Giovanni Maltese

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Giovanni Maltese
NascitaPalermo, 28 novembre 1895
MorteCefalonia, 22 settembre 1943
Cause della mortefucilazione
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
SpecialitàFanteria
GradoTenente Colonnello
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Grecia
Comandante diIII Battaglione 17º Reggimento della 33ª Divisione fanteria "Acqui"
Decorazioniqui
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Giovanni Maltese (Palermo, 28 novembre 1895Cefalonia, 22 settembre 1943) è stato un militare italiano, combattente della prima e della seconda guerra mondiale fu decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per i fatti di Cefalonia del settembre 1943.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Palermo il 28 novembre 1895, e si arruolò nel Regio Esercito combattendo durante la prima guerra mondiale dove fu ferito per due volte.[1]

Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno 1940, a partire dell'ottobre dello stesso anno combatte sul fronte greco-albanese.[1]

All’annuncio dell’armistizio si trovava ricoverato in un ospedale da campo colpito dalla malaria.[1] Il giorno 15 lasciò subito il luogo di cura, per riassumere il comando del suo battaglione, il III, appartenente al 17º Reggimento[2] in seno alla 33ª Divisione fanteria "Acqui". Quello stesso giorno diresse l'attacco contro le truppe tedesche arroccate su Cima Telegrafo.[1] L'attacco ebbe successo e caddero in mani italiane 500 prigionieri, una batteria di semoventi, 40 automezzi e una grande quantità di materiali.[1]

Catturato il 22 settembre[1] dopo giorni di scontri con i tedeschi, fu passato per le armi nel Vallone di Santa Barbara[2] neanche mezzora dopo la cattura, insieme ad altri 17 ufficiali. Affrontò l'esecuzione con la fierezza e dignità.

Nel luglio 1976, il presidente della repubblica Giovanni Leone ha decretato alla sua memoria la concessione della Medaglia d'oro al valor militare[2] alla memoria, la massima onorificenza militare italiana.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di battaglione, degente in ospedale da campo per grave infermità, al profilarsi della lotta di liberazione contro i tedeschi, lasciava il luogo di cura per riassumere il comando del reparto. Animatore instancabile e trascinatore saldo e sicuro, con insigne coraggio, nell'infuriare del fuoco terrestre e aereo, conduceva i suoi fanti al combattimento, infliggendo al nemico gravi perdite, catturandone numerosi prigionieri, destando l'ammirazione dei dipendenti per le sue eccezionali doti di Comandante e combattente di saldissima tempra. Travolti i suoi reparti nell'impari lotta, veniva catturato allo spegnersi della disperata resistenza. Sottoposto ad esecuzione sommaria, affrontava la fucilazione sul campo con la fierezza di valorosissimo soldato. Cefalonia, 15 settembre - 22 settembre 1943
— Decreto Presidenziale 6 luglio 1976.[3]
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Mangiavacchi 2009, p. 37.
  2. ^ a b c d Corvaja 1985, p. 16.
  3. ^ Registrato alla Corte dei Conti addì 6 dicembre 1976, registro n.32 Difesa, foglio n.85.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • Stefano Mangiavacchi, Giovanni Maltese, l'eroe di Cefalonia, in Il Nastro Azzurro, n. 4, Roma, Istituto del Nastro Azzurro, luglio-agosto 2009, pp. 37.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]