Giuseppe Olivotti

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Giuseppe Olivotti
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 novembre 1905 a Venezia
Ordinato presbitero21 luglio 1929
Nominato vescovo10 febbraio 1957 da papa Pio XII
Consacrato vescovo19 marzo 1957 dal cardinale Angelo Giuseppe Roncalli (poi papa)
Deceduto9 marzo 1974 (68 anni) a Venezia
 

Giuseppe Olivotti (Venezia, 20 novembre 1905Venezia, 9 marzo 1974) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Venezia il 20 novembre 1905, viene ordinato sacerdote il 21 luglio 1929.

Durante la seconda guerra mondiale si spese per aiutare profughi, perseguitati e reduci. Dopo la fine della guerra fondò e finanziò parzialmente una serie di colonie e case per bambini bisognosi, abbandonati e malati, e per adulti non autosufficienti dando poi vita all'Opera Santa Maria della Carità[1][2] tanto da meritare l'epiteto di "vescovo della carità".[3]

Dopo le leggi razziali, nascose una famiglia di ebrei composta da dodici persone tra cui quattro disertori in una casa di proprietà nella quale si erano sistemati diversi sfollati ai quali aveva offerto ricovero.[4]

La cooperativa che ha preso il suo nome opera oggi anche in Africa e America Latina.[5] e l'Opera Santa Maria della Carità, eretta come Fondazione dal cardinale Angelo Roncalli nel 1955 e riconosciuta civilmente nel 1959, opera offrendo residenze per anziani non autosufficienti e malati di Alzheimer, hospice per malati terminali oncologici, comunità per minori in difficoltà, per disabili fisici e psichici, per tossicodipendenti, per malati di Aids.[2] Nel 1955 dona i suoi beni alla Chiesa.[4]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 febbraio 1957 viene nominato vescovo ausiliare di Venezia e vescovo titolare di Samo da papa Pio XII; riceve la consacrazione episcopale il 19 marzo dello stesso anno dal cardinale patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli (poi papa Giovanni XXIII), co-consacranti Ugo Camozzo, arcivescovo di Pisa, e Augusto Gianfranceschi, vescovo di Cesena e già vescovo ausiliare di Venezia.

Partecipa a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II.

Muore il 9 marzo 1974 all'età di 68 anni.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La risurrezione di Gesù, certezza che deve rimanere (Albino Luciani), su papaluciani.it. URL consultato il 2 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2014).
  2. ^ a b Santa Maria della Carità, su osmc.org. URL consultato il 4 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  3. ^ Giuseppe Olivotti, vescovo della carità, su unilibro.it. URL consultato il 4 marzo 2019.
  4. ^ a b Mira, la famiglia ebrea dei Bondì salvata da Olivotti, su nuovavenezia.gelocal.it. URL consultato il 4 marzo 2019.
  5. ^ Giuseppe Olivotti SCS, su unipd-centrodirittiumani.it. URL consultato il 4 marzo 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Natalino Bonazza, Giuliano Bertoli e Antonio Meneguolo, Giuseppe Olivotti, vescovo della carità, Venezia, Studium Cattolico Veneziano, 1999, ISBN 978-8885351264

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Samo Successore
Matteo Guido Sperandeo 10 febbraio 1957 – 9 marzo 1974 vacante
Controllo di autoritàVIAF (EN316562659 · SBN SBLV245690 · LCCN (ENno2015082230 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015082230