Hamid Bénani

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Hamid Bénani

Hamid Bénani in arabo حميد بناني? (Fès, 5 novembre 1940) è un regista, sceneggiatore e scrittore marocchino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bénani ha compiuto gli studi medi superiori ai licei Poeymirau e Moulay Ismaïl di Meknès, per poi immatricolarsi alla Facoltà di lettere dell'Università di Rabat, dove consegue la laurea in filosofia nel 1964.

Nel 1965 intraprende gli studi di cinema all'Institut des hautes études cinématographiques (IDHEC) (attualmente chiamato La Fémis), presso il quale di diploma nel 1967 nella sezione "Realizzazione, produzione e regia"[1]; suo compagno di studi è l'altro regista marocchino Moumen Smihi. Parallelamente, a Rabat e a Parigi segue i seminari filosofici di Jacques Derrida, Roland Barthes e Paul Ricœur.

Dal 1968 Bénani è stato attivo alla Radiotelevisione marocchina (RTM) con la mansione di Capo servizio delle relazioni esterne, dalla quale dà le dimissioni nel 1970 per fondare, con Ahmed Bouanani, Mohamed Abderahman Tazi et Mohamed Sekkat, la società di produzione "Sigma 3", con la quale realizzerà il suo primo lungometraggi, Wechma ("tracce").

Il film Wechma ha goduto di una certa notorietà fin dal suo apparire, tanto in Marocco, grazie anche ai mini-circuiti di cineclub sotto l'egida della Fédération marocaine des ciné-clubs (FMCC), che ha partecipato anche al finanziamento della pellicola, quanto all'estero, dove ottiene diversi premi cinematografici. La critica lo accoglie con entusiasmo, riconoscendogli una qualità fino ad allora sconosciuta nella cinematografia marocchina, della quale viene considerato il capostipite.

Bénani dovette attendere quase vent'anni prima di realizzare il suo secondo lungometraggio, La Prière de l’absent (inizialmente intitolato Les Secrets de la voie lactée), un adattamento del romanzo omonimo di Tahar Ben Jelloun.

Il cineasta, esperto marocchino di Luis Buñuel, ha dedicato al regista di lingua spagnola numerosi studi apparsi sulla rivista Cinema 3.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

  • Les Bonnes, dall'opera teatrale omonima di Jean Genet (1967)
  • Cœur à cœurs dal romanzo Miss Lonelyhearts di Nathanael West (1967)
  • Wechma (in arabo وشمة?) (1971)
  • La Prière de l'absent (1993)
  • L'Enfant Cheïkh (in arabo الطفل الشيخ?) (2012)
  • La Nuit ardente (2017)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Al Aoula :

  • El Oued (1995)
  • Assarab (1998)
  • L'Automne des rêves (2004)

2M :

  • Wahmoun fil miraât, da un racconto delle Mille e una notte;
  • L'Invitée (2003)
  • Le Petit Bonheur (2005)
  • La lumière est dans mon cœur (2006

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

  • Le dernier chant des insoumises, romanzo (2017)[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Annuaire des anciens élèves de l'IDHEC: 1944-1985, Parigi, La Fémis, 1994, ISBN 2907114263.
  2. ^ Bénani 2017

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Hamid Bénani, Le dernier chant des insoumises, Éditions du Sirocco, 2017, ISBN 978-9954-9631-1-1.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN268783644 · ISNI (EN0000 0003 8319 8931 · BNF (FRcb16628638q (data) · WorldCat Identities (ENviaf-268783644