Girolamo Manisco

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Girolamo Manisco (Taranto, 31 agosto 1917Roma, 18 giugno 2012) è stato un militare italiano. Fu un elemento della Xª Flottiglia MAS (poi di Mariassalto) durante la seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Girolamo Manisco nacque a Taranto il 31 agosto 1917. Come altri futuri membri della Xª Flottiglia MAS, si arruolò come Allievo ufficiale presso l'Accademia Navale di Livorno, e nel maggio 1941 conseguì la nomina a guardiamarina di complemento, destinato alla Stazione Sommergibili di Brindisi. Dopo un tirocinio riuscì ad entrare nella Xª Flottiglia MAS per diventare dopo poco tempo Operatore dei Mezzi d'Assalto, qualifica con la quale partecipò alla missione di forzamento della base inglese di Gibilterra il 22 dicembre 1942; l'esito di questa però fu negativo: Manisco, avvistato e bersagliato da bombe di profondità, cercò di attirare su di se l'attenzione degli inglesi per permettere ad altri suoi commilitoni di colpire gli obiettivi designati, ma venne costretto a rinunciare e fu preso prigioniero, dopo aver però distrutto il suo apparecchio per non farlo cadere in mano nemica. Per l'azione fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare, un riconoscimento conferito raramente ai viventi.[1]

Rimpatriato nell'aprile 1944, partecipò alla guerra di liberazione inquadrato sotto Mariassalto, in collaborazione con subacquei inglesi, al forzamento del porto della Spezia avvenuto nella notte del 22 giugno dello stesso anno, ed a quello di Genova del 19 aprile 1945, durante il quale venne danneggiata la portaerei Aquila. Proprio durante quest'ultima azione il mezzo di Manisco subì un'avaria, e quindi il tarantino fu costretto a rinunciare all'attacco e ad affondare il proprio MAS.
Il 3 agosto 1947 Girolamo Manisco venne congedato, così egli riprese gli studi interrotti conseguendo la laurea in Ingegneria Elettromeccanica all'Università degli Studi di Torino. Una volta fatto questo si trasferì in Venezuela, nel gennaio 1955, per dirigere un complesso industriale a Caracas, ma ritornò in Italia nel 1963 dove fu promosso tenente di vascello nella riserva di complemento.

È morto la notte del 18 giugno del 2012 all'età di 94 anni presso l'ospedale Policlinico Gemelli di Roma.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovanissimo ufficiale degno, per nobiltà d'animo e per entusiastica devozione al dovere, delle più luminose tradizioni dei mezzi d'assalto della Marina italiana.

Destinato alla Xª Flottiglia M.A.S., dopo lungo pericoloso allenamento, veniva assegnato alla più ardita azione di forzamento intrapresa dalla Marina ed affrontava con estrema decisione e freddo coraggio i più recenti e micidiali ritrovati della tecnica bellica nell'assalto alla munitissima base nemica.

Raggiunte quasi le ostruzioni retali, dopo aver superato con temeraria schermaglia le bombe subacquee lanciate con frequente ritmo da unità di vigilanza foranea, veniva scoperto ed investito da intenso tiro di armi leggere, mentre la piazzaforte in allarme si illuminava a giorno nell'ansia della ricerca.

Costretto a rinunciare all'impresa, attirava su di sé l'attenzione nemica allo scopo di favorire l'azione in corso degli altri compagni finché, localizzato anche dalla motovedetta in perlustrazione, si immergeva subendo lunga caccia con bombe di profondità. Stordito dalla concussione delle bombe, riusciva a distruggere l'apparecchiatura ed a trascinare alla superficie il secondo operatore, rinunciando all'impresa solo al limite delle possibilità umane.»
— Acque di Gibilterra, 22 dicembre 1942
Medaglia di Bronzo al Valore Militare sul Campo - nastrino per uniforme ordinaria
— Acque di La Spezia, giugno 1944
Medaglia di Bronzo al Valore Militare sul Campo - nastrino per uniforme ordinaria
— Acque di Genova, aprile 1945

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ultimo abbraccio a Girolamo Manisco, eroe della Marina Militare, su marina.difesa.it, 21 giugno 2012. URL consultato il 21 giugno 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]