Huzayma bint Nasser

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Huzayma bint Nasser
La regina Huzayma d'Iraq al matrimonio di suo figlio Ghazi, 1904
Regina consorte d'Iraq
In carica23 agosto 1921 –
8 settembre 1933
Predecessoretitolo creato
SuccessoreAliya di Hejaz
Regina consorte di Siria
In carica8 marzo 1920 –
24 luglio 1920
Predecessoretitolo creato
Successoretitolo abolito
TrattamentoSua Maestà
Altri titoliSharifa
NascitaLa Mecca, Impero ottomano, oggi Arabia Saudita, 1884
MorteBaghdad, Iraq, 27 marzo 1935
SepolturaMausoleo reale
Luogo di sepolturaBaghdad
Casa realeHashemiti
PadreEmiro Nasser Pasha
MadreDilber Khanum
ConsorteFaysal I
(1904-1933, ved.)
FigliAzza d'Iraq
Rajiha d'Iraq
Raifia d'Iraq
Ghazi I d'Iraq
ReligioneIslam sunnita

Huzayma bint Nasser (arabo: حزيمة بنت ناصر, "credente fervente"; La Mecca, 1884Baghdad, 27 marzo 1935) è stata una principessa araba e sharifa, regina consorte di Siria e Iraq come consorte di Faysal I.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Huzayma bint Nasser, sharifa, nacque nel 1884 a La Mecca, nell'allora Impero ottomano. Era figlia dell'emiro Nasser Pasha, Sharif de La Mecca, e della sua consorte Dilber Khanum. Aveva una gemella maggiore, Musbah, che divenne la prima regina consorte di Giordania[1].

Nel 1904, a Istanbul, in una doppia cerimonia con sua sorella, sposò il principe hashemita Faysal, figlio dello Sharif de La Mecca Hussein bin Ali. Ebbero tre figlie e un figlio, Ghazi I d'Iraq[1][2].

Regina di Siria[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il crollo dell'Impero ottomano, i suoi territori si divisero in regni più o meno indipendenti o protettorati europei[3].

Nel 1920, Faysal fu scelto come re di Siria dai francesi, che detenevano il protettorato sull'area. In occasione dell'incoronazione, tenutasi l'8 marzo 1920, a cui assistette anche la sua futura nuora Aliya di Hejaz, Huzayma raggiunse il marito a Damasco insieme ai loro figli. Dopo appena quattro mesi però, il 24 luglio 1920, il regno di Siria fu abolito a seguito della guerra franco-siriana[4][5][3].

Regina d'Iraq[modifica | modifica wikitesto]

Faysal fu allora avvicinato dai britannici, che lo scelsero come re per il Regno d'Iraq, su cui i britannici avevano un mandato internazionale. Il 23 agosto, Faysal fu incoronato re d'Iraq, il che rese Huzayma nuovamente regina consorte. Tuttavia, raggiunse il marito a Baghdad solo nel 1924[1].

L'entourage della nuova regina fu scelto dai britannici, che selezionarono Gertrude Bell come responsabile della gestione della casa, la franco-circassa Madame Jaudet Beg come dama di compagnia e Miss Fairley come istitutrice delle principesse, in modo che ricevessero un'educazione inglese[6].

Sebbene la Bell abbia avuto una buona impressione della regina e delle sue figlie, che descrisse come belle, sensibili e timide, la simpatia non era reciproca[1][6]. Infatti Huzayma disprezzava la Bell e non era contenta della relazione di fiducia fra lei e Faysal, che le fece numerose concessioni, né dell'influenza che esercitava, e che si estendeva anche all'educazione del suo unico figlio, il principe ereditario Ghazi[1]. Nel 1925, Huzayma dispose l'espulsione da palazzo di una dama, Maryam Safwat, perché sospettava che la Bell progettasse di darla in moglie a Ghazi o allo stesso re[1].

Malgrado la gestione all'inglese della Bell, Faysal dispose che Huzayma e le sue figlie vivessero secondo i dettami della segregazione di genere della purdah nella loro forma più rigida. Vivevano all'interno dei loro quartieri riservati a villa Harthiya e non comparivano mai in pubblico, né prendevano parte a nessun tipo di evento a cui erano presenti uomini, limitandosi a ricevere le ospiti femminili approvate dal re[6]. Erano anche obbligate a indossare il velo integrale in qualunque situazione comportasse l'uscita dai propri appartamenti, sebbene sotto portassero abiti alla moda inglese, che tuttavia potevano mostrare solo in famiglia o in situazioni che includessero solo donne[6].

Malgrado, o forse a causa de, il suo stile di vita, Huzayma si mostrò interessata alla questione dell'emancipazione femminile. Nel 1924, convinse il re a patrocinare, insieme a lei, la prima organizzazione femminile d'Iraq, il Women's Awakening Club[7]. Nel 1932, prese parte al Terzo Congresso delle donne orientali, dove tenne il discorso di apertura[8].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Huzayma rimase vedova l'8 settembre 1933 e, con conseguente salita al trono di suo figlio Ghazi, divenne regina madre d'Iraq[1].

Morì a Baghdad due anni dopo, il 27 marzo 1935, e fu sepolta nel mausoleo reale[2].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal suo matrimonio, Huzayma ebbe tre figlie e un figlio:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Ali A. Allawi, Faisal I of Iraq, Yale University Press, 11 marzo 2014, ISBN 978-0-300-19936-9. URL consultato il 25 marzo 2023.
  2. ^ a b c La famiglia reale Hashemita, su web.archive.org, 6 aprile 2019. URL consultato il 25 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).
  3. ^ a b Zain, Zain N., The struggle for Arab independence : Western diplomacy & the rise and fall of Faisal's kingdom in Syria, Khayat's, 1960, OCLC 611747286. URL consultato il 25 marzo 2023.
  4. ^ Il Regno Arabo di Siria e le promesse francesi, su repository.cmu.edu. URL consultato il 25 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2020).
  5. ^ (EN) George Antonius, The Arab Awakening: The Story of the Arab National Movement, H. Hamilton, 1938, ISBN 978-0-8490-1444-4. URL consultato il 25 marzo 2023.
  6. ^ a b c d (EN) Gertrude Bell, A Woman in Arabia: The Writings of the Queen of the Desert, Penguin, 11 agosto 2015, ISBN 978-1-101-63695-4. URL consultato il 25 marzo 2023.
  7. ^ (EN) Noga Efrati, Women in Iraq: Past Meets Present, Columbia University Press, 24 gennaio 2012, ISBN 978-0-231-53024-8. URL consultato il 25 marzo 2023.
  8. ^ (EN) Bonnie G. Smith, The Oxford Encyclopedia of Women in World History, Oxford University Press, 2008, ISBN 978-0-19-514890-9. URL consultato il 25 marzo 2023.

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