimitero ortodosso della Trasfigurazione, Ellwood City
DinastiaHohenzollern-Sigmaringen
PadreFerdinando I di Romania
MadreMaria di Edimburgo
ConiugiAntonio d'Asburgo-Lorena (1931 - 1954, div.)
Stefan Nikolas Issarescu (1954 - 1965, div.)
FigliArciduca Stefan
Arciduchessa Maria Ileana
Arciduchessa Alexandra
Arciduca Dominic
Arciduchessa Maria Magdalena
Arciduchessa Elisabeth
ReligioneChiesa ortodossa rumena

Ileana di Romania (Bucarest, 5 gennaio 1909Youngstown, 21 gennaio 1991) era la figlia più giovane di Ferdinando I di Romania, re dei rumeni, e di sua moglie Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha. Per nascita principessa di Hohenzollern, per matrimonio divenne arciduchessa d'Austria, principessa reale d'Ungheria e Boemia e principessa di Toscana.

Infanzia e gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Bucarest, quinta dei sei figli della coppia reale di Romania, benché il fratello minore, il principe Mircea, morì all'età di soli tre anni. Ileana fu l'organizzatrice e la presidente del Movimento Rumeno delle Guide, delle Giovani Riserve della Croce Rossa e della prima scuola di Lavoro Sociale in Romania. Fu inoltre una navigatrice provetta: ottenne la licenza nautica e per molti anni possedette e guidò la Isprava. In seguito la Principessa venne coinvolta nell'associazione Ragazze Guide Austriache e divenne presidente di questo gruppo dal 1935 fino a quando lo scautismo ed il guidismo non vennero vietati nel 1938 in seguito all'Anschluss.[1][2]

Prima dell'abdicazione di re Michele[modifica | modifica wikitesto]

Ileana e il marito Antonio il giorno del loro matrimonio

Il 26 luglio 1931, a Sinaia, Ileana sposò l'arciduca Antonio d'Asburgo, principe di Toscana, figlio dell'arciduca Leopoldo Salvatore d'Austria-Toscana (1863 - 1931) e sua moglie l'Infanta spagnola Blanca di Borbone (1868-1949); questo matrimonio venne fortemente incoraggiato dal fratello di Ileana, re Carlo II, geloso della popolarità in Romania della sorella, che per tale motivo voleva allontanare.[3] Dopo la cerimonia nuziale Carlo affermò che nessun rumeno avrebbe tollerato che un Asburgo vivesse in terra rumena e, su queste basi, rifiutò ai novelli sposi il permesso di vivere in Romania.[3]

Dopo che il marito venne arruolato nella Luftwaffe, Ileana istituì un ospedale per i soldati rumeni feriti all'interno del proprio castello, a Sonneburg, attorno a Vienna. Nel 1944 lei ed i suoi figli si trasferirono in Romania dove presero residenza nel castello di Bran, vicino a Brașov. L'arciduca Antonio li raggiunse, ma venne posto agli arresti domiciliari dall'Armata Rossa. Ileana nel frattempo costituì e iniziò a lavorare in un altro ospedale nel villaggio di Bran e battezzò l'istituto con il nome di Ospedale del Cuore della Regina, in memoria della sua amata madre, la regina Maria.

Esilio[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dell'abdicazione di re Michele I di Romania, Ileana e la sua famiglia vennero esiliati dal nuovo regime comunista; si stabilirono inizialmente in Svizzera, poi in Argentina e, nel 1950, lei ed i figli si trasferirono nel Stati Uniti d'America, dove acquistò una casa a Newton, nel Massachusetts.

Gli anni tra il 1950 ed il 1961 vennero trascorsi dalla principessa Ileana tenendo conferenze contro il comunismo e lavorando con la Chiesa ortodossa rumena negli USA e scrivendo due libri: I Live Again, il diario del suo ultimo anno in patria,[4] e Hospital of the Queen's Heart, che descriveva la fondazione e la gestione dell'ospedale.

Il 29 maggio 1954 Ileana ed Antonio divorziarono ufficialmente ed il 20 giugno dello stesso anno essa sposò il dottor Stefan Nikolas Issarescu (Turnu-Severin, 5 ottobre 1906Providence, 21 dicembre 2002), da cui non ebbe figli.

Nel 1961 la principessa Ileana di Romania entrò nel monastero ortodosso della Protezione della Madre di Dio, a Bussy, in Francia; il suo secondo matrimonio finì con il divorzio, ottenuto nel 1965. Con la tonsura monacale, nel 1967, suor Ileana cambiò il proprio nome in madre Alexandra. Fece ritorno quindi negli Stati Uniti e fondò il monastero ortodosso della Trasfigurazione a Ellwood City, in Pennsylvania, presso il quale servì come badessa fino al suo ritiro nel 1981. Restò in convento fino alla sua morte.

