Giovanni Ermiglia

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Giovanni Ermiglia (Sanremo, 24 giugno 1905Sanremo, 14 gennaio 2004) è stato un attivista italiano, noto come fondatore dell'ONG ASSEFA Italia[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi diplomato al Liceo Cassini[2] di Sanremo si laureò in Giurisprudenza presso l'Università di Genova e quindi in Filosofia a Torino.[3] In Piemonte frequentò gli ambienti intellettuali dell'epoca legandosi sentimentalmente con la scrittrice Lalla Romano, che gli dedicherà numerose poesie. Queste sono state in seguito raccolte nel libro Poesie per Giovanni, pubblicato nel 2007 e contenente anche una ventina di componimenti inediti.[4] Tornato in Liguria Ermiglia accantonò l'attività forense e scelse invece di dedicarsi all'insegnamento, diventando docente di filosofia.[3] Nella seconda metà degli anni Sessanta Ermiglia partecipò al dibattito allora in corso sul ruolo del monachesimo nella società occidentale creato dalla pubblicazione del saggio di Thomas Merton The contemplative and the atheist e, pur partendo da posizioni atee, sostenne la non compromissione del monachesimo con gli aspetti più eclatanti del potere temporale della chiesa.[5]

Nel 1969, nel corso di un suo viaggio nello stato indiano del Tamil Nadu, conobbe Shri J. Loganathan e alcuni attivisti del Bhoodan (letteralmente "dono della terra"), un movimento fondato negli anni cinquanta da Vinoba Bhave. L'idea base era quella di convincere i latifondisti locali a donare parte delle loro terre ai contadini più poveri in modo da alleviarne il gravissimo stato di indigenza. Vinoba percorse a piedi l'India per 14 anni raccogliendo 4.193.579 acri di terreno (circa 1.700.000 ettari). I terreni donati erano però in buona parte aridi e abbandonati da anni e i potenziali beneficiari non disponevano dei mezzi tecnici ed economici necessari per metterli a coltura.

Ermiglia ebbe l'idea di raccogliere in Italia i fondi necessari perché alcune famiglie di contadini potessero avviare la coltivazione di questi terreni rendendosi così economicamente indipendenti. L'iniziativa ottenne un buon successo e vennero costituiti vari gruppi di volontari a supporto delle Sarva Seva Farms (letteralmente "fattorie al servizio di tutti"), le realtà rurali che in India davano attuazione concreta al movimento del Bhoodan.[6] Nei suoi primi anni di attività l'associazione collaborò attivamente con il Movimento sviluppo e pace e con il Sermig, due importanti realtà del volontariato torinese guidate, rispettivamente, da Giorgio Ceragioli e da Ernesto Olivero.[7]

L'impegno di Ermiglia per l'ASSEFA diventò molto intenso e i soggiorni in India si susseguirono con frequenza fino agli anni novanta, allargandone il campo d'azione; nel 1995 i vari gruppi locali vennero ufficialmente unificati in una ONG nazionale denominata ASSEFA Italia. In parallelo alla militanza in ASSEFA Ermiglia rappresentò a volte in India anche il Movimento sviluppo e pace.[8][9] Negli ultimi anni l'età avanzata una lunga malattia ne rallentarono l'attività, portata però avanti da numerosi collaboratori e amici.

Ermiglia morì a 98 anni nel 2004 nella sua città natale. Le sue sostanze sono state affidate per disposizione testamentaria alla fondazione Livia Rubino e Giovanni Ermiglia, creata allo scopo di proseguirne l'attività.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Artigiano della pace - 1984[6]
  • Defender of Peace award - Madurai, 1986[6]
  • Cittadino Benemerito di Sanremo - 1997[3]
  • Menzione d'onore del premio internazionale Genova per lo sviluppo dei popoli - targa UNICEF Italia - 1988[6]
  • Peace Builders award (premio conferito dal governo indiano) - 2001[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lalla Romano e la cultura francese. Conferenza, su librari.beniculturali.it, MiBACT, Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore, 5 giugno 2007. URL consultato il 15 novembre 2020.
  2. ^ Andrea Gandolfo, Sanremo: il fondatore dell'Assefa Giovanni Ermiglia ricordato dallo storico Andrea Gandolfo, in Sanremonews, 15 gennaio 2014. URL consultato il 2 dicembre 2016.
  3. ^ a b c d Roberto Basso, Ermiglia: illuminato operatore di pace, in L'Eco della Riviera, 20 aprile 2011, pp. 44-45. URL consultato il 9 aprile 2018.
  4. ^ Direzione generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore, Lalla Romano e la cultura francese. Conferenza, su librari.beniculturali.it, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. URL consultato il 9 aprile 2018.
  5. ^ (EN) Thomas Merton, To Father Filiberto Guala, in The School of Charity: The Letters Of Thomas Merton On Religious Renewal & Spiritual Direction, Farrar, Straus and Giroux, 1990, pp. 371-373. URL consultato il 19 marzo 2018.
  6. ^ a b c d AA.VV., Contributo degli amici di Torino (Italia) all'ASSEFA (PDF), Torino, ASSEFA, 2001. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  7. ^ Edo Gorzegno, Ceragioli, un'anima al futuro, in La Voce del Popolo, 3 agosto 2008.
  8. ^ (EN) Gandhians in Contemporary India: The Vision and the Visionaries, pagina 177, Ishwar C. Harris, Edwin Mellen Press, 1998
  9. ^ (EN) Asian Seminar on Rural Development: The Indian Experience, pagine 132; Mohanlal Lalloobhai Dantwala, Oxford & IBH Publishing Company, anno 1986
  10. ^ Stefano Arduini, Pacifismo: è morto a Sanremo Giovanni Ermiglia, su vita.it, Vita Società Editoriale S.p.A., 14 gennaio 2004. URL consultato il 9 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) AA.VV.; prefazione di S.Jeyapragasain - Madurai Kamaraj University, Giovanni Ermiglia - a peace builder, Madurai, Sarva Seva Education Trust, 2001.
  • Dario Daniele, Dentro il villaggio vive il sogno indiano di Giovanni, Assisi, Cittadella editrice, 2003.
  • Lalla Romano, Poesie per Giovanni, Ventimiglia, Philobiblon, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]