Giulio Venticinque

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Giulio Venticinque
NascitaRoma, 15 novembre 1915
MorteAghion, 23 gennaio 1944
Cause della morteimpiccagione
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Marina Militare
GradoTemente medico
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMOVM
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Giulio Venticinque (Roma, 15 novembre 1915Aghion, 23 gennaio 1944) è stato un medico, militare e partigiano italiano, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il tenente medico Giulio Venticinque.

Dopo aver studiato al liceo "Torquato Tasso" di Roma[1] si era laureato nel 1939 in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma e lavorava presso la Clinica medica della stessa quando, nel novembre del 1940 fu chiamato in servizio nella Marina militare. Destinato all'infermeria della Marina di Brindisi come sottotenente medico di complemento del Corpo sanitario militare marittimo, fu poi imbarcato sulla nave ospedale Gradisca[2].

L'8 settembre 1943 il giovane medico, che nel frattempo aveva conseguito la promozione a tenente, era ancora in forza alla Gradisca che in quel momento si stava dirigendo a Patrasso, in Grecia. Quando la nave fu presa dai tedeschi, che poi ne internarono l'intero equipaggio in Germania, Venticinque riuscì a sottrarsi alla cattura. Dopo aver a lungo girovagato nella macchia del Peloponneso, riuscì ad aggregarsi a una formazione di partigiani greci presso i quali prestò la sua opera di medico, acquistandosi in pochi mesi grande stima e fiducia tra la popolazione del luogo.

Catturato in seguito a delazione, mantenne un comportamento esemplare ricusando ogni forma di collaborazione con i nazisti e rifiutando di dare informazioni sui compagni, benché sottoposto a maltrattamenti e torture. Condannato poi a morte per impiccagione, affrontò la prova suprema con serena calma – come ricorda la motivazione del conferimento della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria – suscitando ammirazione fra la popolazione di Aghion (Peloponneso) dove il suo martirio ebbe luogo.

Ricordo[modifica | modifica wikitesto]

A Giulio Venticinque è intitolato il Centro Ospedaliero Militare di Taranto[3] e una strada di Roma, nel quartiere Trionfale.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Imbarcato su nave ospedale sorpresa all'armistizio in acque controllate dal nemico, si allontanava dalla nave per sottrarsi alla collaborazione che gli era stata imposta e per tentare di raggiungere il territorio nazionale liberato. Dopo avere a lungo errato nella macchia, si aggregava a banda di partigiani greci. Nella faticosa guerriglia seguiva sempre il reparto partigiano pur sapendo di taglia offerta per la sua cattura e prestava generosa opera di sanitario a favore dei numerosi feriti. Catturato in seguito a delazione, resisteva da valoroso a maltrattamenti e sevizie, ricusando di far nomi e fornire comunque notizie utili al nemico. Condannato a morte per impiccagione, affrontava la prova suprema con sereno eroismo, suscitando viva ammirazione tra le popolazioni del luogo. Peloponneso, 8 settembre 1943 - 28 gennaio 1944.»
— 23 dicembre 1947[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ VENTICINQUE Giulio, su combattentiliberazione.it.
  2. ^ Giulio Venticinque, su marina.difesa.it.
  3. ^ Centro Ospedaliero Militare Taranto: l’orgoglio dell'uniforme senza distinzione di genere., su Dire, 20 luglio 2018.
  4. ^ VENTICINQUE Giulio, su quirinale.it.

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