Giuseppe Perniciaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Perniciaro
eparca della Chiesa cattolica di rito orientale
 
Incarichi ricoperti
 
Nato11 gennaio 1907 a Mezzojuso
Ordinato presbitero7 luglio 1929 dall'eparca Isaias Papadopoulos
Nominato vescovo26 ottobre 1937 da papa Pio XI
Consacrato vescovo16 gennaio 1938 dall'eparca Giovanni Mele
Elevato eparca12 luglio 1967 da papa Paolo VI
Deceduto5 giugno 1981 (74 anni) a Piana degli Albanesi
 

Giuseppe Perniciaro (Mezzojuso, 11 gennaio 1907Piana degli Albanesi, 5 giugno 1981) è stato un vescovo cattolico particolare (eparca) italiano di etnia albanese, primo eparca di Piana degli Albanesi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque l'11 gennaio 1907 a Mezzojuso, colonia albanese di Sicilia, nell'allora arcidiocesi di Palermo.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1921 entrò nel Pontificio collegio greco di Sant'Atanasio di Roma, dopo aver frequentato per cinque anni il Seminario Italo-Albanese di Palermo; nel 1928 conseguì la laurea in teologia presso il Pontificio istituto orientale, sempre a Roma, e l'anno seguente la specializzazione in scienze ecclesiastiche orientali.[1][2]

Fu ordinato presbitero il 7 luglio 1929 dall'eparca Isaias Papadopoulos nel Collegio greco di Roma.[2]

Ritornato a Palermo, nel 1932 fu nominato rettore del locale seminario greco, il Seminario Italo-Albanese.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 ottobre 1937, contestualmente all'erezione dell'eparchia di Piana degli Albanesi e alla nomina del cardinale Luigi Lavitrano come suo amministratore apostolico, papa Pio XI lo nominò, a soli 30 anni, vescovo titolare di Albania e vescovo ausiliare dell'eparchia; fu all'epoca il più giovane vescovo del mondo. Ricevette l'ordinazione episcopale il 16 gennaio 1938 da Giovanni Mele, eparca di Lungro degli Italo-Albanesi, co-consacranti Paolo Schirò, ordinario di Sicilia per i fedeli italo-albanesi di rito bizantino, e Aleksandr Evrejnov, vescovo titolare di Pionia.

Fu vicario generale dell'eparchia sia con Lavitrano sia con il suo successore cardinal Ruffini fino a quando, il 12 luglio 1967, papa Paolo VI lo nominò primo eparca di Piana degli Albanesi.

In fedeltà alla tradizione albanese dei Padri, espressa dal pensiero e dall'azione del Servo di Dio padre Giorgio Guzzetta, si dedicò con zelo alla realtà socio-religiosa delle comunità albanesi di Sicilia, valorizzando le caratteristiche liturgiche bizantine oltre che etnico-culturali. Con ideale ecumenico, nel primo periodo della sua vita apostolica (1929-1961), promosse in Italia le relazioni con l'Oriente cristiano ortodosso, specialmente nelle relazioni con la Chiesa ortodossa autocefala albanese, e le Chiese di Costantinopoli, di Grecia e di Creta.

Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II e fu consultore della Congregazione per le Chiese orientali e componente della Commissione per l'ecumenismo della Conferenza Episcopale Italiana.[1]

Durante il suo lungo episcopato ricoprì varie cariche di certo rilievo ecumenico; collaborò e appoggiò la rivista dell'eparchia "Oriente Cristiano".

Rassegnò le dimissioni il 31 maggio 1981; morì 5 giorni dopo.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c S.E. Giuseppe Perniciaro, su jemi.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  2. ^ a b BIGA - Bollettino Italo Greco Albanese - Serie II Fasc. 4 nn.18/20 - 1974, su dimarcomezzojuso.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Albania Successore
- 26 ottobre 1937 – 12 luglio 1967 Jules-Louis-Paul Harlé
Predecessore Eparca di Piana degli Albanesi Successore
Ernesto Ruffini
(amministratore apostolico)
12 luglio 1967 – 31 maggio 1981 Ercole Lupinacci
Controllo di autoritàVIAF (EN258999671 · ISNI (EN0000 0003 7998 7524 · SBN CUBV022261