Giovanni Varasi

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Giovanni Varasi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Centrocampista
Carriera
Giovanili
1918-1920Porpora di Milano (ULIC)
Squadre di club1
1920-1921Nazionale Lombardia? (?)
1921-1922A.L.P.E.? (?)
1922-1931Atalanta117 (2)
1934-1938 Co.Fa.? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Varasi (Milano, 1º aprile 1903[1]Roma, 9 maggio 1965) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era utilizzato sia come incontrista che su entrambe le fasce.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Cresce in una squadra uliciana milanese, con cui gioca fino ai 19 anni compiuti.

Non ancora maggiorenne viene invitato a giocare il campionato di Promozione Lombarda nell'A.L.P.E.[2] di Bergamo attirando subito le attenzioni dell'Atalanta. All'insaputa dell'A.L.P.E., l'Atalanta è pronta a prendere lui, il portiere Fumagalli ed il centravanti Marino Leidi quando subentra l'interesse del Monza.[3]

Con le nuove norme imposte dalla C.C.I. in fatto di trasferimenti (all'istituzione delle liste di trasferimento), infatti, i giocatori non residenti nella provincia in cui hanno sede le squadre con cui giocano non sarebbero più tesserabili, ma l'Atalanta gli aveva dato un nuovo lavoro e promesso di ottenere il cambio di residenza.

Il Monza, che a ragion veduta lo vuole tesserato in provincia di Milano, si impunta e secondo quanto stabilito dalla F.I.G.C. e il sotterfugio da lei messo in atto la stagione precedente per assegnare i giocatori che l'Enotria Goliardo aveva messo in vendita (evitando che il Comitato Regionale Lombardo cancellasse tutti i tesseramenti per professionismo), chiede al segretario dell'Atalanta di esibire tutti i nulla-osta di tutte le squadre lombarde disputanti il nuovo campionato di Seconda Divisione 1922-1923 (undici nulla-osta). Ottenuto il no dell'Atalanta fa reclamo alla Lega Nord segnalando l'irregolarità, allertando anche l'A.L.P.E. la quale, d'accordo con l'Atalanta per un scambio alla pari, rifiuta di dare il nulla-osta al suo trasferimento e quello per gli altri due compagni.

A quel punto il campionato è già iniziato. L'Atalanta riesce a fornire alla Lega Nord le dovute giustificazioni (avvenuto cambio di residenza di Varasi da Milano a Bergamo), ma prima di ottenere la nuova tessera ha già perso la prima partita col Piacenza e pareggiato la seconda col Chiasso, riuscendo anche grazie al suo apporto a vincere il campionato 1922-1923.

Con i neroazzurri esordisce in Seconda Divisione (l'attuale Serie B) diventando un giocatore importante dello scacchiere orobico. Disputa nove stagioni tra Serie A e Serie B, per un totale di 117 presenze.

Nel 1935-1936 gioca con la maglia rossocrociata della CO.FA. (Cooperativa Farmaceutica), licenziataria per l'Italia del marchio Bayer e perciò con una maglia che riporta i colori della Bayer come "sponsor", stipendiato per quella ditta che probabilmente lo utilizzava non solo per la sua esperienza ma probabilmente come allenatore-giocatore. Nella stessa squadra (la CO.FA. che gioca in Seconda Categoria Sezione Propaganda FIGC di Milano) gioca con l'amico ex-atalantino Amerigo Bedetti[4].

Giovanni Varasi ha sposato Caterina Bianchi (sorella del compagno di squadra Pietro Bianchi) e ha avuto tre figli, Enrica e Franca nate a Bergamo durante il periodo di appartenenza all'Atalanta e Pietro nato nel 1938 a Milano.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Atalanta: 1922-1923
Atalanta: 1927-1928

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anagrafe di Milano, atto di nascita n. 1019 Registro C Parte 1 Serie del 1903.
  2. ^ Acronimo di Associazione Luigi Palazzolo Escursionisti.
  3. ^ Il resoconto dettagliato dei problemi affrontati dal Segretario dell'Atalanta per il tesseramento dei tre giocatori è stato pubblicato dal giornalino del club "Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma" del mese di ottobre 1922 conservato dalla Biblioteca Angelo Mai.
  4. ^ Pubblicato dal giornale sportivo milanese Corriere del Calcio del 1936.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]