Guion Bluford

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Guion Bluford
Astronauta della NASA
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
StatusRitirato
Data di nascita22 novembre 1942
Selezione1978 (Gruppo 8 NASA)
Primo lancio30 agosto 1983
Ultimo atterraggio9 dicembre 1992
Altre attivitàIngegnere
Tempo nello spazio28 giorni, 16 ore e 33 minuti
Missioni
Data ritiroLuglio 1993

Guion Stewart Bluford Jr., detto Guy (Filadelfia, 22 novembre 1942), è un ingegnere ed ex astronauta statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il diploma, ottenuto nel 1960, ha conseguito un bachelor in ingegneria aerospaziale alla Pennsylvania State University. Successivamente si è arruolato nella United States Air Force ed è diventato pilota nel gennaio 1966, partecipando alla guerra del Vietnam. Nel 1972 ha ripreso gli studi presso l'Air Force Institute of Technology, dove ha conseguito prima un master e poi un dottorato in ingegneria aerospaziale rispettivamente nel 1974 e nel 1978.

Nell'agosto 1979 è entrato alla NASA come astronauta. Nel 1983 è andato nello spazio sullo Space Shuttle Challenger partecipando alla missione STS-8; con questo volo spaziale Bluford è diventato il secondo astronauta afroamericano e il secondo astronauta di colore dopo il cubano Arnaldo Tamayo Méndez. Successivamente Bluford ha preso parte alle missioni STS-61-A nel 1985, STS-39 nel 1991 e STS-53 nel 1992. Nel corso dei suoi quattro voli, Bluford ha trascorso nello spazio 688 ore.

Congedatosi dall'U.S. Air Force con il grado di colonnello e lasciata la NASA nel 1993, Bluford è entrato alla Engineerin Services Division of NYMA a Greenbelt, Maryland, occupando il posto di vice presidente e direttore generale. Nel 2002 è diventato presidente di Aerospace Technology a Cleveland, Ohio.[1]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 lo studioso Molefi Kete Asante ha inserito Bluford nella lista dei 100 più grandi afroamericani della storia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Biografia NASA (PDF), su nasa.gov, Dicembre 2022. URL consultato il 5 maggio 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN21044492 · ISNI (EN0000 0000 2638 2968 · LCCN (ENn82252642 · WorldCat Identities (ENlccn-n82252642