Giovanni Nardi

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Giovanni Nardi, noto con il nome di battaglia Caio (Riolo Terme, 1º aprile 1923Casetta di Tiara, 8 maggio 1944), è stato un partigiano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studente, prese parte alla lotta antinazista dapprima in Istria, dove si trovava a combattere al momento dell'Armistizio di Cassibile, e successivamente nell'Imolese. Qui fu tra i primi organizzatori della Resistenza e fu nominato comandante della Brigata Garibaldi che successivamente avrebbe assunto la denominazione di 36ª Brigata Garibaldi "Alessandro Bianconcini"[1][2].

Fu ucciso l'8 maggio 1944 in un'imboscata nazifascista nella frazione di Casetta di Tiara, nei pressi di Palazzuolo sul Senio. Secondo la testimonianza del parroco di Casetta di Tiara, Caio fu dapprima ferito e successivamente finito con un colpo alla nuca. Complessivamente, nell'agguato morirono otto partigiani[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giovanni Nardi, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 17 settembre 2009 (archiviato il 18 giugno 2003).
  2. ^ Vitaliano Ravagli, Wu Ming, Asce di guerra, Milano, Marco Tropea Editore, 2000, pp. 195-196., ISBN 88-438-0269-0.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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