Gordon R. Sullivan

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Gordon R. Sullivan
Sullivan nel 1990 durante il suo periodo come Vice-capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti
NascitaBoston, 25 settembre 1937
Morte2 gennaio 2024
Dati militari
Paese servitoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forza armata United States Army
Anni di servizio1959 - 1995
GradoGenerale
GuerreGuerra del Vietnam
Comandante diCapo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti
Vice-capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti
1st Infantry Division (Mechanized)
1st Brigade, 4th Armored Division
4th Battalion, 73d Armor Regiment
DecorazioniArmy Distinguished Service Medal (2)
Studi militariUnited States Army Armor School
Command and General Staff College
United States Army War College
Pubblicazioni"La Speranza non è un metodo"
(Random House, 1996)
Altre carichePresidente dell'Associazione dell'Esercito degli Stati Uniti
"fonti nel corpo del testo"
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Gordon Russell Sullivan (Boston, 25 settembre 19372 gennaio 2024[1]) è stato un generale statunitense, 32° Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti e membro dello Stato maggiore congiunto, oltre che Segretario all'Esercito degli Stati Uniti d'America ad interim per un breve periodo.

Dopo essersi ritirato dall'esercito, Sullivan ha servito come presidente e capo esecutivo dell'Associazione dello United States Army per 18 anni, dal 1998 al 30 giugno 2016. Ha servito anche come Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Università di Norwich fino al 2016. È stato Presidente del Consiglio della Army Historical Foundation[2] e dello Marshall Legacy Institute.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni di vita ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Sullivan è nato a Boston il 25 settembre 1937, ed è cresciuto nella vicina città di Quincy. È stato commissionato come Secondo tenente delle truppe corazzate ed ha ottenuto un Bachelor of Arts degree in Storia dall'Università di Norwich nel 1959.

Sullivan detiene inoltre un Master of Arts degree in Scienza politica dall'Università del New Hampshire. La sua educazione militare professionale include la United States Army Armor School in corsi base e avanzati, il Command and General Staff College e l'Army War College.

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua carriera, Sullivan ha servito come: Comandante assistente della United States Army Armor School a Fort Knox in Kentucky dal novembre 1983 al luglio 1985; Vice-comandante dello United States Army Command and General Staff College a Fort Leavenworth in Kansas dal marzo 1987 al giugno 1988; Comandante generale della 1st Infantry Division (Mechanized) a Fort Riley in Kansas dal giugno 1988 al luglio 1989; Vice-capo di stato maggiore per le operazioni e la pianificazione e Vice-capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti dal 1990 al 1991. I suoi incarichi all'estero includono quattro periodi in Europa, due in Vietnam e uno in Corea.

Il suo servizio in uniforme ha avuto il suo culmine con la nomina a 32° Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti, il più alto incarico militare nello United States Army e come membro dello Stato maggiore congiunto. Come capo di stato maggiore dell'Esercito, ha creato la visione e ha guidato il team che ha effettuato la transizione dell'esercito dalla sua organizzazione durante la Guerra fredda. Nell'agosto 1993, il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ha assegnato i compiti e le responsabilità di Segretario all'Esercito degli Stati Uniti d'America ad interim a Sullivan, che nel frattempo ha continuato anche nel suo compito di Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti.

Sullivan si è ritirato dallo United States Army il 31 luglio 1995 dopo più di 36 anni di servizio attivo. La marcia militare "Architect of Victory" è stata dedicata a lui nell'occasione del suo ritiro.

Carriera post-esercito e tarda vita[modifica | modifica wikitesto]

Sullivan è stato co-autore, con Michael V. Harper dell'opera letteraria "la Speranza non è un metodo" (Random House, 1996), che è una cronaca delle enormi sfide nel trasformare l'Esercito degli Stati Uniti dalla Guerra fredda nell'attuale forma attraverso gli occhi di provati principi di leadership e nell'impegno per valori condivisi.

Sullivan ha servito anche come Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Università di Norwich, della Army Historical Foundation e del Marshall Legacy Institute. È stato anche membro della MITRE Army Advisory Board, della MIT Lincoln Laboratory Advisory Board e della Life Trustee del Woods Hole Oceanographic Institute. È stato anche Presidente e Ufficiale capo esecutivo dell'Associazione dell'Esercito degli Stati Uniti, acquartierata nella Contea di Arlington in Virginia dal febbraio 1998 al giugno 2016.[4]

È anche membro consigliere di cattedra della Spirit of America, una 501(c)(3) organization che supporta la sicurezza e il successo degli americani che servono all'estero e della popolazione locale e dei partner che cercano aiuto.

