Giulio Ballio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giulio Ballio

Rettore del Politecnico di Milano
Durata mandato1º gennaio 2002 –
1º gennaio 2010
PredecessoreAdriano De Maio
SuccessoreGiovanni Azzone

Dati generali
Titolo di studioLaureato in ingegneria aeronautica
UniversitàPolitecnico di Milano
ProfessioneProfessore universitario

Giulio Ballio (Roma, 4 marzo 1940) è un ingegnere italiano, è stato rettore del Politecnico di Milano dal 2002 al 2010.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giulio Ballio nasce a Roma il 4 marzo 1940. I suoi genitori sono Ettore Morpurgo e Renata Manni, discendenti di due illustri famiglie ebraiche triestine.[1] Il padre di Giulio, Ettore, era figlio di Giulio Morpurgo e Regina Levi Della Vida, nipote da parte di padre dell'architetto Vittorio Morpurgo e da parte di madre del semitista Giorgio Levi Della Vida. La madre di Giulio, Renata, era la figlia di Giorgio Manni, noto imprenditore e docente universitario triestino, direttore della Mann & Rossi, e di Bianca Weiss, sorella di Alice Weiss (la madre di don Lorenzo Milani). Negli anni delle persecuzioni razziali la famiglia (che è discendente di rabbini e cantori ma da tempo del tutto assimilata),[2] si avvicina al cristianesimo, cambia il proprio cognome in Ballio (dalla nonna di Ettore che era l'unico membro non ebreo della famiglia), riuscendo ad ottenere l'arianizzazione che li mette al sicuro dalle leggi razziali fasciste. Giulio Morpurgo diventa così Giulio Ballio e il padre Ettore è uno dei pochi ufficiali di origine ebraica cui sia consentito di restare nell'esercito.[3]

Dal 1934 la famiglia Manni possedeva una tenuta a Trecento, frazione di Montespertoli, che aveva acquistato proprio dai Milani, proprietari dell'adiacente tenuta di Gigliola. E' lì che l'intera famiglia si riunisce dopo l'8 settembre 1943. Ettore è prigioniero di guerra degli inglesi e Renata e Giulio vivono con i nonni. Con loro ci sono anche i fratelli e le sorelle di Giorgio Manni. Su tutti loro incombe ora la minaccia dell'arresto e della deportazione di fronte alle più stringenti leggi razziali naziste fatte proprie dalla Repubblica Sociale Italiana. Giulio e la madre sono i primi a lasciare Trecento a fine ottobre 1943 trovando rifugio a Villa Il Colle a Monteroni d'Arbia grazie all'amicizia di Renata con Mary Gassman Randone (sorella dell'attore Vittorio Gassman); vi resteranno fino alla liberazione.[4] Anche il resto della famiglia sopravviverà alle persecuzione grazie all'aiuto loro offerto dalla popolazione e dalle autorità locali che agevolano la loro fuga nel novembre 1943 verso rifugi più sicuri a Firenze e Roma.[5]

Nel 1946 con il ritorno del padre Ettore dalla prigionia la famiglia può riprendere una vita normale e si stabilisce a Milano. Giulio si laurea in Ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Milano il 21 dicembre 1963, e svolge presso tale università la sua carriera di studio e ricerca. Ottiene nel 1970 la libera docenza in Scienza delle costruzioni e nel 1975 diviene titolare della cattedra di Scienza delle costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria della Università di Pavia. Nel 1983 si trasferisce presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano sulla cattedra di Teoria e Progetto di Costruzioni in acciaio di cui è stato titolare fino al 2010. Attualmente è professore emerito del Politecnico di Milano ed opera nel Dipartimento di Meccanica.

Presso il Politecnico è stato responsabile del laboratorio prove materiali del Dipartimento di Ingegneria strutturale dal 1985; è uno dei fondatori del Centro per la qualità di Ateneo in cui ha ricoperto la carica di rappresentante del rettore; è stato consigliere di amministrazione con delega per le problematiche relative al bilancio, finanze e programmazione economica. È stato coordinatore del nucleo di valutazione dell'Università degli Studi di Bologna per il biennio 2001 – 2002.

È stato rettore del Politecnico di Milano dal 1º ottobre 2002 al 30 novembre 2010, è stato vicepresidente di La Triennale, membro dei consigli di amministrazione di Enel Spa, RCS Quotidiani, ATM (Milano) e Fondazione Silvio Tronchetti Provera.

Attualmente è Consigliere di Amministrazione di Fondazione Enel, Fondazione ATM, Prelios Integra. È Presidente del Comitato degli Esperti della Regione Emilia Romagna ai sensi della legge regionale n.7, art. 9 e Responsabile della prevenzione della corruzione nella Triennale di Milano.

La attività di ricerca è documentata da circa 120 pubblicazioni, da conferenze e lezioni a corsi di perfezionamento. Dal 1963 al 1970 la sua attività scientifica è stata rivolta verso problemi di meccanica strutturale, con particolare attenzione alla stabilità di sistemi elastici soggetti a forze non conservative e alla dinamica elastoplastica. Dal 1971 le ricerche sono state per lo più rivolte alla modellazione numerica e alla caratterizzazione sperimentale di strutture e di elementi strutturali metallici, con particolare riguardo ai loro fenomeni di instabilità, comportamento sismico e resistenza a fatica. Le sue pubblicazioni più significative sono riportate in [www.researchgate.net/profile/Giulio_Ballio].

