Giovanni Pisanu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Voglio incontrarvi come popolo di Dio in festa, nella semplicità dei sentimenti più nobili, nella gioia interiore di amare e di sentirsi fortemente riamato.»

Giovanni Pisanu
vescovo della Chiesa cattolica
In simplicitate
 
Incarichi ricopertiVescovo di Ozieri (1978-1997)
 
Nato19 marzo 1921 a Bolotana
Ordinato presbitero19 giugno 1944
Nominato vescovo4 marzo 1978 da papa Paolo VI
Consacrato vescovo23 aprile 1978 dal cardinale Sebastiano Baggio
Deceduto10 luglio 2000 (79 anni) a Ozieri
 

Giovanni Pisanu (Bolotana, 19 marzo 1921Ozieri, 10 luglio 2000) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il presbiterato[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Bolotana, nella diocesi di Alghero-Bosa, da una famiglia di umili origini e si formò dapprima al seminario minore di Alghero e di seguito alla Pontificia facoltà teologica della Sardegna di Cuglieri, licenziandosi in teologia. Venne ordinato presbitero il 19 giugno 1944 e inviato, in qualità di viceparroco, nella parrocchia di San Pantaleo di Macomer; dal 1948 ritornò a Bolotana come parroco mentre nel 1967 fu nominato parroco a Macomer. Nel 1955 scrisse un articolo intitolato "Dante e la Sardegna" pubblicato nella rivista di poesia, letteratura e arte di Sardegna "S'Ischiglia".[2]

L'episcopato[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 marzo 1978 papa Paolo VI lo elesse vescovo di Ozieri dopo un triennio di vacanza della sede logudorese, in un periodo in cui la curia vaticana operava già alcuni ridimensionamenti territoriali,[3] perciò sulla diocesi, dopo il ritiro nell'aprile 1975 del predecessore Francesco Cogoni, pendeva una possibile decisione di soppressione, tuttavia negli anni a venire la diocesi fu mantenuta.[3] Inizialmente contrario alla designazione a vescovo, si decise di accettare su consiglio dell'arcivescovo Francesco Spanedda, allora vescovo di Alghero, in spirito di obbedienza.[4] Ricevette la consacrazione episcopale il successivo 23 aprile per l'imposizione delle mani del cardinale Sebastiano Baggio e degli arcivescovi coconsacranti Paolo Carta, allora arcivescovo di Sassari, e Francesco Spanedda. Quale motto episcopale scelse l'espressione programmatica In simplicitate e per stemma, l'immagine del buon pastore con la pecorella in spalla.[1]

Il 1º gennaio 1985 istituì ad Ozieri la parrocchia di San Nicola[5] per "provvedere in modo adeguato alle necessità spirituali" degli abitanti dell'omonimo quartiere,[6] mentre il 6 dicembre 1994 dedicò la nuova chiesa.[5] Durante il suo episcopato volle fortemente l'apertura di una struttura diocesana di accoglienza per ospitare incontri e convegni, per svolgere le attività formative e pastorali con i giovani e le famiglie, per i ritiri spirituali[7] e per i corsi di formazione missionaria;[8] la struttura venne finalmente realizzata a Bultei durante l'episcopato del vescovo Sebastiano Sanguinetti e venne chiamata Casa Betania.[9] Resse la diocesi logudorese per oltre diciannove anni fino al 27 marzo 1997, quando papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia per raggiunti limiti di età e nominò il suo successore, Sebastiano Sanguinetti, allora parroco a Orgosolo, nella diocesi di Nuoro.[10] Nel 1999 fu chiamato nel Concilio Plenario Sardo, con voto deliberativo.[11]

Continuò a vivere ad Ozieri come vescovo emerito, dove morì il 10 luglio 2000. Le solenni esequie vennero presiedute nella cattedrale di Ozieri dall'allora arcivescovo di Cagliari Ottorino Pietro Alberti, il quale lo ricordò per la disponibilità alle richieste della gente della sua diocesi, per la solerzia nella vicinanza ai giovani e agli operai; fu successivamente tumulato in un loculo del cimitero del suo paese natale.[12] L'amministrazione comunale della sua città natale, Bolotana, gli ha dedicato un piazzale, convertito ad area verde pedonale, antistante al cimitero cittadino,[13] mentre nel comune di Bultei gli è stato dedicato il piazzale antistante la rinnovata chiesa di Santa Margherita (da lui consacrata nel 1980, a conclusione dei lavori di ricostruzione), a ricordo di un religioso, esempio di bontà paterna, rimasto inciso nel cuore del popolo diocesano che lo ha conosciuto.[14][15]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Piazza del popolo, periodico di cultura e informazioni, Un cambio nella continuità, pag. 3 di 12
  2. ^ "Pisanu, Giovanni" in La grande enciclopedia della Sardegna, volume 7, pag. 317 di 646. (PDF), su sardegnacultura.it. URL consultato il 24 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
  3. ^ a b Barbara Mastino, Sarà Sanguinetti a reggere la diocesi in attesa del vescovo, in La Nuova Sardegna, 11 dicembre 2012. URL consultato il 27 giugno 2013.
  4. ^ Biografia di mons. Giovanni Pisanu
  5. ^ a b Sito della parrocchia di San Nicola a Ozieri, La Chiesa di pietre vive - Don Giacomo Fara
  6. ^ Sito della parrocchia di San Nicola a Ozieri, La Chiesa di pietre vive
  7. ^ Case di Accoglienza Religiosa - Scheda dettaglio Casa Betania
  8. ^ Web diocesi - Chiesa cattolica, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 28 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2013).
  9. ^ Sito della diocesi di Ozieri - Casa Betania Archiviato il 5 marzo 2014 in Internet Archive.
  10. ^ Bollettino della sala stampa vaticana, Rinuncia del Vescovo di Ozieri (Italia) e nomina del Suo successore, 27/03/1997[collegamento interrotto]
  11. ^ Sito dell'arcidiocesi di Oristano, Concilio Plenario Sardo
  12. ^ B.M., Messa in ricordo di monsignor Giovanni Pisanu, in La Nuova Sardegna, 8 luglio 2010. URL consultato il 24 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  13. ^ F.S., Una via intitolata a don Gianni. L’amministrazione comunale ricorda il vescovo di Ozieri nativo di Bolotana, in La Nuova Sardegna, 22 maggio 2013. URL consultato il 24 giugno 2013.
  14. ^ B.M., Dedicata una piazza al vescovo Pisanu, in La Nuova Sardegna, 19 giugno 2009. URL consultato il 24 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  15. ^ Sito della parrocchia di Santa Margherita a Bultei, su santamargheritabultei.it. URL consultato il 24 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Ozieri Successore
Francesco Cogoni 4 marzo 1978 - 27 marzo 1997 Sebastiano Sanguinetti