Giorgio Sturlese Tosi

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Giorgio Sturlese Tosi (Padova, 26 novembre 1970) è un giornalista e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentino di formazione, studi in giurisprudenza, per dieci anni ha prestato servizio nella Polizia di Stato[1]: contemporaneamente ha intrapreso la carriera giornalistica nel quotidiano La Nazione e in alcune emittenti televisive e radiofoniche toscane, entrando a far parte dell'Ordine dei Giornalisti il 5 febbraio 2002[2].

Nel corso degli anni la sua attività ha spaziato dalle inchieste alla cronaca nera e a quella giudiziaria, lavorando come inviato sia per trasmissioni di approfondimento (Matrix, Quarto Grado, Quinta Colonna, Segreti e Delitti) sia per la carta stampata (Panorama, L’Espresso), ottenendo vari riconoscimenti, tra i quali il 1 Premio cronista dell’anno, dell’Unione cronisti italiani, nel 2006, il prestigioso Premio Cronisti Guido Vergani, istituito dall'O.d.G. di Milano[3] e, nel 2019, il Premio Umberto Chirici della Fondazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana. Per il gruppo editoriale E Polis ha collaborato allo start up delle redazioni locali del Il Bergamo, Il Firenze ed E Polis Milano. Dal 2021 è inviato nel programma Zona bianca su Rete 4.

Come saggista è stato autore di "In difesa della Giustizia" (con Pier Luigi Vigna), "Una vita da Infiltrato" e "La triade italiana" pubblicati da Rizzoli BUR.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • In difesa della Giustizia (con Pier Luigi Vigna), Milano, BUR, 2011
  • Una vita da Infiltrato, Milano, BUR, 2012
  • La triade italiana. Come la malavita cinese sta conquistando l'Italia. E da qui, l'Europa, Milano, BUR, 2018

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pier Luigi Vigna, Giorgio Sturlese Tosi - In difesa della giustizia (PDF), su mediaset.it. URL consultato il 10 novembre 2021.
  2. ^ Copia archiviata (PDF), su 77.81.236.91. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
  3. ^ Copia archiviata, su odg.mi.it. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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