Il Punto (rivista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il Punto
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsettimanale
Generepolitica e cultura
Fondazione1956
Chiusura1965
SedeRoma
DirettoreVittorio Calef
ISSN0478-9210 (WC · ACNP)
 
Juan Rodolfo Wilcock (1919-1978): uno dei collaboratori de Il Punto

Il Punto, sottotitolo Opinioni e documenti della settimana[1], è stato un settimanale d'informazione politico-culturale diretto da Vittorio Calef.[2] Il primo numero uscì a Roma il 2 giugno 1956.[3]

Poco dopo la nascita del periodico, nel successivo mese di ottobre, le vicende della rivolta ungherese suscitarono dibattiti e polemiche tra gli schieramenti politici e negli intellettuali italiani ed entrò in crisi il rapporto di stretta alleanza tra socialisti e comunisti italiani. Nella Democrazia Cristiana, inoltre, andava crescendo lo schieramento favorevole a cercare un dialogo con i partiti laici e le forze socialiste. In questo nuovo clima, la rivista seppe interpretare le aspettative di una parte dell'opinione pubblica, esprimendo posizioni di carattere riformistico: sostenne la riunificazione dei due partiti del socialismo italiano[3] - il Partito Socialista e il Partito Socialista Democratico - e il mutamento della politica governativa con l'avvio della programmazione economica[3].

Negli anni successivi Il Punto, coerentemente con la sua impostazione politica progressista, si espresse a favore dei governi di centro-sinistra e seguì con attenzione l'evoluzione della politica internazionale: la cosiddetta politica del disgelo del leader sovietico Chruščёv e la distensione successiva all'elezione del pontefice Giovanni XXIII e del presidente statunitense Kennedy[3].

Tra i molti collaboratori della rivista si possono ricordare i nomi di Juan Rodolfo Wilcock, poeta, scrittore e critico letterario che si occupò delle avanguardie letterarie, Vito Pandolfi che curò la sezione dedicata al teatro, Giulio Cesare Castello che s'interessò di cinema, Pietro Citati della critica letteraria[3].

Il Punto cessò le pubblicazioni nel 1965[1], poco dopo la prematura scomparsa a quarantacinque anni del suo fondatore Calef[3][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Scheda ACNP in Collegamenti esterni.
  2. ^ Vittorio Calef (1919-1964), giornalista, collaboratore dell'Enciclopedia Treccani, assistente all'Istituto di filosofia dell'Università di Roma e segretario del ministro degli esteri Sforza. Fonte: La Stampa, 1964.
  3. ^ a b c d e f Dizionario della letteratura italiana contemporanea, vol.1, p. 628, riferimenti in Bibliografia.
  4. ^ Morto il giornalista Calef direttore del periodico «Il punto», su archiviolastampa.it, La Stampa, Archivio storico, 1º dicembre 1964, p. 10. URL consultato il 29 dicembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Enzo Ronconi (a cura di), Dizionario della letteratura italiana contemporanea, 2 voll., Firenze, Vallecchi, 1973.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Punto, scheda ACNP - Catalogo italiano dei periodici dell'Università di Bologna.
  Portale Editoria: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di editoria