Giuseppe Crovetto

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Giuseppe Crovetto
NascitaGenova, 1915
Mortestrada per Torrevelilla, 20 marzo 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Anni di servizio1936-1938
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Giuseppe Crovetto (Genova, 1915strada per Torrevelilla, 20 marzo 1938) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Genova nel 1915, figlio di Luigi e Aldebranda Francolini.[2] Conseguito il diploma di perito industriale nell'Istituto tecnico "Galileo Galilei" di Genova nel 1934, ed iscritto alla facoltà di economia e commercio ottenne nel 1935 l'abilitazione all'insegnamento nei corsi secondari di avviamento professionale.[2] Ottenuto l'assunzione come impiegato presso la SNIA Viscosa a Roma chiese, ed ottenne, di partire volontario per l'Africa Orientale con le Camicie Nere della 6ª Divisione CC.NN. "Tevere", e partecipò alle operazioni militari per la conquista dell'Etiopia con il 6º Battaglione mitraglieri dal dicembre 1935 al giugno 1936.[2] Nominato sottotenente di complemento dell'arma di fanteria prestò servizio di prima nomina nel 43º Reggimento fanteria dall’agosto al settembre dello stesso anno.[2] Ritornato alla vita civile, divenne insegnante presso l'Istituto Minerva di Sampierdarena, mentre si iscriveva al corso per conseguire la laurea in geografia presso l'università di Genova. Richiamato alle armi, nell’ottobre 1937 partì volontario da Napoli per combattere nella guerra di Spagna in forza alla 9ª Compagnia, 1º Reggimento, 4ª Divisione fanteria "Littorio".[2] Cadde in combattimento al 18 chilometro della strada di Torrevelilla il 20 marzo 1938, e per onorarne il coraggio con Regio Decreto del 27 dicembre 1938 gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] In quello stesso anno l'università di Genova gli conferì la laurea ad honorem in geografia.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone fucilieri, delineatosi, improvviso e violento, un attacco dei nemico, che in numero rilevante tentava l’aggi ramento di una ala del battaglione, con prontezza e perizia alla testa del suo reparto, accorreva nel punto minacciato, impegnandosi in furiosa e cruenta lotta. Ferito una prima volta alle gambe, restava sul posto, incitando con l’esempio i suoi uomini a contenere l’avversario. Visto che il nemico era riuscito ad infiitrarsi in altro punto, incurante delle sue ferite si lanciava contro di esso alla testa dei superstiti del suo plotone, riuscendo con lancio di bombe a mano e contrassaltando alla baionetta a tamponare le falle ed a respingere l’avversario. Colpito una seconda volta mortalmente, quando già il successo era stato ottenuto, trovò le forze di lanciare le sue ultime bombe a mano e di scaricare la sua pistola contro il nemico in fuga. L’ultimo suo sorriso fu per la vittoria riportata, le sue ultime parole furono per il Re, per il Duce, per l’Italia. Km. 18 strada di Torrevelilla, 20 marzo 1938.[3]»
— Regio Decreto del 27 dicembre 1938.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 284.
  2. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 25 gennaio 1939, guerra registro 3, foglio 60.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 284.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]