Giorlando Montaperto

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Giorlando Montaperto
Signore di Guastanella
Stemma
Stemma
In caricaXI secolo
EredeBartolomeo Montaperto
Altri titoliSignore della raffa di Alì
Nascitafine XII secolo
DinastiaMontaperto
PadreGiovanni Matteo Montaperto
MadreUlla Passaneto
FigliBartolomeo Montaperto

Giorlando Montaperto (XII secolo[1]) fu signore di Guastanella e della terra di Raffadali durante la conquista normanna della Sicilia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monte Guastanella visto da Raffadali

Figlio di Giovan Matteo Montaperto, commilitone del Gran Conte Ruggero I di Sicilia, avrebbe preso parte con una forza di 150 cavalieri alla presa del castello arabo di Monte Guastanella, sconfiggendo Alì, signore della fortezza e della raffa, cioè la terra, circostante.[2] Le gesta di Giorlando Montaperto sono state tramandate da un transunto del 7 marzo 1431, che riporterebbe il privilegio de 7 ottobre 1095, con il quale il conte Ruggero gli avrebbe concesso la fortezza e le terre strappate al saraceno Alì:[2][3]

(LA)

«Ideo damus et concedimus tibi et successoribus tuis in perpetuum castrum predictum Guastanelle, fortilicia et raffa que habebat et possidebat dictus Alì»

(IT)

«Per questo diamo e concediamo a te e ai tuoi successori in perpetuo il predetto castello di Guastanella, le fortificazioni e la raffa che un tempo aveva e possedeva il detto Alì»

Il privilegio del 1095 è un falso storico che mirava a celebrare la grandezza e l'antichità dei Montaperto. Secondo Goffredo Malatesta Ruggero soggiogò Guastanella, insieme ad altre roccaforti arabe, nel 1087.[4] I normanni non espulsero la comunità araba di Guastanella, ma si limitarono a creare un vincolo di subordinazione[4]. Questo assetto delle relazioni tra arabi e normanni durò per oltre un secolo, e fu imposto dalla difficoltà di dominare completamente territori abitati da una popolazione islamica numerosa, che avrebbe potuto facilmente ribellarsi.[5]

A Giorlando successe il figlio Bartolomeo Montaperto, che ebbe in moglie Avila Rosso. Loro figlio fu Giacomo, o Giacobino, membro della Camera Reale di Guglielmo I di Sicilia. Il re avrebbe confermato a Giacobino la concessione del castello e della raffa con privilegio del giugno 1161.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le prime notizie storiche risalgono al 1095.
  2. ^ a b c Gaetani, p. 128.
  3. ^ Rizzo, p.190.
  4. ^ a b Sito del comune, su comune.raffadali.ag.it.
  5. ^ Rizzo, p.163.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]