Giovanni Secchiaroli

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Giovanni Secchiaroli
NascitaRipe, 2 gennaio 1923
MorteBir Hakeim, 27 maggio 1942
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
Specialitàcarristi
Unità132º Reggimento fanteria carrista
Anni di servizio1939-1941
Gradocaporale
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
BattagliePrima battaglia di Bir el Gobi
Sidi Rezegh
Seconda battaglia di Bir el Gobi
Battaglia di Ain el-Gazala
Battaglia di Bir Hacheim
Decorazionivedi qui
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Giovanni Secchiaroli (Ripe, 2 gennaio 1923Bir Hacheim, 27 maggio 1942) è stato un militare italiano decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia di artigiani, era il minore di cinque figli di Settimio Secchiaroli e di Palmina Mastri; arruolatosi nell’autunno del 1939 nel 1° Centro automobilistico di Torino in qualità di aspirante meccanico aggiustatore, nel febbraio 1941, ottenuta la qualifica di specializzato, il brevetto di pilota di carro armato e la patente per autocarro Lancia Ro, veniva trasferito al 33º reggimento fanteria carristi di Parma.

Nell'autunno del 1941 veniva assegnato alla 1ª compagnia dell'VIII battaglione carri medi M13/40 del neocostituito 132º Reggimento fanteria carrista della 132ª Divisione corazzata "Ariete" in Nordafrica con il quale prese parte alla campagna del Nordafrica, prendendo parte, nel corso del 1941, alla e 2ª battaglia di Bir el Gobi e alla battaglia di Sidi Rezegh.

Dopo la riconquista di Bengasi il 10 febbraio 1942 venne promosso caporale.

Il 27 maggio 1942, nel corso della battaglia di Bir Hacheim, in qualità mitragliere di carro medio dell'VIII battaglione, benché ferito ed unico sopravvissuto del suo equipaggio, continuò a fare fuoco dal proprio carro immobilizzato fino a che non cadde ucciso da un ulteriore colpo anticarro.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Secchiaroli è stato decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria e nel 1975 l'VIII battaglione verrà ridenominato in suo onore 8º Battaglione carri "M.O. Secchiaroli"..

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Mitragliere di un carro M/l3, già distintosi in numerosi combattimenti per audacia e sereno sprezzo del pericolo durante un attacco a munitissima posizione nemica, pur essendo ferito e unico vivente a bordo continuava a far fuoco dal carro immobilizzato sulle vicinissime posizioni nemiche, finché un nuovo colpo di anticarro lo feriva a morte. Raccolto in fin di vita mentre ancora saldamente stringeva le mitragliere roventi rifiutava di essere trasportato ad un ospedaletto da campo e con un ultimo anelito di vita riusciva ad esprimere al comandante la divisione che visitava i feriti la gioia di aver dato se stesso alla Patria, e la certezza incrollabile della vittoria delle nostre armi»
— Bir Hakeim (Africa settentrionale) 27 maggio 1942[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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