Guido Mannari

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Guido Mannari nel film Number One (1973)

Guido Mannari (Castiglioncello, 13 dicembre 1944Castiglioncello, 10 agosto 1988) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Guido nasce a Castiglioncello, Rosignano Marittimo da una famiglia numerosa. Aveva tre fratellastri. Il padre, Giulio Mannari, era il fattore della fattoria locale. La madre, Lina Monti, dopo il matrimonio si dedicò interamente all'educazione dei figli. Da giovane ha lavorato come aiuto idraulico. Prima di iniziare la carriera di attore, Mannari fu giocatore di calcio semi-professionista nella squadra della sua città. È stato un terzino del Pontedera. Ha avuto una passione per il cinema fin dall'infanzia; trasferitosi a Roma in giovane età, decise di intraprendere la carriera di attore, ispirato dal film Il sorpasso, girato a Castiglioncello, sua città natale. Dopo aver recitato per un breve periodo nel teatro d'avanguardia della capitale, decise di recarsi negli Stati Uniti per un anno al fine di migliorare la sua futura professione.

Trascorso un anno in America, torna in Italia e debutta sul grande schermo in Arabella, diretto da Mauro Bolognini nel 1967. Poi viene scelto dallo stesso Bolognini per L'assoluto naturale del 1969. Uno dei suoi ruoli più importanti è quello di "Kane Blue" nel film Blu Gang - E vissero per sempre felici e ammazzati del 1973. Mannari ha un ruolo centrale in Number One sempre del 1973, dove interpreta il fotografo e gangster "Massimo". Il film, scomparso molto rapidamente dai cinema nel 1973, torna sul grande schermo e in televisione in una versione restaurata nel 2021[1]. Altro ruolo significativo è quello di Quinto Nevio Cordo Sutorio Macrone in Caligola (1979) di Tinto Brass. Grazie al suo aspetto bello e imponente, Mannari era perfetto per il ruolo; parlava correntemente l'inglese, ma a causa del suo accento italiano fu doppiato da Patrick Allen. Lavorava anche come fotomodello posando per riviste di moda ma anche per Playmen e Party. Anche Guido Mannari ha partecipato al servizio fotografico con Dalila Di Lazzaro[2]. Guido Mannari giocava a calcio nella squadra nazionale attori e cantanti. Il 28 giugno 1972 partecipò a una gara a Foligno, con la nazionale artisti contro quella dei giornalisti. Anche Pasolini e Citti giocarono insieme a Guido nella stessa squadra. La partita finì 3-2 per la nazionale artisti; per gli artisti segnarono Pasolini, Citti e Mannari[3]. Era membro dell'Associazione Cinema Democratico e ha fatto parte del collegio sindacale[4].

Dopo 35 anni Guido era un po' cambiato, era appesantito e non fu più invitato a ricoprire i ruoli di rilievo[5]. Verso la fine della sua vita divenne molto religioso e si trasferì da Roma per ritornare a Castiglioncello. Era anche membro dei Testimoni di Geova.

Mannari morì a soli 43 anni, il 10 agosto 1988, a causa di un infarto, mentre correva alle Spianate, nella sua città natale, Castiglioncello.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Elizabeth Taylor e Guido Mannari in una scena del film Identikit (1974)

Una delle sue relazioni più famose, ma di breve durata, è stata quella con Elizabeth Taylor, conosciuta durante le riprese del film Identikit del 1974; sono anche apparsi insieme alla prima del film.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Number one, su davinotti.com.
  2. ^ Gabriele Rigola, Homo eroticus. Cinema, identità maschile e società italiana nella rivista «Playmen» (1967-1978), Rubbettino, 2021.
  3. ^ Pasolini a Foligno con la nazionale artisti: segnò anche un bel gol, era il 1972, su gazzettadifoligno.it, 6 novembre 2015.
  4. ^ Centro di studi cultura, promozione e difusione del cinema, Annuario del cinema italiano & audiovisivi, 1986, p. 10.
  5. ^ Fabrizio Borghini, Umbrerto Guidi, Chiara Sacchetti, Livorno al cinema, 1997, p. 148.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN87513090 · LCCN (ENno2008014472 · GND (DE1222132648 · BNE (ESXX1735418 (data) · BNF (FRcb177985533 (data) · J9U (ENHE987007339499705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008014472