Giuseppe Alberganti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Alberganti

Deputato dell'Assemblea Costituente
Durata mandato25 giugno 1946 –
31 gennaio 1948
Gruppo
parlamentare
Comunista
CollegioIV Milano
Incarichi parlamentari
  • Componente della Terza Commissione per l'esame dei disegni di legge
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
11 giugno 1958
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneLodi
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 giugno 1958 –
15 maggio 1963
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneLombardia
CollegioMilano-Pavia
Incarichi parlamentari
  • Componente della VII Commissione (Difesa)
  • Componente della XII Commissione (Industria e commercio)
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno n. 2076, delle proposte di legge nn. 247, 248, 933, 1172, 1714, 1903 e della proposta di inchiesta parlamentare n. 582, concernenti la tutela della libertà di concorrenza
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano
Professioneferroviere

Giuseppe Giovanni Pietro Alberganti (Stradella, 24 luglio 1898Milano, 3 novembre 1980) è stato un operaio, sindacalista, antifascista, partigiano e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu deputato, senatore della Repubblica e dirigente della federazione milanese del PCI.

Nipote di Giovanni Ravazzoli, che era militante socialista, Alberganti era figlio di un operaio e bracciante; cresciuto a Stradella, un centro che subiva in quegli anni l'ìnfluenza del socialismo di Filippo Turati e Claudio Treves nonché quello ideologico estremo di Costantino Lazzari e Paolo Ravazzoli, che era un suo concittadino.

All'età di 10 anni si trasferisce a Milano con la sua famiglia e inizia a lavorare come garzone e attrezzista in una fabbrica, contemporaneamente al suo corso di studi. Nel 1914 lavora come aggiustatore e viene schedato per la prima volta in quanto antimilitarista. Nel 1916 entra nelle ferrovie come allievo fuochista e nel 1918 viene mandato in Libia[1].

Assume la direzione degli Arditi del Popolo, un movimento antifascista popolare tra le masse proletarie. A causa dei conflitti con le milizie fasciste emigra in Francia e nel 1923 si reca in URSS dove frequenta una scuola militare. Appoggia la linea comunista gramsciana e nel 1937 si ritrova in Spagna a combattere la guerra al fianco dei repubblicani[1] .

Nel 1939 viene arrestato e trasferito nel Campo d'internamento di Le Vernet. Nel 1943 viene liberato e partecipa alla resistenza italiana. Dal 1945 al 1947 è Segretario generale della Camera del Lavoro di Milano. Dal 1948 al 1958 è senatore per il PCI, mentre dal 1958 al 1963 è deputato[1] .

Ha appoggiato le lotte studentesche e operaie della fine degli anni sessanta e dei primi anni settanta[1]. Nel 1976 diventerà presidente del Movimento Lavoratori per il socialismo (MLS).

Riposa in un colombaro nel Cimitero Monumentale di Milano[2][3].

La Memoria[modifica | modifica wikitesto]

Targa di Giuseppe Alberganti in via Val di Ledro,23 a Milano rione Niguarda

Dinnanzi a un folto pubblico e a diversi partigiani dell'ANPI il 23 aprile 2022 è stata inaugurata una targa dedicata a Giuseppe Alberganti, nome di battaglia "Cristallo"[4]. La targa è posta su un muro di via Val di Ledro 23 del rione storico Niguarda di Milano, luogo in cui Alberganti visse fino alla sua morte. Il rione Niguarda è stato un rione che ha dato in numero di azioni di partigiani un notevole contributo alla Resistenza Italiana lottando contro i fascisti e i nazisti[5][6].

La targa titolata: "Giuseppe Alberganti - 'Cristallo' - 1898 - 1980, recita:

«Antifascista e comandante partigiano - Costituente e senatore della Repubblica - Primo segretario della Camera del Lavoro di Milano liberata, seppe sostenere i lavoratori, le donne, gli studenti, nell'impegno di una società migliore per i diritti e la difesa della Democrazia. Concluse qui la sua esistenza privo di beni terreni come quando era nato - 24 aprile 2022»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d A coloro che verranno, su linearossage.it. URL consultato il 6 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).
  2. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  3. ^ Daniele Castellazzi, Cimitero Monumentale di Milano 10 Giugno 2012, 19 giugno 2012. URL consultato l'11 giugno 2017.
  4. ^ ALBERGANTI, Giuseppe, su treccani.it. URL consultato il 23 aprile 2022.
  5. ^ 24 aprile 1945: Niguarda inizia la lotta armata contro i tedeschi e fascisti, su bellaciaomilano.it. URL consultato il 24 aprile 2022.
  6. ^ La Resistenza a Niguarda, su niguarda.eu. URL consultato il 23 aprile 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andreucci Franco, Detti Tommaso, "il Movimento operaio italiano. Dizionario biografico. 1853-1943", Roma, Editori riuniti, 1975, voll. 6;
  • Alberganti Giuseppe, "Autobiografia di un sovversivo. 1898-1923", a cura di Bianchi Massimo, Quaderni dell'Archivio della CGIL di Milano, Sesto S. Giovanni, Archivio del lavoro, 1996;
  • Centro Lenin-Gramsci, "Giuseppe Alberganti. Una vita per i lavoratori e il comunismo", Atti del convegno di Milano, 3 maggio 1995, Quaderni di nuova unità, Teramo, s.e., 1997.
  • Spartaco Codevilla, Giuseppe Alberganti. Vita di «Cristallo», Trezzano sul Naviglio, Unicopli, 2017, ISBN 978-88-4001-973-4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN73176723 · ISNI (EN0000 0000 3437 8889 · SBN IEIV024002 · LCCN (ENn98105535 · GND (DE1167804783 · WorldCat Identities (ENlccn-n98105535