Il libro Strutture in acciaio, scritto con Federico Massimo Mazzolani e pubblicato in Italia nel 1979, è stato tradotto in inglese nel 1983 - col titolo Theory and Design of Steel Structures - e in cinese nel 1988.

Nel settore delle costruzioni metalliche, è stato membro della Commissione del Consiglio Nazionale delle Ricerche per le norme sulle costruzioni in acciaio dal 1970 al 2000; ha ricoperto la carica di presidente del Collegio dei tecnici dell'acciaio (CTA) per il biennio 80/81, essendone stato consigliere dal 1975 al 1985; è stato direttore della rivista Costruzioni Metalliche dal 1º gennaio 1998 al 30 settembre 2002.

Nel settore della valutazione e del controllo di qualità è stato membro della commissione tecnica del SINAL dal 1993 al 1997, della giunta di presidenza del Servizio di taratura in Italia dal 1º novembre 1997 al 30 settembre 2002.

Parallelamente alla attività universitaria, dal 1964 al 1966, ha collaborato con lo studio di ingegneria dell'ing. Aldo Favini, dedicandosi per lo più al calcolo di strutture prefabbricate in cemento armato e in cemento armato precompresso; dal 1966 al 1970 ha collaborato con lo studio Leo Finzi e Edoardo Nova Ingegneri Strutturisti. Nel 1970 ha fondato con i suoi soci Giovanni Colombo e Alberto Vintani la BCV progetti s.r.l, società di servizi di ingegneria; nel suo ambito ha condotto molti lavori di progettazione, direzione lavori e consulenza in Italia, nelle Americhe, Asia, Africa, Australia.

La sua attività di ingegnere è documentata da progetti e consulenze relativi a costruzioni in cemento armato, in acciaio, in legno e in muratura, a strutture per telecomunicazioni e per astronomia, alla diagnostica e al consolidamento di costruzioni esistenti, alla analisi di dissesti ed incidenti strutturali. Ha operato il recupero di edifici monumentali quali la Torre al Parco (oggi torre Branca) a Milano, il ponte dell'Accademia a Venezia, la torre Fraccaro a Pavia; ha diretto i lavori di posizionamento mediante elicottero della statua di San Gaudenzio in cima alla guglia alta 110 metri della omonima basilica in Novara. Ha condotto le verifiche strutturali degli specchi a controllo attivo del Large Binocular Telescope installato sul Mt. Graham in Arizona e di telescopi per raggi X da satellite (XMM e JET-X) nell'ambito di progetti ESA (European Space Agency).

In Italia ha coordinato attività di ricerca nell'ambito del Consiglio universitario nazionale (CUN) del Ministero della Pubblica Istruzione da 1981 al '86 in qualità di membro del Comitato consultivo di ingegneria civile e architettura; dal 1987 al 1993 nel Gruppo nazionale difesa dai terremoti del Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità prima di coordinatore del gruppo sperimentazione, poi come responsabile della linea di ricerca Progettazione Antisismica; dal 1994 al 1996 nell'Istituto centrale per la industrializzazione e tecnologia edilizia – ICITE, organo di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche del quale è stato direttore.

In campo internazionale ha coordinato attività di ricerca: nell'ambito della ECCS-CECM-EKS (Convenzione Europea della Costruzione Metallica) e del Joint Committee for Planning and Design of Tall Buildings, sia come membro che come presidente di commissioni tecniche; del Comitato Scientifico dell'ESDEP (European Steel Design Educational Program) e, dal 1991 al 1994, del Project Team del Comitato europeo di normazione relativo alla stesura delle Appendici all'Eurocodice n. 3 - Steel Structures di cui è stato coordinatore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le vicende della famiglia Manni-Ballio-Morpurgo sono trattate in dettaglo nel libro di Gabriele Boccaccini, Montespertoli che salvò gli ebrei, 1943-44. Storie delle famiglie Sonnino, Milani, Manni e Pick in un comune della Toscana (Firenze: Leonardo Libri, 2024).
  2. ^ Elia Morpurgo, La famiglia Morpurgo di Gradisca sull’Isonzo 1585-1885.
  3. ^ Giovanni Cecini, “I congedi razziali dei militari ebrei italiani nel 1938-1939”, DEP 5-6 (2006), 217-230.
  4. ^ Di Renata e Giulio (ribattezzati per precauzione Roberta e Carletto) si parla diffusamente nel diario (Il fronte è qui: 8 sett 1943 - 17 lug 1944) pubblicato a Siena da Nelly Zanda Huber, cugina di Mary Gassman e proprietaria della Villa Il Colle.
  5. ^ Al salvataggio della famiglia Manni a Trecento, il comune di Montespertoli ha dedicato nel 2023 le celebrazioni del Giorno della Memoria. "Giorno della Memoria, Montespertoli ricorda la storia del salvataggio degli ebrei di Trecento".
Controllo di autoritàVIAF (EN264714355 · ISNI (EN0000 0000 8226 0295 · SBN CFIV073260 · LCCN (ENn83187496 · J9U (ENHE987007460996105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83187496