Governo Costa II

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Governo Costa II
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
Capo del governoAntónio Costa
(PS)
CoalizionePS
Giuramento26 ottobre 2019
Dimissioni30 gennaio 2022
Governo successivo30 marzo 2022

Il Governo Costa II è stato il 22º governo del Portogallo, in carica dal 26 ottobre 2019 al 30 marzo 2022 (sebbene dimissionario dal 30 gennaio), data in cui è stata conferita la fiducia al successivo Governo Costa III. Si trattava di un governo monocolore di minoranza.

Esso è nato in seguito alla vittoria del Partito Socialista alle elezioni legislative.[1]

Crisi di governo ed elezioni[modifica | modifica wikitesto]

Votazione del bilancio nazionale 2021: in alto, il Governo durante la votazione; al centro, i deputati socialisti, a favore; in basso, i deputati dell’opposizione (vincitrice del voto), contrari

Il 27 ottobre 2021, i due partiti di sinistra che appoggiavano l’esecutivo hanno votato contro la legge di bilancio del 2022 viste alcune discordie con il Premier socialista. Egli infatti, si rifiutò di inserire alcuni emendamenti giudicati come “esosi e fuori contesto” alla legge di bilancio, causando così il crollo della fragile maggioranza che lo sosteneva: decisivo, difatti, fu il voto contrario della CDU e del BE, i quali fornivano appoggio esterno all’esecutivo, che fece sì che i contrari prevalessero per 117 a 108, più 5 astenuti.

Già nei primi giorni di ottobre, infatti, quando il governo aveva presentato la legge in Parlamento, si era capito che le trattative all’interno della maggioranza sarebbero state complicate: A favore del bilancio era infatti schierato il solo Partito Socialista di Costa mentre i partiti che sostenevano dall’esterno l’esecutivo, avevano sin da subito annunciato che il loro voto si sarebbe unito a quello dei partiti di opposizione, ovviamente contrarie fortemente alla legge di bilancio presentata dal governo. La deputata del BE Mariana Mortágua, in tal senso, aveva sin da subito avvertito il Governo in merito all’esito del voto, affermando che “se la proposta fosse rimasta così com’era difficilmente ci sarebbero state le condizioni per votarla”.

Il voto della sinistra era infatti vincolato alla stipula di un accordo scritto con il governo, il quale si sarebbe impegnato ad esaminare ben 9 emendamenti alla legge di bilancio, di cui 5 riguardanti la materia del Lavoro e il resto dedicati al Servizio sanitario nazionale e alla Previdenza sociale. Anche in questo caso, il tema non era nuovo all’interno della maggioranza: secondo gli alleati di sinistra, infatti, il governo del PS era venuto meno al cosiddetto “Patto della Geringonça”, termine che, in lingua portoghese significa “aggeggio”, nel senso di “unione eterodossa mantenuta unita quasi a forza”, stipulato nel 2015.

In quell’accordo il premier Costa prometteva di aumentare il salario minimo, di recuperare gli stipendi dei dipendenti pubblici e di rendere più economici i trasporti pubblici, tutte richieste in cambio delle quali gli alleati avrebbero dato il loro sostegno in maniera compatta. In ogni caso, a seguito del voto negativo sulla legge di bilancio, dopo qualche giorno il Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, sciolse la camera e indisse nuove elezioni per il giorno 30 gennaio 2022.[2][3]

Situazione parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

La legenda raffigura la situazione parlamentare al momento del giuramento del nuovo governo nell'ottobre del 2019:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Assemblea della Repubblica Governo PS (108)
108 / 230
Appoggio esterno BE (19), CDU (12)[4]
31 / 230
Opposizione PSD (79), CDS-PP (5), PAN (4), CH (1), IL (1), L (1)
91 / 230

Situazione al 27 ottobre 2021, giorno della mancata approvazione della legge di bilancio:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Assemblea della Repubblica Governo PS (108)
108 / 230
Opposizione PSD (79), BE (19), CDU (12)[4], CDS-PP (5), PAN (4), CH (1), IL (1), L (1)
122 / 230

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

     Partito Socialista (PS)

     Indipendenti

Carica Titolare Partito
Primo ministro António Costa PS
Esteri Augusto Santos Silva PS
Presidenza Mariana Vieira da Silva PS
Finanze Mário Centeno
(fino al 15 giugno 2020)
Indipendente
João Leão
(dal 15 giugno 2020)
Indipendente
Difesa João Gomes Cravinho Indipendente
Amministrazione interna Eduardo Cabrita PS
Giustizia Francisca Van Dunem Indipendente
Pubblica amministrazione Alexandra Leitão PS
Cultura Graça Fonseca PS
Istruzione Tiago Brandão Rodrigues Indipendente
Scienza, Tecnologia
ed Istruzione superiore
Manuel Heitor Indipendente
Lavoro, Solidarietà
e Sicurezza sociale
Ana Mendes Godinho PS
Salute Marta Temido PS
Pianificazione Nelson de Souza PS
Economia e Digitalizzazione Pedro Siza Vieira PS
Ambiente ed Azione per il clima João Pedro Matos Fernandes Indipendente
Infrastrutture ed Abitazioni Pedro Nuno Santos PS
Coesione territoriale Ana Abrunhosa Indipendente
Agricoltura Maria do Céu Albuquerque PS
Mare Ricardo Serrão Santos PS

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La sinistra ha vinto le elezioni in Portogallo, su ilpost.it, Il Post, 6 ottobre 2019.
  2. ^ In Portogallo il governo di sinistra traballa, su ilpost.it, Il Post, 27 ottobre 2021.
  3. ^ In Portogallo ci saranno le elezioni anticipate, su ilpost.it, Il Post, 5 novembre 2021.
  4. ^ a b Di cui, 10 del PCP e 2 del PEV.