Hermann David Salomon Corrodi

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Salomon Corrodi

Hermann David Salomon Corrodi (Frascati, 23 luglio 1844Roma, 30 gennaio 1905) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del pittore svizzero Salomon Corrodi - artista preferito dallo zar Nicola I - fece i suoi studi di arte, come suo fratello Arnold, guidato dal genitore, per poi completarli dapprima a Ginevra, sotto la guida di Alexandre Calame, e poi presso l'Accademia di San Luca a Roma, dove suo padre era docente e membro onorario.[1] La sua formazione artistica, pertanto, fu molto influenzata dall'impostazione paterna, che mirava ad educare entrambi i figli alla "pittura secondo natura", con particolare attenzione agli effetti della luce e al gioco dei colori.
Hermann Corrodi, terminati gli studi, viaggiò moltissimo in tutta Europa, conoscendo molte persone influenti e allacciando, tramite queste, rapporti con le corti europee e con importanti personaggi che erano dei potenziali committenti.

L'arte di Corrodi è incentrata su paesaggi e vedute, e, dopo i suoi viaggi in Turchia, Siria ed Egitto, anche su soggetti orientali. Gran parte delle sue opere sono andate perse o si trovano in collezioni private. Per questo motivo è molto difficile realizzare un catalogo della sua attività artistica.

Nel 1872 si recò col fratello a Parigi, dove i due conobbero Meissonier e Gérôme, e quindi a Londra, ospiti di Alma-Tadema. Poco dopo furono a Monaco, e nel 1873 a Capri e a Vienna, dove Hermann vinse la medaglia d'oro all'esposizione annuale per il quadro Bosco di pini.[2]

Nel 1874 suo fratello Arnold, con cui condivideva lo studio, morì. Prostrato dal lutto, Hermann si chiuse in sé e smise di dipingere per due anni. Ma nel 1876 si riprese, si sposò e ricominciò la sua attività artistica ed i viaggi, visitando Istanbul, la Siria, l'Egitto, il Montenegro e la Corsica.

Fu artista molto apprezzato, soprattutto come pittore orientalista, e le sue opere vennero acquistate da Guglielmo II e dalla famiglia reale inglese. Per anni divise la sua vita fra Roma, d'inverno (dove abitava al n° 3 di Salita San Sebastianello), e Baden-Baden o Homburg in estate.

Nel 1893 l'Accademia di San Luca, dove insegnava, gli assegnò il titolo onorifico di "Accademico emerito".[2]
Morì a Roma, a 61 anni, senza discendenti.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dizionario Bénézit, Tomo 3, ed. 1976
  2. ^ a b Carolina Julier, op.cit.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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