Giorgio Piccoli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giorgio Piccoli

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato4 dicembre 1920 –
20 luglio 1924
LegislaturaXXV
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneNotaio; docente

Giorgio Domenico Piccoli (Rovigno, 6 luglio 1840Capodistria, 20 luglio 1924) è stato un patriota e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario dell'Istria al tempo posta sotto sovranità austro-ungarica inizia la sua vita politica a Rovigno, suo comune di nascita, dove è consigliere comunale e sindaco facente funzioni durante un periodo di impedimento del titolare.[1] Si trasferisce a Trieste nel 1875; nel capoluogo giuliano si dedica alla professione notarile, viene eletto al consiglio comunale e rappresenta più volte la Giunta municipale alla Dieta provinciale. Fervente irredentista, fu il primo presidente della Lega nazionale, costituita allo scopo "di promuovere l'amore e lo studio della lingua italiana e soprattutto l'istituzione e il mantenimento di scuole italiane entro i confini dell'impero (d'Austria), in luoghi di popolazione mista, specialmente sul confine linguistico".[2] All'impegno politico abbina la carriera di docente di diritto commerciale alla Scuola superiore di commercio, dove rimane per 35 anni cumulando per un lungo periodo la carica di preside, e l'attività giornalistica dalle colonne della Gazzetta dei tribunali. Allo scoppio della prima guerra mondiale, rifiutatosi di parteggiare per l'Austria contro l'Italia, viene dimissionato da tutte le cariche, in cui è reintegrato alla cessazione delle ostilità. Nel 1920 viene nominato senatore a vita per i suoi meriti patriottici.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Note biografiche ricavate da un articolo del quotidiano Il Piccolo, n. 274 del 1 ottobre 1920, integrate da altre notizie contenute nel fascicolo personale di senatore.
  2. ^ Articolo 1 dello statuto.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN268832412 · SBN UBOV118443 · GND (DE1025994701