Giuseppe Lo Presti (scrittore)

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Giuseppe Lo Presti

Giuseppe Lo Presti (Alcamo, 20 gennaio 1958Sanremo, 27 agosto 1995) è stato uno scrittore e terrorista italiano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel trapanese, e trasferitosi dalla Sicilia a Torino nel 1968, autodidatta, sin da ragazzino frequentò il Fronte della Gioventù[2]. Intorno ai sedici anni iniziò a rapinare cinema, uffici postali e gioiellerie.[3] Negli anni '80 si avvicinò a gruppi di estrema destra: Terza Posizione e Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar).[4] Venne così arrestato nel 1977, tanto da trascorrere circa dodici anni in varie carceri italiane, dove iniziò a svolgere le mansioni di bibliotecario e si appassionò alla letteratura e alla scrittura.[5]

Nel 1986, una rivista della destra radicale, "Avanguardia"" di Trapani, pubblicò il suo primo romanzo, "L'indominio della discordanza" tramite le "edizioni Barbarossa"[6]. Nel 1990 il romanzo, grazie all'apprezzamento di Aldo Busi, suo talent scout, fu ripubblicato dalla Mondadori con un nuovo titolo e riscosse un grande successo di critica;[7] fu anche tradotto in olandese.[8] Ma, negli anni seguenti, Lo Presti riprese a commettere rapine, anche per fronteggiare le spese mediche causate dalle gravi condizioni di salute proprie e della sua compagna.[9]

È stato testimone nelle indagini sulla Strage di piazza della Loggia a Brescia e sulla Strage dell'Italicus: essendo stato compagno di detenzione di Ermanno Buzzi - a sua volta imputato nella strage di piazza della Loggia - riferì in particolare riguardo alle sue confidenze prima che questi venisse ucciso nel carcere di Novara da Mario Tuti e Pierluigi Concutelli.[10]

Collaborò con diversi periodici della Destra: «Candido» (Milano), «Il Borghese» (Milano) e «Avanguardia» (Trapani).

Negli anni, Il cacciatore ricoperto di campanelli è stato ritenuto, e non soltanto negli ambienti della Destra, un cult-book.[11]

Morì nel 1995 all'età di 37 anni, all'ospedale di Sanremo. È stato cremato e le sue ceneri sono state portate al cimitero di Alcamo. Gli ultimi anni della sua vita sono stati reinventati in un romanzo di Salvatore Mugno (Opere terminali, Milano, Jaca Book, 2001).[12]

Di Lo Presti rimangono inediti alcuni testi narrativi, diari e corrispondenza.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'indominio della discordanza, prefazione di Leonardo Fonte, Saluzzo, Barbarossa, 1986
  • Il cacciatore ricoperto di campanelli, prefazione di Aldo Busi, Milano, Mondadori, 1990. ISBN 88-04-33122-4 (nuova ed. del precedente romanzo).
  • Dopo (racconto), in Ai margini, Milano, F. Angeli, 1991, pp. 109-130 e, poi, col titolo Trattamento educativo a Pianosa, in «Il racconto», Milano, 1, novembre 1993, n° 6, pp. 34-36.
  • Il cacciatore. Due romanzi degli “anni di piombo”, prefazione di Marcello Baraghini, a cura e con un saggio di Salvatore Mugno, Viterbo, Stampa Alternativa, 2015 (oltre al suo lavoro più noto, include il romanzo inedito Vittorino testa di bue). ISBN 978-88-6222-477-2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scrittori: è morto Giuseppe Lo Presti, «adnkronos», 6 settembre 1995.
  2. ^ Giuseppe Lo Presti. Notizie biobibliografiche.
  3. ^ Rapinatori falliscono il colpo e fuggono: uno è catturato tremante in un ruscello, «La Stampa», Torino, 7 aprile 1976.
  4. ^ G.A.P., Manette al terrorista-scrittore, «La Stampa», Torino, 7 dicembre 1990.
  5. ^ N. Pietropinto, Terrorista, romanziere, rapinatore, «La Stampa», Torino, 19 settembre 1990.
  6. ^ Art & Bibliophilia
  7. ^ G. Pacchiano, Eloqui notturni di un visionario, «la Repubblica», Roma, 28 aprile 1990; S. Ferlita, Lo Presti, il terrorista nero che scrisse un capolavoro, «la Repubblica», 25 gennaio 2009; F. Brevini, Principianti assoluti: ma il migliore è quello in nero, «Corriere della Sera», Milano, 25 febbraio 1990; E. Paccagnini, Dimensione onirica con i campanelli, «Il Sole 24 ore», Milano, 1 aprile 1990; G. Pampaloni, Lo scrittore è proprio “magnific”, «Il Giornale», Milano, 1 aprile 1990; V. Spinazzola, Quando la mamma ama troppo, «l’Unità», Roma, 23 maggio 1990.
  8. ^ De jager met de belletjes; M. Poll, Luigi Pirandello: Een dag. Vert. Tineke van Dijk, «nrc boeken», 13 marzo 1992 Archiviato il 2 febbraio 2016 in Internet Archive..
  9. ^ M. Caravella, «Ha rapinato per me», «Stampa Sera», Torino, 22 febbraio 1991; Terrorista-scrittore sviene in tribunale, «La Stampa», Torino, 29 febbraio 1992
  10. ^ Piovono morti. La strage dell'Italicus - 4 agosto 1974
  11. ^ P. Biondi, Questi libri maledetti salvati dai remainders, «Secolo d'Italia», Roma, 17 giugno 2007; A. Ronci, Giuseppe Lo Presti, Il cacciatore ricoperto di campanelli, «Lankelot», 13 febbraio 2012 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. ; P. Di Stefano, I momenti di gloria dell'autore scomparso, «Corriere della sera», Milano, 5 luglio 2011; M. Ciriello, I romanzieri criminali, «Il Messaggero», Roma, 3 settembre 2014 Archiviato il 22 luglio 2015 in Internet Archive.; G. Franchi, Grandi romanzi italiani. Una classifica franca 57 titoli, «porto franco», 1 luglio 2014 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  12. ^ A. Di Grado, Il diario terminale di Mugno, il maudit, «Stilos», suppl. de «La Sicilia», Catania, 30 ottobre 2001
Controllo di autoritàVIAF (EN90360168 · ISNI (EN0000 0000 6230 7324 · SBN SBNV024870 · WorldCat Identities (ENviaf-90360168