Guido Anton Muss

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Guido Anton Muss (Bressanone, 16 dicembre 1941Bolzano, 3 marzo 2003) è stato uno scultore italiano di madrelingua ladina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato Guido Anton Mosna (il cognome, a sua volta italianizzato dall'originario Mussner, verrà cambiato in Muss nel 1974[1]) a Bressanone[1], ma cresciuto a Santa Cristina Val Gardena[2], studiò arte dapprima ad Ortisei[1], specializzandosi poi a Firenze (1961), Fano (1962)[3] e Venezia (1962-1964)[1].

A Venezia cominciò ad insegnare e gli furono commissionate le prime opere[3], prima di far ritorno, nel 1966[1], in Alto Adige. Dal 1969 è a Bolzano[3].

Da allora la sua carriera di scultore diventa preminente, e nel 1970 lascia l'insegnamento[1]. Negli anni successivi terrà mostre personali in Italia, Francia, Austria, Belgio, Stati Uniti d'America e Messico, e sue opere pubbliche si trovano a Venezia (nella chiesa di Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli[4][5]), Innsbruck, Bolzano, Città del Messico, Kemijärvi[1].

Accanto alla prevalente opera di scultore, Muss ha svolto anche quella di pittore[6].

Poco prima della morte, aveva donato alla provincia autonoma di Bolzano un centinaio di sue opere, custodite in gran parte al Museum Ladin Ciastel de Tor a Castel Tor[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (DE) maler/innen & bildhauer/innen. Muss Guido Anton, su kuenstlerbund.org. URL consultato il 16-05-2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2006).
  2. ^ Muss, alla Prisma sulle tracce di un testimone, in Alto Adige, 16-10-2004, p. 49. URL consultato il 16-05-2012.
  3. ^ a b c Guido Anton Muss, amico ed ospite del Tann, su tann.it. URL consultato il 16-05-2012 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2009).
  4. ^ Guido Anton Muss, su artadoo.com. URL consultato il 16-05-2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ "Pietà" 1968, Anton Guido Muss «Chiesa San Nicolò dei Mendicoli» - Venezia, su digilander.libero.it. URL consultato il 16-05-2012.
  6. ^ Severino Perelda, La storia di Muss è anche in cornice, in Alto Adige, 05-10-2008§, 22. URL consultato il 16-05-2012.
  7. ^ L'assessore Bruno Hosp ricorda lo scomparso artista Guido Muss, su provinz.bz.it, 07-03-2003. URL consultato il 16-05-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Josef Unterer, Guido Muss, Skulpturen 1970 - 1985, Bolzano, 1986.
  • (DE) Mathias Frei, Guido Anton Muss, Katalog zur Verleihung des Förderpreises, Südtiroler Künstlerbund und Südtiroler Kulturinstitut, Bolzano, Südtiroler Kulturinstitut, 1981.
  • Stefan Planker, Guido Anton Muss. L'autra mesa pert - Die andere Hälfte - L'altra metà, San Martino in Badia, Museum Ladin Ciastel de Tor, 2002, ISBN 9788889255179.
  • Andrea Maistrello, Guido Anton Muss. Uno sguardo altrove, Bolzano, Verlagsanstalt Athesia, 2013, ISBN 9788882669966.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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