In riconoscimento alla sua carriera militare e al suo lavoro con l'AUSA, gli è stato consegnato il Sylvanus Thayer Award dalla United States Military Academy nel 2003,[5] e l'AUSA General George Catlett Marshall Medal, la più alta onorificenza dell'associazione, nell'ottobre 2016.[6]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stato sposato con Miriam Gay Loftus fino alla morte di quest'ultima e con Lori Boyle Sullivan dal novembre 2017. Attualmente risiedeva a Falmouth in Massachusetts aveva tre figli e tre nipoti. È morto il 2 gennaio 2024 all’età di 86 anni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Combat Infantryman Badge - nastrino per uniforme ordinaria
Office of the Secretary of Defense Identification Badge - nastrino per uniforme ordinaria
Joint Chiefs of Staff Identification Badge - nastrino per uniforme ordinaria
Army Staff Identification Badge - nastrino per uniforme ordinaria
Defense Distinguished Service Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Army Distinguished Service Medal with oak leaf cluster - nastrino per uniforme ordinaria
Defense Superior Service Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Legion of Merit - nastrino per uniforme ordinaria
Bronze Star Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Purple Heart - nastrino per uniforme ordinaria
Meritorious Service Medal with oak leaf cluster - nastrino per uniforme ordinaria
Joint Service Commendation Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Joint Service Commendation Medal
Army Commendation Medal with oak leaf cluster - nastrino per uniforme ordinaria
Army Achievement Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Meritorious Unit Commendation - nastrino per uniforme ordinaria
National Defense Service Medal with service star - nastrino per uniforme ordinaria
Armed Forces Expeditionary Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Vietnam Service Medal with four service stars - nastrino per uniforme ordinaria
Army Service Ribbon - nastrino per uniforme ordinaria
Overseas Service Ribbon with award numeral 4 - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce dell'Ordine al merito militare (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine nazionale al merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Onore in oro della Bundeswehr (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce della galanteria della citazione dell'unità del Vietnam (Vietnam del Sud) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della campagna del Vietnam (Vietnam del Sud) - nastrino per uniforme ordinaria

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Sullivan appare nel libro di Lee Child Il nemico, ambientato nel gennaio 1990, nel cui il protagonista Jack Reacher crede che il Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti sia il cuore di una cospirazione che ha causato la morte di tre persone. Reacher quindi si reca al pentagono per affrontare il capo di stato maggiore.

È rivelato che il capo di stato maggiore stia attualmente aiutando Reacher nell'investigazione sulle morti facendo cambiare le personalità chiave nelle installazioni militari negli Stati Uniti e altrove. Sullivan è citato solo nel nome, ma il capo di stato maggiore è descritto nel libro come proveniente dalla divisione corazzata dell'esercito. Il capo di stato maggiore inoltre discute le sfide poste dalla fine della Guerra fredda e la risultante ristrutturazione dell'esercito statunitense.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) RETIRED GEN. GORDON SULLIVAN DIES, su ausa.org. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) 2017 Annual Report (PDF), 17 maggio 2018. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) "Our Staff", 2019. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) FIVE CHIEFS GATHER AT AUSA, 20 giugno 2016. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) 2003 SYLVANUS THAYER AWARD CITATION GORDON R. SULLIVAN.
  6. ^ (EN) SULLIVAN RECEIVES MARSHALL AWARD AT AUSA 2016, 10 giugno 2016. URL consultato il 12 luglio 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti Successore
Carl E. Vuono 1991-1995 Dennis Reimer
Predecessore Vice-capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti Successore
Robert W. RisCassi 1990-1991
Predecessore Segretario all'Esercito degli Stati Uniti d'America (ad interim) Successore
John W. Shannon (ad interim) 28 agosto-21 novembre 1993 Togo D. West Jr.
Controllo di autoritàVIAF (EN74693032 · ISNI (EN0000 0000 8394 7793 · LCCN (ENn91087308 · GND (DE120812886 · J9U (ENHE987007459835005171 · CONOR.SI (SL82248035 · WorldCat Identities (ENlccn-n91087308