Goša Rubčinskij

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Georgij Aleksandrovič Rubčinskij (in russo Георгий Александрович Рубчинский?, noto come Goša Rubčinskij, trasl. angl.: Gosha Rubchinskiy, in russo Гоша Рубчинский?; Mosca, 29 giugno 1984) è uno stilista e fotografo russo, fondatore del marchio eponimo (ГОША РУБЧИНСКИЙ)[1].

Rubčinskij prende ispirazione dalla caduta della cortina di ferro, dalla cultura russa e dalle sue esperienze personali per creare le collezioni diffondendo l'iconografia russa al mondo tramite le sue sfilate di moda. È stato citato dal collettivo Trap romano Dark Polo Gang, nel brano Fuck Gosha contenuto nell'album Sick Side.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Mosca nel 1984, Rubčinskij frequentò in quella città l'Università statale di tecnologia e design.[2] La sua passione per la moda spicca nel periodo universitario, dove pratica il mestiere di truccatore e parrucchiere.[3]

In riferimento alla descrizione dell'Unione Sovietica fatta da Ronald Reagan durante la guerra fredda, la prima collezione di Rubchinkskiy, Empire of Evil, viene presentata a fine 2008 in occasione della stagione 2009. La sua seconda collezione, Growing and Expanding, fu esposta in una chiesa ortodossa in disuso trasformata in palestra, nella periferia di Mosca. La terza collezione di Rubchinskiy, The sunrise is not far behind the mountains, consisteva in tre parti: un video girato a San Pietroburgo, un libro di fotografie e la collezione stessa. Nel 2010, il designer presentò la sua quarta collezione, Slave, come parte dell'installazione di Fashion East Menswear. La collaborazione con Comme des Garçons, tuttora in vigore, iniziò nel 2012.[4]

Influenze[modifica | modifica wikitesto]

Il successo di Rubčinskij e di Demna Gvasalia, proprietario di Vetements, portò grande attenzione all'estetica ″post-sovietica″.[5] La tendenza non si limitò alle grandi catene di negozi come Urban Outfitters e Topman, che iniziarono a vendere capi con slogan scritti in caratteri cirillici: i due stilisti portarono a una rinascita nel design dell'abbigliamento in Russia e Ucraina.[6] Diversi marchi hanno preso ispirazione in seguito al loro successo, disegnando capi in stile post-sovietico.[7][8][9][10]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2018 un sedicenne affermò che Rubčinskij lo costrinse a mandargli foto esplicite di sé stesso, includendo schermate dello smartphone come prova.[11][12] Poco dopo, un altro uomo ebbe un'esperienza simile con lo stilista, che negò entrambe le accuse.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Culture Now: Gosha Rubchinskiy, su ica.org.uk, 29 agosto 2014. URL consultato l'8 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2017).
  2. ^ (EN) Gosha Rubchinskiy, su Highsnobiety. URL consultato l'8 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Anastasiia Fedorova, Gosha Rubchinskiy: Inside his Vertically Integrated Youth Universe, su 032c, 15 giugno 2016. URL consultato l'8 marzo 2020.
  4. ^ (EN) Richard Godwin, Meet Russian fashion superstar Gosha Rubchinskiy, su Evening Standard, 16 novembre 2017. URL consultato l'8 marzo 2020.
  5. ^ (EN) Alec Leach, What Do Russian Fashion Insiders Think of the Post-Soviet Trend?, su Highsnobiety, 13 febbraio 2017. URL consultato l'8 marzo 2020.
  6. ^ (EN) Theo Merz, Get the 'post-Soviet' look: how Russian street style went global, su The Jakarta Post, 10 dicembre 2017. URL consultato l'8 marzo 2020.
  7. ^ (EN) Rae Witte, 5 young russian designers who aren't gosha, su Vice, 27 maggio 2018. URL consultato l'8 marzo 2020.
  8. ^ (FR) Caroline Mas, 5 designers russes à surveiller de près, su L'Officiel, 14 novembre 2017. URL consultato l'8 marzo 2020.
  9. ^ (EN) The Current Nexus of Skateboarding and Fashion – From Russia with Love, su District, 31 maggio 2017. URL consultato l'8 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2019).
  10. ^ (EN) Sasha Raspopina, Spelling it out: why Cyrillic slogan streetwear is the new punk uniform for post-Soviet teens, su The Calvert Journal, 23 giugno 2016. URL consultato l'8 marzo 2020.
  11. ^ a b (EN) Cam Wolf, Gosha Rubchinskiy’s Allegedly Inappropriate Casting Spotlights the Fashion Industry’s Messy Morals, su GQ, 11 dicembre 2018. URL consultato l'8 marzo 2020.
  12. ^ (EN) Post di Diet Prada, su Instagram, 8 dicembre 2018. URL consultato l'8 marzo 2020.
    «[...] Up next is @gosharubchinskiy, seen here in DMs and WhatsApp messages asking a 16-year-old fan for some pics and FaceTime from the bathroom. While the age of consent in Russia is 16, possession of nude or otherwise sexual pictures of under-18s is considered child pornography worldwide. All the posts on the Gosha Instagram have also been removed.»
Controllo di autoritàVIAF (EN311442367 · GND (DE1060227533 · WorldCat Identities (ENviaf-311442367