Girolamo Federici

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Disambiguazione – Se stai cercando Girolamo Federici (Treviglio, 1516 – Lodi, 1579), vescovo cattolico e giurista italiano, vedi Girolamo Federici (vescovo).
Girolamo Federici

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 maggio 1972 –
4 luglio 1976
LegislaturaVI
Gruppo
parlamentare
Partito Comunista Italiano
CircoscrizioneVenezia-Treviso
Incarichi parlamentari
  • membro della IX commissione lavori pubblici (25 maggio 1972 - 4 luglio 1976)
Sito istituzionale

Senato della Repubblica
Durata mandato5 luglio 1976 –
19 giugno 1979
LegislaturaVII
Gruppo
parlamentare
Partito Comunista Italiano
CircoscrizioneVeneto
Incarichi parlamentari
  • membro della VIII commissione permanente lavori pubblici, comunicazioni (27 luglio 1976 - 19 giugno 1979)
  • membro della commissione speciale terremoto Friuli-Venezia Giulia (28 settembre 1976 - 19 giugno 1979)
  • membro della commissione speciale ricostruzione Friuli e Veneto (12 luglio 1977 - 19 giugno 1979)
  • membro delle commissioni per il parere sugli accordi di Osimo (8 giugno 1977 - 19 giugno 1979)
  • membro della commissione parlamentare per il parere al Governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice (11 agosto 1976 - 19 giugno 1979)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI
ProfessioneInsegnante

Girolamo Federici detto "Momi" (Roverchiara, 2 agosto 1926Venezia, 11 ottobre 2004) è stato un politico e partigiano italiano.

La resistenza[modifica | modifica wikitesto]

Partecipa alla resistenza nel territorio della bassa veronese nei primi anni del liceo grazie alla positiva influenza di alcuni insegnanti antifascisti e per convinta reazione ai soprusi nazifascisti perpetrati nei confronti della popolazione delle sue zone.

L'università[modifica | modifica wikitesto]

A Venezia arriva nell'immediato dopoguerra per proseguire gli studi presso la facoltà di lingue di Ca' Foscari e nella città lagunare il suo impegno politico, sociale e educativo continua a svilupparsi, rafforzato dall'incontro con la sua inseparabile compagna, moglie e madre dei suoi figli Lia Finzi. Con Lia e con altri compagni universitari Momi riuscirà per circa un decennio a far vivere e crescere il convitto-scuola “Francesco Biancotto” per orfani di partigiani e di lavoratori, straordinaria esperienza umana e pedagogica che rimarrà per sempre nella memoria di molti. Successivamente continuerà la sua attività didattico-pedagogica nella scuola pubblica, nell'Associazione Pionieri d'Italia, fondata da Gianni Rodari collaborando anche nel Movimento di Cooperazione Educativa.

Parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Dalla metà degli anni sessanta il Partito Comunista Italiano lo vuole nei suoi organismi dirigenti: responsabile della cultura, segretario comunale e consigliere in comune a Venezia (1965-1975) e nel decennio successivo prima deputato quindi senatore, fino alla presidenza regionale della Lega delle Cooperative nel Veneto. Sarà proprio del parlamentare Federici l'importantissima “Indagine Conoscitiva sui Porti Italiani”, uno dei lavori cardine per la successiva organizzazione e regolamentazione delle dinamiche economiche, sociali e politiche riguardanti il settore portuale.

Anche l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia lo vedrà alla guida della segreteria provinciale di Venezia condividendone la straordinaria capacità direttiva ed il forte impulso culturale con l'Istituto Veneziano per la storia della Resistenza e della Società contemporanea. C'era in Momi e nella sua storia un inestimabile “oltre” che solo lui sapeva dare in particolar modo ai giovani: la possibilità di un dialogo-ascolto ininterrotto, sempre vivo, sempre colmo di un'intelligenza che conosceva in ogni singolo istante il modo di spronare, rimproverare, gratificare, condividere e soprattutto regalare sicurezza e affetto.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni Novanta Momi trae spunto dalla sua intensa attività per la stesura di due importanti volumi:

  • "I ragazzi del collettivo - Il convitto Francesco Biancotto di Venezia 1947-1957 - Una straordinaria avventura pedagogica nell'Italia della ricostruzione" (Marsilio, 1992), scritto a quattro mani con Lia Finzi
  • "Portuali a Venezia - Cinquant'anni di storia del porto 1945-1995" (Il Cardo, 1996).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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