Giuseppe Bommarito
Giuseppe Bommarito | |
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Nascita | Balestrate, 14 luglio 1944 |
Morte | Palermo, 13 giugno 1983 |
Cause della morte | Attentato da parte di Cosa nostra |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito Italiano |
Arma | Arma dei Carabinieri |
Anni di servizio | 1964 - 1983 |
Grado | Appuntato |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor civile alla memoria |
Studi militari | Scuola Allievi Carabinieri Torino |
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Giuseppe Bommarito (Balestrate, 14 luglio 1944 – Palermo, 13 giugno 1983) è stato un carabiniere italiano insignito di medaglia d'oro al valor civile alla memoria.[2]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Giuseppe Bommarito era un appuntato dei carabinieri ucciso in un attentato, insieme al collega Pietro Morici, anch'egli di scorta al capitano Mario D'Aleo. Giuseppe Bommarito nasce il 14 luglio 1944 a Balestrate (PA). È il quinto di sette figli di Salvatore Bommarito e Marianna Badaglialacqua, entrambi balestratesi. Il padre, contadino di giorno e pescatore di notte, riesce a mantenere la famiglia dignitosamente. È sensibile alla musica, suona il flicorno nella prima banda del paese e conosce a memoria le arie più famose delle opere liriche che la radio trasmette. È un uomo forte che reagisce con coraggio ai prepotenti ed educa i figli a vivere onestamente, con la schiena dritta. I proverbi di casa sono: "Mali nun fari, paura nun aviri" e "Cu avi lingua passa u mari". Giuseppe, per sua natura, è protettivo e riservato; dal padre impara a non voltarsi dall'altra parte di fronte alle ingiustizie. Da ragazzo lavora in campagna e nell'edilizia, ama gli animali e riconosce il cinguettio degli uccelli; ha una voce intonata, predilige Domenico Modugno, canta "Amara terra mia". A Balestrate frequenta la scuola di Avviamento professionale con buoni risultati. A 16 anni emigra a Torino insieme a un cognato e a un paesano in cerca di lavoro come muratori, ma ritorna in Sicilia dopo un breve periodo. A 18 anni inoltra domanda di arruolamento presso l'Arma dei Carabinieri per svolgere il servizio obbligatorio di leva dove viene ammesso - con grande orgoglio di genitori e fratelli - dopo una selezione basata sul suo stato psicofisico e sulla storia documentata dell'onestà della sua famiglia. Compiuti i 28 anni Giuseppe sposa la fidanzata di sempre, la balestratese Girolama "Mimma". Stabiliscono la residenza a Monreale, dove Giuseppe presta servizio. Nascono i figli Salvatore e Vincenzo.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
— 31 agosto 1983[1]
Memoria[modifica | modifica wikitesto]
Giuseppe Bommarito è ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi. Alla sua memoria è titolata una via nel comune di Balestrate[3] e, dal 13 settembre 2005, la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Balestrate.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it.
- ^ https://vittimemafia.it/13-giugno-1983-palermo-agguato-via-scobar-uccisi-il-capitano-mario-daleo-e-i-carabinieri-giuseppe-bommarito-e-pietro-morici/
- ^ Balestrate - via Giuseppe Bommarito, su google.com.
- ^ Bommarito Giuseppe, su carabinieri.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- [1] Sito ufficiale curato dalla famiglia di Giuseppe Bommarito
- Scheda su carabinieri.it, su carabinieri.it.