Halina Mlynková

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Halina Mlynková
Halina Mlynková nel 2016
NazionalitàBandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
Bandiera della Polonia Polonia
GenereFolk
Rock
Periodo di attività musicale1998 – in attività
EtichettaUniversal Music Polska, Mystic Production
GruppiBrathanki (1998–2003)
Album pubblicati3
Studio3

Halina Mlynková (Třinec, 20 aprile 1986) è una cantante ceca naturalizzata polacca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureata in Etnologia all'Università Jagellonica[1] e diplomata alla Scuola di Jazz e Musica Popolare di Cracovia,[2] Halina Mlynková è salita alla ribalta come cantante del gruppo folk Brathanki, con cui ha pubblicato due album: Ano! (2000) e Patataj (2001). Nel 2003 ha lasciato il gruppo per motivi personali, e si è presa alcuni anni lontano dai riflettori per occuparsi di suo figlio appena nato.[3]

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo album come solista, Etnoteka, che ha debuttato alla 48ª posizione della classifica polacca,[4] seguito due anni dopo dal secondo album, Po drugiej stronie lustra. Nel 2014 ha partecipato al festival della musica polacca di Opole, vincendo il premio SuperPremiery e il premio della stampa.[5] Ha cantato nuovamente al festival l'anno successivo.[6]

Il suo terzo album in studio, Życia mi mało, è uscito nel 2016 e si è rivelato il suo migliore successo commerciale, piazzandosi 29º in classifica.[7] Nel 2019 ha cantato al Festival internazionale della canzone di Sopot insieme ai Brathanki, riunendosi con il gruppo per la prima volta dopo sedici anni.[8]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Etnoteka
  • 2013 – Po drugiej stronie lustra
  • 2016 – Życia mi mało

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Kobieta z moich snów
  • 2012 – Dziwogóra
  • 2012 – Podejrzani zakochani (con Krzysztof Kiljański)
  • 2013 – Aż do dna
  • 2014 – Ostatni raz
  • 2014 – Uśmiech malucha
  • 2014 – Choinki tulą się do ludzi
  • 2012 – Zabiorę Cię
  • 2012 – Kawa
  • 2012 – Mówisz mi

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Życie jest sceną. Teatr„Sabat di Varsavia (2009)
  • Édith i Marlene, regia di Márta Mészáros. Teatr Polski di Varsavia (2013)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Emilia Klimasara, ROZMOWA: Z HALINĄ MLYNKOVĄ / SZTUCE CZAS WYBACZA, su mintmag.pl. URL consultato il 9 giugno 2020.
  2. ^ (PL) Halina Mlynkova wydaje nową płytę i prezentuje drapieżny wizerunek, su kultura.onet.pl. URL consultato il 9 giugno 2020.
  3. ^ (PL) Halina i Robert, su tanieczgwiazdami.plejada.pl. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2008).
  4. ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 21 November 2011, su olis.onyx.pl, OLiS. URL consultato il 9 giugno 2020.
  5. ^ (PL) Halina Mlynkova wygrała opolskie SuperPremiery, su pap.pl, Polska Agencja Prasowa. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ (PL) Wielka gala 90-lecia Polskiego Radia!, su festiwalopole.tvp.pl, TVP. URL consultato il 9 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 28 September 2017, su olis.onyx.pl, OLiS. URL consultato il 9 giugno 2020.
  8. ^ (PL) Paweł Piotrowicz, Top of the Top Sopot Festival 2019, dzień trzeci: wieczór sentymentów [RELACJA], su kultura.onet.pl. URL consultato il 9 giugno 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85870996 · ISNI (EN0000 0000 5649 3677 · Europeana agent/base/127460 · WorldCat Identities (ENviaf-85870996