Hamburg Transit

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Hamburg Transit
Titolo originaleHamburg Transit
PaeseGermania
Anno1970-1974
Formatoserie TV
Generepoliziesco, azione
Stagioni4
Episodi52
Durata25 min (episodio)
Lingua originaletedesco
Rapporto4:3
Crediti
RegiaHermann Leitner
Claus Peter Witt
SceneggiaturaBruno Hampel
Irene Rodrian
Hansjörg Martin
Herbert Lichtenfeld
Daniel Christoff
Dieter Wedel
Friedhelm Werremeier
...
Interpreti e personaggi
MusicheHans Günther Leonhardt
Haralt Winkler
CostumiGudrun Hildebrandt
ProduttoreGyula Trebitsch
Helga Mauersberger
Casa di produzioneStudio Hamburg International Production (SHIP)/ /Norddeutsches Werbefernsehen (NWF)
Prima visione
Prima TV originale
Dal31 dicembre 1970
Al19 marzo 1974
Rete televisivaARD 1
Prima TV in italiano
Dalinedita
Rete televisivainedita
Opere audiovisive correlate
OriginariaHafenpolizei
Polizeifunk ruft

Hamburg Transit è una serie televisiva poliziesca tedesca prodotta da Gyula Trebitsch e Helga Mauersberger[1][2] per Studio Hamburg International Production (SHIP) e Norddeutsches Werbefernsehen (NWF) [3] dal 1970 al 1974 e nata come spin-off (o sequel) delle serie Hafenpolizei (1963-1966) e Polizeifunk ruft (1966-1970)[1]. Interpreti principali sono Karl-Heinz Hess ed Eckard Dux[1][2][3][4][5]; altri interpreti sono Heinz-Gerhard Lück e Gert Haucke[1][2][3][4][5].

La serie si compone di 4 stagioni[1][3][4][6][7], per un totale di 52 episodi[1][4] (13 per stagione[6]), ciascuno della durata di circa 25 minuti[3].

In Germania, la serie fu trasmessa in prima visione dall'emittente ARD 1. Il primo episodio, intitolato Ticket nach Rio[6][8], fu trasmesso per la prima volta in Germania il 31 dicembre 1970[3][4][6][8] l'ultimo, intitolato Awuku[6][7], fu trasmesso in prima visione il 19 marzo 1974[6][7].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Protagonisti della serie sono due poliziotti di Amburgo, Schlüter e Hartmann, che si occupano di assicurare alla giustizia gli autori dei vari crimini che si verificano nella zona attorno al porto della metropoli anseatica.[1][4]

In alcuni episodi, i casi sono affidati al Commissario Castorp e in altri al Commissario John.[1]

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Prima TV Germania Prima TV Italia
Prima stagione 13[6][8] 1970-1971[6][8] inedita
Seconda stagione 13[6][9] 1972[6] inedita
Terza stagione 13[6][10] 1973[6][10] inedita
Quarta stagione 13[6][7] 1973-1974[6][7] inedita

Guest-star[modifica | modifica wikitesto]

Tra le numerose guest star apparse nella serie, figurano[1][2][5] (in ordine alfabetico):

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Inhalt & Hintergrund, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato l'8 agosto 2014).
  2. ^ a b c d IMDb: Hamburg Transit - Full cast & crew, su imdb.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato l'11 ottobre 2016).
  3. ^ a b c d e f IMDb: Hamburg Transit, su imdb.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato il 20 febbraio 2017).
  4. ^ a b c d e f Fernsehserien: Hamburg Transit - Infos zur TV-Serie, su fernsehserien.de. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 29 novembre 2014).
  5. ^ a b c Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Besetzung & Aufnahmestab, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 17 luglio 2014).
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n Fernsehserien: Hamburg Transit - Episodenguide, su fernsehserien.de. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 29 novembre 2014).
  7. ^ a b c d e Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Staffel 4, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 17 luglio 2014).
  8. ^ a b c d Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Staffel 1, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 17 luglio 2014).
  9. ^ Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Staffel 2, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 17 luglio 2014).
  10. ^ a b Krimiserien-Heimat: Hamburg Transit - Staffel 3, su krimiserien.heimat.eu. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 17 luglio 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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