Visitò la Romania nel 1990, all'età di ottantuno anni, assieme alla figlia Sandi.

Nel gennaio 1991 si ruppe un'anca in una caduta avvenuta la notte prima del suo ottantaduesimo compleanno, e, mentre si trovava in ospedale, venne colta da due gravi infarti. Morì quattro giorni dopo che vennero poste le fondamenta per un allargamento del monastero da lei fondato.

Storia familiare[modifica | modifica wikitesto]

Dubbi sulla paternità[modifica | modifica wikitesto]

Sono sorti alcuni dubbi circa la vera paternità di Ileana: secondo alcuni, il padre biologico della Principessa sarebbe stato il principe Barbu Știrbey, ma queste, secondo la biografia ad opera di Hannah Pakula della regina Maria, sarebbero soltanto voci.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Ileana ebbe sei figli dal primo matrimonio:

  • Stefano (5 agosto 1932 – 12 novembre 1998);
  • Maria Ileana (18 dicembre 1933 – 11 gennaio 1959); sposò Franz Josef Kottulinsky (3 gennaio 1917 – 11 gennaio 1959) da cui ebbe una figlia:
    • Maria Ileana Kottulinsky (n. 25 agosto 1958 – 15 ottobre 2007);
  • Alessandra (n. 21 maggio 1935);
  • Domenico (n. 4 luglio 1937);
  • Maria Maddalena (2 ottobre 1939 – 18 agosto 2021);
  • Elisabetta (15 gennaio 1942 – 2 gennaio 2019).

Il figlio maggiore, Stefano, nel 1959 venne colpito da una malattia debilitante che richiedeva cure premurose, offerte dalla moglie e dalla madre, la principessa Ileana.

La figlia maggiore, Maria Ileana, con il marito rimasero uccisi in un incidente aereo in Brasile, assieme al loro secondo figlio, di cui Maria Ileana era incinta.

Il figlio Domenico nel maggio 2006 si vide restituire il castello di Bran dalle autorità romene come parte dell'eredità materna.

Antenati[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen  
 
Maria Antonietta Murat  
Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen  
Giuseppina di Baden Carlo II di Baden  
 
Stefania di Beauharnais  
Ferdinando I di Romania  
Ferdinando II del Portogallo Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Kohary  
 
Maria Antonia di Koháry  
Antonia di Portogallo  
Maria II del Portogallo Pietro IV del Portogallo  
 
Maria Leopoldina d'Austria  
Ileana di Romania  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Vittoria del Regno Unito Edoardo Augusto di Hannover  
 
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Maria di Edimburgo  
Alessandro II di Russia Nicola I di Russia  
 
Carlotta di Prussia  
Maria Aleksandrovna di Russia  
Maria d'Assia e del Reno Luigi II d'Assia e del Reno  
 
Guglielmina di Baden  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro di III Classe dell'Ordine di Michele il Coraggioso - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Carol I - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine della Corona - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Ferdinando I - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale di II Classe dell'Ordine Reale di Hohenzollern - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Commenda di I Classe dell'Ordine della Croce della Regina Maria - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'Ordine Reale dell'Aquila di Romania - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pribich, Kurt, Logbuch der Pfadfinderverbände in Österreich, Pfadfinder-Gilde-Österreichs, Vienna, 2004, p. 279
  2. ^ Pribich, Kurt, Logbuch der Pfadfinderverbände in Österreich, Pfadfinder-Gilde-Österreichs, Vienna, 2004, p. 106
  3. ^ a b Pakula, The last romantic : a biography of Queen Marie of Roumania, Weidenfeld & Nicolson, Londra, 1985, ISBN 0297785982
  4. ^ Testo completo di I Live Again su Internet Archive
  5. ^ a b c https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/04/Iosif_Berman_-_Familia_Regală.jpg
  6. ^ https://www.flickr.com/photos/gd_ekaterina_fyodorovna/3962367283
  7. ^ Copia archiviata, su tkinter.smig.net. URL consultato il 6 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015).
  8. ^ a b c d e https://www.pinterest.com/pin/399061216952861889/
  9. ^ Copia archiviata, su tipsimages.it. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN123916787 · ISNI (EN0000 0003 6852 3484 · LCCN (ENn81040791 · GND (DE138676674 · BNF (FRcb15522114k (data) · J9U (ENHE987007274343505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81040791
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