Haim Harari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Haim Harari

Haim Harari (in ebraico חיים הררי?; Gerusalemme, 18 novembre 1940) è un fisico israeliano.

Contribuì alla fisica delle particelle, istruzione scientifica, e altri campi. È stato il presidente dell'Istituto Weizmann dal 1988 al 2001.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Haim Harari nacque a Gerusalemme in Palestina mandataria. La sua famiglia visse nella zona che ora è Israele per cinque generazioni. I suoi genitori erano i membri della Knesset Yizhar Harari e Dina Neumann. Harari conseguì il suo M.Sc. e il suo Ph.D. in fisica alla Università Ebraica di Gerusalemme.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Harari ha coniato il nome dei quark top e bottom,[1][2] previsti nel 1973 da Kobayashi e Maskawa,[3] e ha fatto la prima dichiarazione completa del modello standard di fisica delle particelle con sei quark e sei leptoni (presso la conferenza Lepton-Photon a Stanford nel 1975). Ha anche proposto il modello di Rishon,[4][5] un modello per una sottostruttura di quark e leptoni, attualmente ritenute le particelle più fondamentali in natura. Non ci sono ancora prove sperimentali per tale sottostruttura.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 Harari tenne un discorso intitolato "A View from the Eye of the Storm" che offriva spunti sui problemi del Medio Oriente. In seguito lo trasformò in un libro omonimo.

Opere pubblicate[modifica | modifica wikitesto]

  • A View from the Eye of the Storm: Terror and Reason in the Middle East, HarperCollins, 2005.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ H. Harari, A new quark model for hadrons, in Physics Letters B, 57B, n. 3, 1975, p. 265, Bibcode:1975PhLB...57..265H, DOI:10.1016/0370-2693(75)90072-6.
  2. ^ K.W. Staley, The Evidence for the Top Quark, Cambridge University Press, 2004, pp. 31–33, ISBN 978-0-521-82710-2.
  3. ^ M. Kobayashi, T. Maskawa, CP-Violation in the Renormalizable Theory of Weak Interaction, in Progress of Theoretical Physics, vol. 49, n. 2, 1973, pp. 652–657, Bibcode:1973PThPh..49..652K, DOI:10.1143/PTP.49.652. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
  4. ^ H. Harari, A schematic model of quarks and leptons, in Physics Letters B, vol. 86, n. 1, 1979, pp. 83–86, Bibcode:1979PhLB...86...83H, DOI:10.1016/0370-2693(79)90626-9.
  5. ^ H. Harari, N. Seiberg, The rishon model, in Physics Letters B, vol. 204, n. 1, 1982, pp. 141–167, Bibcode:1982NuPhB.204..141H, DOI:10.1016/0550-3213(82)90426-6.
  6. ^ Israel Prize Official Site - Recipients in 1989 (in Hebrew), su cms.education.gov.il.
  7. ^ EMET Prize Official Site - Recipients in 2004, su emetprize.org (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN36649395 · ISNI (EN0000 0000 5565 7430 · LCCN (ENno2005049430 · GND (DE1241002045 · J9U (ENHE987007511644305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2005049430
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie