Hilde Zadek

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Hildegard Zadek

Hildegard Zadek detta Hilde (in ebraico: הילדה צאדק; Bromberg, 15 dicembre 1917Karlsruhe, 21 febbraio 2019) è stata un soprano tedesco naturalizzato austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nella Posnania allora parte dell'Impero tedesco annessa nel 1919 alla Polonia da una famiglia ebraica che nel 1920 si spostò a Stettino[1] dove visse la sua giovinezza. Dopo la presa del potere di Hitler la famiglia emigrò nel 1934 nella Palestina britannica a Gerusalemme: qui Hilde studiò canto con il soprano ungherese Rose Pauly e svolse il lavoro di infermiera. Nel 1945 tornò in Europa e studiò canto a Zurigo con il soprano Ria Ginster.

Fece il suo debutto lirico il 3 febbraio 1947, alla Wiener Staatsoper con l' Aida riscuotendo grande successo, e rimase in questo teatro per 25 anni. L'anno seguente apparve per la prima volta al Festival di Salisburgo, nei ruoli di Donna Anna, Vitellia, Arianna. Il suo repertorio includeva anche: Elsa, Eve, Ifigenia, Tosca, ecc. Prese alla creazione dell'Antigonae di Carl Orff nel 1949, e cantò Magda Sorel nella prima a Vienna de Il console di Menotti nel 1950. Fu di scena anche all'Opera di Stato della Baviera di Monaco di Baviera e al Staatsoper Unter den Linden di Berlino.

Cantò alla Royal Opera House di Londra, al Glyndebourne Festival e all'Holland Festival, all'Opéra di Parigi, alla Monnaie di Bruxelles, alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Bol'šoj di Mosca e al Metropolitan Opera House di New York (durante la stagione 1952-1953). Si esibì inoltre al San Francisco Opera e al Teatro Colón di Buenos Aires.

A partire dal 1967, insegnò all'Accademia di musica di Vienna, tenendovi corsi di perfezionamento. Si ritirò dai palcoscenici nel 1971.

Il 15 dicembre 2017, per i suoi cento anni, venne festeggiata con una mostra alla Wiener Staatsoper sulla sua carriera. Muore a Karlsruhe il 21 febbraio 2019 all’età di 101 anni[2].

La Zadek nell'aprile 2015.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Onore per le scienze e per le arti - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ORF.at Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) Century singer: Hilde Zadek is celebrated on her 100th birthday[collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hilde Zadek: »Die Zeit, die ist ein sonderbar’ Ding«. Mein Leben, hg. von Volkmar Parschalk, Wien u.a. 2001 (mit CD), ISBN 3-205-99362-4.
  • Christine Dobretsberger: »Was ich liebe, gibt mir Kraft«. Bühnenstars aus Oper und Theater erzählen, Wien u.a. 2015, ISBN 978-3-222-13517-0. Auszug des Interviews, in: Wiener Zeitung vom 26. Dezember 2015.
  • Barbara von der Lühe: Die Emigration deutschsprachiger Musikschaffender in das britische Mandatsgebiet Palästina. Ihr Beitrag zur Entwicklung des israelischen Rundfunks, der Oper und Musikpädagogik seit 1933, Frankfurt am Main u.a. 1999.
  • Lexikon der Frau in zwei Bänden. Band II, I–Z. Zürich 1954, Sp. 1669.
  • Riemann Musiklexikon, Personenteil L–Z, hg. von Wilibald Gurlitt, 12. völlig neubearb. Aufl., Mainz u.a. 1961, S. 958.
  • Riemann Musiklexikon, Ergänzungsband, Personenteil L–Z, hg. von Carl Dahlhaus, 12. völlig neubearb. Aufl., Mainz u.a. 1975, S. 940.
  • Karl Josef Kutsch/Leo Riemens: Großes Sängerlexikon. Zweiter Band: M–Z, Bern/Stuttgart 1987, Sp. 3259.
  • Noël Goodwin: Art. »Zadek, Hilde«, in: The New Grove Dictionary of Opera, hg. von Stanley Sadie, 4. Bd., London u.a. 1998, S. 1199, ISBN 0-333-73432-7.
  • Sophie Fetthauer: Hilde Zadek, in: Lexikon verfolgter Musiker und Musikerinnen der NS-Zeit, Hamburg 2007.
  • Thomas Seedorf: Art. »Zadek, Hilde, eigentl. Hildegard Zadek«, in: Die Musik in Geschichte und Gegenwart, Supplementband, hg. von Ludwig Finscher, 2. überarb. Aufl., Kassel u.a. 2007, Sp. 1179.
  • Christian Fastl: Zadek, Hilde (Hildegard). (Online-Ausgabe: letzte inhaltliche Änderung: 10. Mai 2017).

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