Giuseppe Ricci (politico)

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Giuseppe Ricci

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Comunista
CollegioBologna
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Comunista
CollegioXIII (BO-RA-FE-FO
Incarichi parlamentari
  • Componente della III COMMISSIONE (GIUSTIZIA) dall'11 giugno 1948 al 1º luglio 1952
  • Componente della IV COMMISSIONE (FINANZE E TESORO) dal 1º luglio 1952 al 24 giugno 1953
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano

Giuseppe Ricci (Montelabbate, 4 luglio 1890Cattolica, 18 aprile 1972) è stato un politico e partigiano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sin dalla prima adolescenza vicino alle idee socialiste ed anarchiche, nel periodo tra le due guerre mondiali emigrò negli U.S.A. ove continuò a condurre attività politica.
Con l'avvento del regime fascista aderisce al Partito Comunista d'Italia.

Nei giorni che vanno dalla caduta del fascismo (25 luglio 1943) all'armistizio (8 settembre) venne costituita la "Federazione clandestina circondariale del Partito comunista", organizzata capillarmente sul territorio, con il contributo di Ricci in rappresentanza di Cattolica e San Giovanni in Marignano.

Con l'avvio della lotta di Resistenza egli divenne un fondamentale punto di riferimento per la rete cospirativa e per l'attività di propaganda nella Valconca, in collegamento con la 5ª Brigata Garibaldi attiva sul versante pesarese dell'Appennino.

Si distinse, in particolare, in una azione svolta in collegamento con il British Directorate of Military Intelligence Section 9 (MI9)[1], contribuendo alla fase finale della fuga via mare di ufficiali inglesi al di là della linea del fronte, ed in particolare a quella del gruppo formato dal generale di corpo d’armata Philip Neame, dal generale Richard O'Connor e dal maresciallo dell'aria Owen Tudor Boyd[2].

A livello locale fu significativa l'organizzazione da lui curata della fuga di due militi della Repubblica Sociale Italiana verso le file partigiane, a cui seguì per rappresaglia la fucilazione dei commilitoni Domenico Rasi e Vanzio Spinelli, accusati di complicità[3].

Il distaccamento da lui comandato, in contatto con Egisto Cappellini rappresentante del PCI in seno alla Resistenza marchigiana, collaborò attivamente all'operazione "Packard" coordinata dall'OSS statunitense, fornendo le mappe della Linea Gotica orientale agli Alleati[4].

Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale per la zona di Cattolica e Valconca durante la Resistenza, fu comandante del locale Distaccamento della 29ª Brigata GAP "Gastone Sozzi".

A seguito dello sfondamento della Linea Gotica venne nominato dalla Giunta del C.N.L. sindaco del Comune di Cattolica, dal 7 al 22 settembre 1944, successivamente revocato - in quanto comunista - su ordine dell'A.M.G.O.T., il governo militare alleato provvisorio, ed infine reinsediato dal 20 ottobre 1946 all'11 giugno 1951 a seguito nelle prime libere elezioni dell'Italia repubblicana[5].

Candidato nella prima metà del 1946 dalla Federazione riminese del Partito Comunista Italiano quale suo rappresentante ed eletto Deputato all'Assemblea Costituente, manterrà la carica fino al 1948 per essere poi nuovamente confermato parlamentare, esaurendo il suo mandato nel 1953.

Presidente della Azienda di Soggiorno di Cattolica nei primi anni del dopoguerra, fu tra i principali promotori del prestigioso Premio Nazionale di Poesia "Città di Cattolica", tenutosi nei primi anni '50, dedicato alla poesia popolare dialettale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tramite la figura dell'agente segreto inglese Ruggero Cagnazzo.
  2. ^ E. Bonali - D. Mengozzi (a cura di), La Romagna e i generali inglesi, Franco Angeli, Milano, 1982.
  3. ^ ANPI Cattolica - Valconca, La vera storia di Rasi e Spinelli, su ANPI Cattolica - S. Giovanni M.. URL consultato il 17 aprile 2023.
  4. ^ ANPI Cattolica - Valconca, BEHIND THE GOTHIC LINE (Dietro la Linea gotica), su ANPI Cattolica - S. Giovanni M.. URL consultato il 17 aprile 2023.
  5. ^ ANPI Cattolica - Valconca, Lo spettro del CLN, su ANPI Cattolica - S. Giovanni M.. URL consultato il 17 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D. Mercanti, Primi passi della Resistenza nel Riminese, in Storie e Storia, n. 4/1980, Maggioli, Rimini.
  • E. Bonali - D. Mengozzi (a cura di), La Romagna e i generali inglesi, Franco Angeli, Milano, 1982.
  • D. Mercanti, La Resistenza nel riminese, in Storie e Storia, n. 10/1983, Maggioli, Rimini.
  • P. Zaghini, La nascita della Federazione comunista riminese, in Storie e Storia, n. 14-15/1986, Maggioli, Rimini.
  • P. Zaghini, La Federazione Comunista Riminese (1949-1991), Istituto Storico della Resistenza di Rimini, Pietronero Capitani, Rimini, 1999.
  • A. Turchini, Per la libertà e la democrazia. Antifascismo e Resistenza a Rimini e nel Riminese, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]