Holger Czukay

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Holger Czukay
NazionalitàBandiera della Germania Germania
GenereMusica sperimentale[1]
Krautrock
Rock[1]
Periodo di attività musicale1968 – 2003
GruppiCan
Album pubblicati16 (solista)
Sito ufficiale

Holger Czukay (Danzica, 24 marzo 1938[1]Weilerswist, 5 settembre 2017[2]) è stato un compositore, bassista e produttore musicale tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Divenuto noto per essere stato membro del gruppo tedesco Can, Czukay viene considerato uno dei primi musicisti che tentarono di avvicinare la musica pop (popular) a quella d'avanguardia. Le sue composizioni, generalmente suonate con il nastro magnetico, sono fortemente sperimentali ed anticipano la world music.[1][3]

Dopo essere stato allievo di Karlheinz Stockhausen durante i suoi anni di studio,[1] fondò i Can nel 1968.[1] Esordì in proprio nell'anno seguente con Canaxis 5 e abbandonò il gruppo nel 1977.[4] Il secondo album Movies del 1979 fu il primo di una carriera solista stabile e contribuì ad aumentare la sua notorietà.[1]

Durante la sua carriera ha collaborato con musicisti quali gli Eurythmics, Jah Wobble, Conny Plank, e David Sylvian.[1]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

  • 1969 - Canaxis 5
  • 1979 - Movies
  • 1981 - Full Circle
  • 1981 - Phew
  • 1982 - On The Way To The Peak Of Normal
  • 1982 - Full Circle
  • 1984 - Der Osten Ist Rot
  • 1987 - Rome Remains Rome
  • 1988 - Plight & Premonition
  • 1989 - Flux + Mutability
  • 1991 - Radio Waves Surfer
  • 1993 - Moving Pictures
  • 1997 - Clash
  • 1999 - Good Morning Story
  • 2000 - La Luna
  • 2001 - Linear City
  • 2003 - The New Millennium

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Holger Czukay, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  2. ^ (DE) Robert Baumanns, Deutsche Rock-Ikone „Can“-Bassist Holger Czukay tot in Weilerswister Wohnung gefunden [collegamento interrotto], su Express.de, 5 settembre 2017.
  3. ^ David Toop, 1995.
  4. ^ Peter Buckley, 2003.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Peter Buckley, The Rough Guide to Rock, Rough Guides, 2003, p. 261.
  • Antonello Cresti, Solchi Sperimentali Kraut. 15 anni di germaniche musiche altre, CRAC Edizioni, 2018, pp. 202-203, ISBN 978-88-97389-46-0.
  • David Toop, Oceano di suono, Costa&Nolan, 1995, p. 144.

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