Il conte di Sant'Elmo

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Il conte di Sant'Elmo
Massimo Serato e Anna Maria Ferrero in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1950
Durata86 min
Dati tecniciB/N
Genereavventura, storico, sentimentale
RegiaGuido Brignone
SoggettoEttore Maria Margadonna
SceneggiaturaAldo De Benedetti, Vittorio Nino Novarese e Guido Brignone
ProduttoreLeopoldo Imperiali
Produttore esecutivoMario Bisi e Ignazio Luceri
Casa di produzioneItala Film
Distribuzione in italianoItala Film
FotografiaAugusto Tiezzi
MontaggioJolanda Benvenuti
MusicheGiacomo Meyerbeer e Johann Strauss[non chiaro], dirette da Luigi Ricci
ScenografiaOttavio Scotti, Antonio Leonardi
CostumiVittorio Nino Novarese
TruccoAnacleto Giustini
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il conte di Sant'Elmo è un film del 1950 diretto da Guido Brignone. Il film è stato girato negli stabilimenti Titanus di Roma.

Tina Lattanzi recita nel film interpretando il ruolo di Donna Clelia e contemporaneamente doppia l'attrice Nelly Corradi che interpreta la cantante Bianca Barbieri.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Regno delle Due Sicilie, prima metà del XIX secolo. La carrozza che sta trasportando la cantante Bianca Barbieri a Napoli per esibirsi a teatro, viene assalita da una banda di briganti nei pressi di Itri. Il capo della banda che indossa una maschera, rimane affascinato dalla bellezza e dalla voce della cantante e, dopo una notte d'amore con lei, la lascia ripartire senza sottrarle alcun oggetto prezioso.

A Napoli la cantante è convinta di riconoscere il capo della banda di briganti nel conte Giorgio di Sant'Elmo, ma questi la smentisce in modo indignato. Persino il ministro della polizia, il barone Annibale Cassano, venuto a conoscenza dell'episodio, ritiene impossibile che il conte possa guidare una banda di insorti.

In realtà il conte di Sant'Elmo fa parte del gruppo dei carbonari e non esita ad introdursi nel palazzo del barone di Cassano per distruggere un documento che potrebbe mettere in pericolo l'anonimato di molti dei suoi compagni. Per uscire dal palazzo però ha bisogno dell'aiuto di Laura, la figlia del barone, che lo nasconde nella sua stanza, e dell'aiuto di Bianca che lo ospita nella sua carrozza. Entrambe le donne sono molto attratte da lui.

Il conte di Sant'Elmo, innamorato di Laura, riesce ad impedire che questa si fidanzi con il duca Alberico di Villalba, come invece vorrebbe il barone di Cassano. Dopodiché, per costringere il barone a liberare un giovane carbonaro arrestato e detenuto a Castel dell'Ovo, ha il compito di organizzare il rapimento di Laura, ma sarà preceduto proprio dalla ragazza che fingerà il proprio rapimento allo stesso scopo. Bianca, ormai sicura che il conte e il capo della banda di briganti sono la stessa persona, per vendicarsi di essere stata sedotta e abbandonata, informa il barone di Cassano del rapporto amoroso che c'è tra i due.

Soltanto in un secondo momento Bianca si rende conto che la sua delazione è anche un grave atto di accusa nei confronti del conte e che lo porterà alla condanna a morte per tradimento. Pertanto aiuta i carbonari ad organizzare la fuga del conte dal carcere, dove è rinchiuso, e a farlo imbarcare in una fregata piemontese che lo porterà a Genova insieme a Laura. Lo stesso barone pur sapendo della fuga preferisce non ostacolarla pur di rendere felice sua figlia.

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Le canzoni originali sono di Armando Fragna, Cesare Andrea Bixio e B. Franzè.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]